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La CISL Lecco ricorda l'opera di Rino Caviglioli

Alla Casa sul Pozzo a Lecco, mercoledì 17 settembre, la CISL ha ricordato, a qualche mese dalla sua scomparsa, il lavoro e l'opera instancabile di Rino Caviglioli, sindacalista Segretario FIM (Federazione Italiana Metalmeccanici) a Lecco

Inviato a Lecco da Roma nel 1967, ci è rimasto fino al 1971 a dirigere la FIM, in una stagione innovatrice propulsiva del  sindacato e densa di fermenti culturali nuovi. Don Franco Resinelli, altra presenza significativa e punto di riferimento per i cattolici impegnati nelle Acli e nel sindacato, durante la messa ha tracciato le caratteristiche umane di Rino Caviglioli insieme alla sua grande determinazione a tenere insieme le grandi utopie ed i problemi contingenti dei lavoratori.

Introdotto da Marco Colombo, segretario generale FNP Cisl di Monza Brianza Lecco, il convegno è proseguito con l’intervento di Antonio Gilardi, collega e amico di Rino Caviglioli, che ha evidenziato come l’Unità, la Formazione dei quadri, l’autonomia dai partiti, l’attenzione ai problemi internazionali, la Pace, fossero temi forti da lui creduti e vissuti e perciò partecipati e condivisi fra colleghi e lavoratori. Giovanni Corti, la persona che più lungamente è rimasta in contatto con lui fino alla morte, ne ha letto accoratamente il “commiato” scritto alla famiglia e agli amici.

Rilevante l’intervento di Gigi Pannozzo (ex FIOM) che con grande onestà ha riconosciuto, nella rigidità ideologica della CGIL, il motivo del fallimento dell’unità sindacale nel 1972 e che, se si vuole riprendere la discussione, lo si deve fare a partire da quella sconfitta. Rino Caviglioli gli diceva: “quello che ci tiene insieme è l’appartenenza alla classe, la passione per l’uomo, ma non il partito”.

Pinuccia Cazzaniga, ex dirigente nazionale FIM, lo ha ricordato, negli ultimi anni, sempre presente alle manifestazioni a Roma, al caffè di Piazza del Popolo. Pietro Fumagalli, ex sindacalista FIM, lo ha voluto ricordare come il suo maestro di umanità, di sindacato e amico. Giobbe, ex lavoratore Star di Civate, ha ricordato le battaglie per il superamento delle gabbie salariali. Enrico Civillini, attuale segretario generale FIM Monza-Lecco, ha tracciato uno spaccato della complessità del fare sindacato oggi nelle aziende, nel pieno del clima nebuloso della crisi che annulla la dignità dei lavoratori colpiti.

Marco Viganò, segretario generale CISL Monza Brianza Lecco, ha affrontato l’evoluzione che sta avvenendo in Cisl, con la riorganizzazione interna, e la necessità di rafforzare il complesso delle relazioni dentro e fuori il sindacato. “Vi sono aree di persone che non riusciamo a raggiungere - ha detto Viganò - noi stiamo con i penultimi, gli ultimi nella società sono invisibili, ma esistono e sono quelli che maggiormente hanno bisogno e non riusciamo ad intercettarli”.

Roberto Benaglia, segretario CISL Lombardia, chiudendo il convegno su Rino Caviglioli, ha sottolineato le differenze tra il passato e l’oggi. Ciò che prima era la grande fabbrica, oggi è il territorio con miriadi di aziende di cui occuparsi; oggi si fa sindacato di prossimità. Ieri la militanza si aggregava intorno a grandi ideali, oggi si fa fatica e spesso i bisogni sono individuali per rispondere ai molteplici problemi la conciliazione famiglia-lavoro, tempi di vita-tempi di lavoro. Perciò oggi necessitano contratti che aprano a flessibilità e possibilità di scelte organizzative per il  lavoratore e l’azienda. Le ore di assemblee in fabbrica, che pure sono state una grande conquista passata, oggi sono superate dall’immediata comunicazione che consentono i mezzi informatici. 
 

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