rotate-mobile
La storica azienda / Brianza / Via Giuseppe Garibaldi, 15

Fratelli Beretta vuole crescere ancora: investimento da 25 milioni

La storica azienda fondata nell'Ottocento a Barzanò riceverà un finanziamento pubblico di quasi dieci milioni. Coinvolte Cim Alimentari e Bresaole Del Zoppo

Un piano da 25 milioni di euro per espandersi ancora. A mettere in campo il corposo investimento messo in campo nel settore dei salumi grazie al contratto di sviluppo approvato nei giorni scorsi da Invitalia e presentato dal lecchese Salumificio Fratelli Beretta come capofila e dalle imprese aderenti Cim Alimentari (Parma) e Bresaole Del Zoppo (Sondrio), delle quali detiene delle quote dal 1987 e dal 2022. L'approvazione è arrivata dopo un accordo di sviluppo siglato tra Ministero dello Sviluppo economico, Regione Lombardia, Regione Emilia-Romagna e Invitalia, per lo stanziamento delle risorse.

Beretta: più addetti, nuove linee per affettare e confezionare

L'Agenzia nazionale per l'attrazione degli investimenti e lo sviluppo d'impresa, attraverso il contratto di sviluppo, ha scelto di sostenere il progetto del valore di quasi 25 milioni con un contributo a fondo perduto di 9,8 milioni di euro messi a disposizione dal Ministero dello Sviluppo economico, Regione Lombardia e Regione Emilia Romagna. L'incremento occupazionale previsto è di 74 nuovi addetti. Il programma di sviluppo ha lo scopo di ampliare la capacità produttiva delle unità produttive esistenti con il potenziamento delle strutture impiantistiche e l'installazione di nuove linee di affettatura e di nuove macchine confezionatrici.

“La rilevanza strategica del programma è data dalle notevoli innovazioni di processo che derivano dall'implementazione delle dinamiche produttive e gestionali caratteristiche del Piano Nazionale Industria 4.0”, si legge in una nota diffusa da Invitalia. Il mercato di riferimento è quello dei salumi, che nel 2020 ha registrato un aumento delle vendite dell'8,3%. I dati sul mercato dei salumi indicano, inoltre, come a seguito del diffondersi del Covid-19 e delle conseguenti restrizioni, le abitudini alimentari delle famiglie italiane abbiano subito un significativo spostamento verso prodotti confezionati e alimenti per la preparazione di pasti in casa.

Il Salumificio Fratelli Beretta: storia in breve

A Trezzo sull’Adda c’è la sede amministrativa. I vari stabilimenti, una ventina, specializzati nella produzione di questo o quel salume, sono sparsi nell’Italia settentrionale. Ma è a Barzanò, nel cuore della Brianza lecchese, che il 5 maggio 1812 comincia la storia dei salumi Beretta con Carlo Antonio Beretta, tuttora portata avanti dalla stessa famiglia: nonostante il salumificio dal 1975 sia una Spa, continua a tenere le redini dell’azienda. Le carni provengono dal circuito del prosciutto di Parma, la stagionatura avviene in celle climatizzate e cantine naturali. Negli anni ’70 si diversifica la produzione con i würstel a marchio Wüber. Dalla fine degli anni ’80 Beretta acquisisce il Salumificio Brianteo e Cim, specializzati nella produzione di Parma Dop, rileva quote di partecipazione da San Carlo (salumi piacentini) e Del Zoppo (bresaole) e si lancia in una nuova avventura insieme al colosso francese Fleury Michon, fondando la società Piatti Freschi Italia. Nel 2012 acquisisce Framon, Creuses e Carpegna Prosciutti. Altri stabilimenti sono stati aperti in Cina, in California e nel New Jersey.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Fratelli Beretta vuole crescere ancora: investimento da 25 milioni

LeccoToday è in caricamento