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Economia Via Besonda Inferiore

Metalmeccanici, rinnovato il contratto nazionale. Grande soddisfazione per i sindacati

La Uilm del Lario: «Un messaggio di speranza e fiducia per i lavoratori». Oreggia (Cgil): «Crescita dei minimi contrattuali superiore all’inflazione prevista»

Grande soddisfazione tra i sindacati lecchesi per il rinnovo del Contratto Nazionale dei metalmeccanici, scaduto nel 2019 e finalmente siglato venerdì 5 febbraio. Tanti i temi rivisti o rivisitati a partire dall’inquadramento professionale e soprattutto gli aumenti salariali, che non saranno definiti dall’inflazione ma che sono concordati già nel rinnovo del contratto nazionale. Viene dunque superato il Modello dell’IPCA così come richiesto nella piattaforma Sindacale. Gli aumenti contrattuali ammontano a 100 euro al 3° livello, 107 euro al 4° livello e 112 euro al 5° livello. 

Uilm: «Impegno ripagato»

«Alla fine, il tanto impegno ha pagato - sottolinea Igor Gianoncelli della Uilm del Lario, che ha seguito in prima persona la trattativa a Roma -. Realizziamo l'importante traguardo del rinnovo contrattuale, centrando l'obiettivo delle tre cifre in campo economico e rafforzando e innovando sensibilmente la parte normativa. Cambiamo l'inquadramento professionale che era immobile dal 1973». Vengono inoltre confermati i “flexit benefit” erogati a tutti i lavoratori metalmeccanici nel mese di giugno di un importo ragguagliato ad euro 200. 

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«È il nostro messaggio di fiducia e speranza ai lavoratori metalmeccanici, che dal rinnovo del Ccnl si aspettavano dignità e risposte - aggiunge Gianoncelli -. Abbiamo costruito un risultato apprezzabile, che valorizza e tutela il settore. Ci sono state  discussioni complesse ed impegnative, così come momenti di difficoltà. Ma poi ci sono state le necessarie mediazioni, che ci hanno consentito di raggiungere un traguardo positivo e - bene sottolinearlo - tutt'altro che scontato».

Un risultato importantissimo a cui plaude il segretario della Uilm del Lario, Enrico Azzaro: «La chiusura di un contatto nazionale è sempre una buona notizia. Chiudere un contratto nel momento peggiore per l’economia e in piena emergenza sanitaria è un'ottima notizia. Il nostro Paese ha le potenzialità per riprendersi da questa situazione perché ha imprese, uomini e donne di eccellenza e qualità nel manifatturiero. Questo sia di monito alla politica - conclude Azzaro -, abbiamo un paese meraviglioso che non aspetta altro che gli sia permesso di poter correre». 

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Oreggia (Cgil): «Crescita dei minimi»

Soddisfazione anche in via Besonda. Maurizio Oreggia, segretario generale della Fiom Cgil Lecco, componente nella delegazione trattante a Roma, commenta così il rinnovo del contratto Federmeccanica Assistal: «In una situazione molto difficile e sfavorevole abbiamo portato a casa un 6,2% di aumento pari a 112 euro al 5^ livello e 100 euro al 3^ livello per il periodo gennaio 2021 giugno 2024. Periodo nel quale la inflazione prevista è del 3,2%. Un’ipotesi di accordo che quindi determina una crescita dei minimi contrattuali superiore all’inflazione prevista per il periodo di vigenza del contratto. Oltre ad altri aspetti economici e normativi (tra cui la riscrittura di tutti il sistema di inquadramento) sicuramente è questo il dato politico – e di sostanza – più rilevante della vicenda contratto nazionale, che viene confermato come architrave senza uguali del sistema di protezione e coesione di lavoratrici e lavoratori, ma anche di distribuzione del reddito dal capitale al lavoro. Risultato raggiunto grazie alle mobilitazioni sostenute dalle lavoratrici e dai lavoratori e alla pratica unitaria di Fiom, Fim e Uilm. Adesso la parola passa proprio alle lavoratrici e ai lavoratori a cui si applicherà questo contratto».

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