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Economia Calolziocorte / Piazza Vittorio Veneto

Calolzio, c'è il bando: fino a 1.000 euro per ogni attività costretta alla chiusura nel primo lockdown

Stanziati 100.000 euro che andranno a commercianti e artigiani in base ai codici Ateco. L'assessore Cristina Valsecchi: «Un aiuto concreto in un momento difficile»

Ora il contributo è ufficiale ed è pronto anche il bando per poter inoltrare le richieste. Calolzio destinerà 100.000 euro alle categorie costrette alla chiusura durante il lockdown di marzo e aprile. In linea di massima andranno circa 1.000 euro a ogni richiedente (se ne avrà i requisiti e se sarà in regola con il pagamento delle imposte locali), come illustrato oggi in una conferenza stampa dal sindaco Marco Ghezzi e dall'assessore ad eventi, associazioni e Protezione civile Cristina Valsecchi che ha curato l'iniziativa. Nei giorni scorsi è giunto anche il via libera della Giunta e del Consiglio comunale.

«Vista la situazione delicata per tante attività ho proposto al sindaco di utilizzare queste risorse dello Stato per aiutare quelle attività commerciali e artigianali con sede a Calolzio che sono state costrette alla chiusura durante la prima fase dell'emergenza covid - ha spiegato Cristina Valsecchi - Si tratta di un aiuto concreto in un periodo di grave crisi. Anche in vista del Natale, credo sia importante far capire alle categorie in difficoltà che non saranno lasciate sole. Le domande potranno essere inoltrate da oggi, martedì 25 novembre, fino a venerdì 11 dicembre. L'erogazione dei fondi avverrà poi a gennaio, dopo la verifica dei requisiti, ma le risposte arriveranno già prima delle festività. Predisporre il bando non è stato semplice, gli uffici hanno lavorato con impegno e ora il bando è ora pronto».

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Gli interessati possono leggere testo, requisiti e modalità di presentazione delle domande sul sito www.comune.calolziocorte.lc.it dove è già stato pubblicato il bando alla voce "Contributo a fondo perduto per attività economiche". Allegato al documento c'è inoltre la lista dei codici Ateco per poter individuare le attività aventi diritto. Si tratta degli stessi codici Ateco delle categorie che erano state obbligatoriamente chiuse per il lockdown, secondo quanto deciso nel Dpcm di marzo. Calolzio è il terzo comune, insieme a Merate e Casatenovo, ad aver attivato questo tipo di contributo. 

«Abbiamo fatto il possibile per semplificare le procedure, comunque complesse, e per dare un aiuto concreto alle categorie colpite e limitate dalla crisi covid da un punto di vista economico - ha dichiarato il sindaco Ghezzi, che nei giorni scorsi aveva già anticipato agli organi di informazione locali l'iniziativa - Ora abbiamo definito nei dettagli la cifra stanziata e le modalità per poterla erogare. Se dovessereo esserci più di cento aventi diritto, i 100.000 euro previsti verranno rimodulati e quindi gli interessati potrebbero ottenere una cifra inferiore, seppur di poco, ai 1.000 euro previsti. Ma in quel caso cercheremmo di destinare qualche euro in più al fondo per arrivare alla cifra tonda dei mille euro che abbiamo preventivato».

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