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Comunità energetiche, appello dal Lario: "Una priorità per il nuovo Governo"

Il ceo dell'azienda mandellese Icma, Elena Torri: "Le imprese le cui scelte possono contribuire al benessere della collettività siano sostenute in questo momento di crisi economica"

"Sciogliere i nodi burocratici che impediscono di attivare le comunità energetiche locali dovrebbe essere una priorità per il nuovo Governo". All'appello per rendere più semplice la realizzazione di comunità energetiche si unisce un'azienda B Corp della Lombardia, Icma, che dal 1933 trasforma e nobilita la carta per packaging di alta gamma a Mandello del Lario.

I motivi li esplicita l'imprenditrice Elena Torri, alla guida dell'azienda gestita dalle donne della sua famiglia da quattro generazioni e vincitrice di numerosi premi per la sostenibilità e la parità di genere in azienda: "Nella situazione economica attuale del Paese caratterizzata da molteplici tensioni e fattori di incertezza - dall'impennata dei costi dell'energia alla crescente difficoltà di approvvigionamento di materie prime, fino all'interruzione o alla riduzione delle esportazioni da parte dei Paesi coinvolti nel conflitto in Ucraina - è fondamentale che le imprese siano sostenute soprattutto quando fanno scelte che possono contribuire al benessere della collettività. Le comunità energetiche sono riconosciute come strumenti strutturali per aiutare famiglie, imprese e territori, se ne parla tanto, ma tanti progetti sotto scacco per ritardi burocratici e la mancanza delle regole attuative".

"Non perdiamo tempo"

Continua l'ad di Icma: "Crediamo sia importante per il nostro territorio imparare a utilizzare le risorse in modo da acquisire autonomia energetica: ogni cittadino e ogni azienda può essere produttore e consumatore allo stesso tempo di energia pulita. Non perdiamo altro tempo prezioso".

Nella prima relazione di impatto ambientale pubblicata quest'anno Icma riporta la storia e i dati delle installazioni dei pannelli fotovoltaici: la prima installazione sui tetti dell'azienda risale al 2010. Un secondo investimento è datato 2012 e nel primo semestre del 2022 sarà ultimata una terza installazione che riuscirà a coprire il 61% dell'attuale fabbisogno energetico dello stabilimento Icma.

La scelta dell'azienda è quella di aggiornare e migliorare costantemente l’approvvigionamento di energia verde riducendo i costi da rete elettrica. Con l'ultimo investimento l'energia autoprodotta aumenterà del 50% nel 2023 quando i tre impianti lavoreranno a pieno regime.
 

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