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Confartigianato, per le piccole imprese arrivano i contratti "su misura"

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Lo scorso 23 novembre è stato sottoscritto tra le parti sociali un accordo che riforma il modello contrattuale del settore artigiano introducendo profonde novità. Per presentare i contenuti dell'intesa si è svolto giovedì nella sede di Confartigianato Lecco un incontro pubblico al quale sono intervenuti Riccardo Giovani, direttore delle Politiche Sindacali e del Lavoro di Confartigianato nazionale, e Paolo Reboni, responsabile del Dipartimento Mercato del Lavoro e Artigianato della CISL Lombardia. La serata è stata moderata dal segretario generale Vittorio Tonini e conclusa da un intervento di Silvia Dozio, vicepresidente di Confartigianato Lecco con delega alle politiche del lavoro e Welfare.

I relatori hanno illustrato i dettagli del nuovo modello, in primo luogo il potenziamento del decentramento contrattuale per dare risposte specifiche alle aziende operanti nei diversi territori, introducendo la possibilità di articolare la contrattazione anche a livello aziendale. Viene semplificato il numero di contratti nazionali, portandoli da nove a quattro: manifatturiero, servizi, edilizia e autotrasporto. Inoltre, l’accordo rafforza la bilateralità come strumento di partecipazione, puntando sugli strumenti a disposizione riguardanti sicurezza sul lavoro, ammortizzatori sociali, sanità integrativa, formazione e welfare. Infine, l’applicazione della riforma riguarderà non solo le imprese artigiane, ma tutte le piccole imprese. 

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