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Martedì, 23 Aprile 2024
Economia Via Arlenico

Caleotto investe in tecnologia: presentato il con il primo calibratore del suo genere

Più qualità, tecnologia laser per la misurazione continua del profilo e collaborazione più stretta col Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco. Ampliata la gamma di vergella in acciai di alta qualità con il nuovo calibratore quattro passi e migliorata l’efficienza con un innovativo sistema di condizionamento del prodotto finito

Caleotto lancia una nuova sfida puntando alla crescita con corposi investimenti su tecnologie e competenze professionali. Nel mirino della società il miglioramento della qualità e l’ampliamento della gamma prodotti grazie al nuovo calibratore nel rispetto dei massimi canoni di sicurezza e ambiente. È il primo calibratore di questo tipo installato in Italia.

Nata il 16 marzo 2015 con la joint venture tra Duferco Italia Holding e Feralpi Siderurgica, Caleotto produce e commercializza vergella in acciai di alta qualità ed è attivo nel comparto della trafilatura da oltre un secolo.

I numeri

La produzione ammonta oggi a circa 200 mila tonnellate di vergella per impieghi speciali, a basso, medio e alto carbonio, con utilizzi che spaziano dagli acciai per molle, alla viteria e al filo per saldatura. Lo stabilimento lecchese si estende su un’area di 96mila metri quadrati, di cui 47mila coperti e lo scorso anno ha superato la soglia dei 100 dipendenti.

Nel 2018, il fatturato è cresciuto in termini tendenziali del 7,7%, arrivando a 98 milioni di euro. Il MOL è stato di 6,6 milioni di euro, in crescita rispetto ai 4 milioni del 2017.

Importanti gli investimenti erogati dalla società che nel 2018 hanno raggiunto i 13,2 milioni di euro e portando il totale degli investimenti del triennio 2016-2018 a circa 20 milioni di euro.

Il nuovo calibratore

L’impianto avviato nei mesi scorsi nello stabilimento di via Arlenico, a Lecco, è un calibratore quattro passi fornito dalla tedesca SMS Meer, parte dell’impiantista di caratura mondiale SMS Group.

Insieme alla testa forma spire, pure installata di recente, permetterà di ampliare la gamma produttiva di Caleotto: a quella “storica”, dal diametro tra i 5,5 ed i 17 mm, si aggiungerà quella dal diametro tra i 4,5 e i 26 mm. Inoltre, il nuovo calibratore consentirà di migliorare la qualità superficiale e le tolleranze dimensionali della vergella. (Ad esempio, ± 0,05 mm con un’ovalizzazione del 50% per il diametro 5,5 mm e ± 0,09 mm con un’ovalizzazione del 60% per il diametro 13 mm).

Il calibratore è inoltre in grado di migliorare sensibilmente superficie e rugosità della vergella laminata. Il sistema di misurazione laser a valle del calibratore offre, infine, la certezza che le tolleranze dimensionali restino nei limiti desiderati.

Gli investimenti e il Politecnico

Il calibratore non è l’unico nuovo impianto su cui Caleotto ha investito. Si è anche realizzato un loop per la produzione di acciai termomeccanici, che saranno oggetto di un progetto di ricerca con il Politecnico di Milano - Polo territoriale di Lecco, e un nuovo pozzo per la formatura delle matasse. Sarà, infine, installata a breve unanuova pressolegatrice, per il miglioramento del confezionamento del prodotto finito.

I commenti

«Sono passati quattro anni dall’acquisizione di Caleotto. Che sia stata una scelta giusta sta scritto nei risultati. Certo non è stato semplice, ma la consapevolezza di aver imboccato la strada corretta l’abbiamo avuta fin dalle prime battute» spiega Domenico Campanella, presidente di Caleotto.

Si è trattato di un’operazione di filiera, ricorda Lorenzo Angelini, amministratore delegato di Caleotto: «Un contributo importante è stato fornito dagli investimenti dei nostri azionisti sugli impianti di Duferco Italia Holding e di Acciaierie di Calvisano del Gruppo Feralpi, che hanno elevato in maniera sensibile la qualità del semiprodotto, le billette, che lavoriamo a Lecco».

«L’ulteriore elemento che ci ha permesso di vincere la sfida del rilancio – spiegano i due manager di Caleotto - è senza dubbio l’inserimento di molti giovani tra cui, negli ultimi due anni, 6 neolaureati in ingegneria del Politecnico di Milano – Polo territoriale di Lecco, col quale abbiamo instaurato da subito un ottimo rapporto di collaborazione. Ovviamente non ci fermiamo, consapevoli che il mercato ci metterà presto di fronte a nuove sfide, per le quali ci stiamo già preparando».

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