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Cambiano le regole del Superbonus. Confartigianato: "Comparto a rischio blocco"

Il Decreto Sostegni-ter pone il limite di una sola cessione per il credito di imposta sui bonus edilizi. Riva: "Le continue modifiche della disciplina creano incertezza sul mercato"

"È una questione importante e urgente, che rischia di non fare del bene al comparto costruzioni che proprio in questa fase sta vivendo una forte spinta anche grazie alla misura del Superbonus 110%".

È critico Daniele Riva, presidente di Confartigianato Imprese Lecco. Le sue parole esprimono la posizione della Confederazione rispetto alle nuove disposizioni contenute nel Decreto Sostegni-ter, già approvato dal Consiglio dei ministri, che ha messo il limite di una sola cessione per il credito d'imposta sui bonus edilizi. Se vengono apprezzate le misure in materia di energia contenute nello stesso Decreto, c'è però perplessità sulle modifiche al Superbonus.

Comparto costruzioni in crescita: +29%

"Le nuove norme, nel tentativo di stanare i furbetti, rischiano di bloccare il comparto. A livello lombardo il fatturato delle realtà del comparto costruzioni, sono dati del nostro Osservatorio, sta facendo segnare un +29% - incalza Riva - Ma le continue modifiche della disciplina creano incertezza sul mercato con l'effetto di bloccare le operazioni. Limitare a una sola cessione sta già portando un rallentamento delle operazioni di acquisto da parte degli operatori finanziari che sono prossimi al raggiungimento della loro capacità di 'assorbimento' in compensazione dei crediti stessi".

Il credito, infatti, già a partire dal 7 febbraio potrà essere ceduto una sola volta sia da parte dei beneficiari della detrazione sia da parte dei fornitori che praticano lo sconto in fattura o ricevono il credito.

Non solo. "Le aziende si trovano ad affrontare un prezzo delle materie prime e dei materiali, più in generale, lievitato in maniera preoccupante. Aumenti che rischiano di riversarsi sul consumatore finale e di rallentare i cantieri per mancanza di materiali. Infine, scontiamo ancora una volta il problema della manodopera specializzata: il lavoro, come detto, c'è, ma le imprese soffrono la mancanza di operai e questo è un altro punto da tenere presente nelle pianificazioni e affidamento dei lavori. Le opportunità di business generate dal Superbonus hanno animato il settore al punto che si sono moltiplicate le nuove imprese; il mio appello alle famiglie è di porre attenzione e di privilegiare realtà solide, che sappiano fare il loro lavoro e operino in sicurezza e affidarsi a persone competenti per il disbrigo delle pratiche a volte molto complesse e per le quali basta poco per poter perdere i contributi. Ricordo che a questo proposito in Confartigianato è attivo lo Sportello Casa aperto a imprese e cittadini".

Il sistema casa

Il sistema casa in provincia di Lecco conta 6.332 imprese, di cui quasi la metà (43%) artigiane. Per imprese del Sistema Casa si intendono edilizia (costruzioni al netto dell'impiantistica), installazione impianti elettrici e idraulici, produttori di legno, terracotta, cemento, calce e gesso, taglio e lavorazione pietre, fabbricazione elementi da costruzione in metallo. Queste imprese danno lavoro a 13.664 addetti.

Esaminando il trend delle nuove assunzioni previste dalle imprese lombarde con dipendenti si rileva che le Costruzioni sono l'unico macrosettore per cui nei primi tre mesi dell'anno (2022) le imprese prevedono un numero di entrate superiore (+9,3%) a quello atteso nello stesso periodo di inizio 2020 (pre-pandemia). Tra le province in cui le nuove entrate previste dalle imprese del settore superano di molto quelle attese pre-pandemia troviamo Lecco con +52,8% (entrate previste gennaio/marzo 2022: 550; gennaio/marzo 2020 360). A fronte di una crescente ricerca di nuove figure da inserire nelle imprese del settore, si rileva che rispetto a gennaio 2020 la difficoltà è aumentata in modo accentuato a Lecco (+29,4). Si stima che la quota di entrate totali e di operai specializzati nell'edilizia e nella manutenzione degli edifici a Lecco a gennaio 2022 sia pari al 70,1% (era del 40,7 a gennaio 2020, gap 29,4).

Ecobonus e Startup

Nel dettaglio della distribuzione per tipologia di lavori degli investimenti sostenuti da Ecobonus  nell’anno della pandemia, Lecco è al primo posto in Lombardia per valore per abitante con 105,7 euro.  In cosa hanno speso di più i lecchesi: serramenti, caldaia a condensazione, pareti verticali, schermature, pareti orizzontali, pompa di calore, impianti a biomassa, solare termico. Building automation.

Nel 2021 le start up delle Costruzioni a Lecco crescono del 21% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. Negli ultimi 22 mesi caratterizzati dal Covid-19 - marzo 2020, dicembre 2021 - nella nostra provincia sono nate 293 nuove imprese delle costruzioni.

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