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Donne al lavoro: in provincia di Lecco ci sono 74 imprese in più

La fotografia è della Camera di Commercio di Como-Lecco

Sempre più donne decidono di buttarsi nel mondo dell'imprenditoria. È questo risulta dalla fotografia scattata con il report curato dall’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco su tutta l'area lariana. A fine dicembre 2021 le imprese gestite da donne erano 13mila e rappresentavano il 19,7% del totale. Nella graduatoria lombarda delle aziende “rosa” Como (con 8.351 realtà imprenditoriali, 19,5%) si trovava in 10a posizione (e al 100° posto di quella nazionale) e Lecco (con 4.682 aziende, 20,3%), all'8° posto regionale, 96° in Italia. 

Un settore, quello femminile, che mostra segnali di crescita. Nel 2021 infatti le imprese dirette da donne sono cresciute di 183 unità, passando dal 19,4% al 19,7% del totale delle attività iscritte al Registro delle Imprese. Como ha registrato un incremento di 109 unità, Lecco di 74. Il 23,7% delle imprese femminili operava nel commercio, il 14,4% nei “servizi alla persona”, il 12% nei “servizi finanziari, assicurativi e immobiliari”, l’11,4% nel “turismo e ristorazione”.

A fine settembre 2021 gli addetti delle imprese “rosa“ sono oltre 32mila su un totale di circa 248mila: il peso del settore risulta pertanto pari al 13%. A Como le aziende gestite da donne occupano quasi 20.000 persone (il 12,4% degli addetti complessivi), mentre a Lecco sono circa 12.600 (14%). Como è la 92a provincia in Italia e la 9a in Lombardia; Lecco occupa la 7a piazza regionale e l’80a della classifica nazionale.

Provincia

Imprese attive al 31/12/2021

Imprese femminili attive al 31/12/2021

% imprese femminili al 31/12/2021

Totale addetti al 30/9/2021

Totale addetti imprese femminili al 30/9/2021

% addetti imprese femminili al 30/9/2021

BERGAMO

84.712

17.343

20,5

367.630

45.509

12,4

BRESCIA

106.098

22.089

20,8

427.641

58.845

13,8

COMO

42.931

8.351

19,5

158.424

19.721

12,4

CREMONA

25.933

5.331

20,6

86.314

12.468

14,4

LECCO

23.100

4.682

20,3

89.537

12.567

14,0

LODI

13.973

2.786

19,9

44.432

6.862

15,4

MANTOVA

34.144

7.260

21,3

136.044

20.721

15,2

MILANO

306.249

55.083

18,0

2.261.720

139.532

6,2

MONZA B.ZA

63.392

12.046

19,0

245.350

29.800

12,1

PAVIA

41.230

9.181

22,3

103.373

18.384

17,8

SONDRIO

13.685

3.292

24,1

50099,0

7161,0

14,3

VARESE

59.309

12.373

20,9

202.893

30.278

14,9

COMO+LECCO

66.031

13.033

19,7

247.961

32.288

13,0

LOMBARDIA

814.756

159.817

19,6

4.173.457

401.848

9,6

ITALIA

5.164.831

1.171.977

22,7

17.380.921

2.502.768

14,4

Consistenza delle imprese femminili nelle province lombarde, in Lombardia e in Italia. Incidenza % sul totale delle imprese al 31/12/2021 (e per gli addetti al 30/9/2021)

“Le donne hanno una marcia in più”

“Le donne imprenditrici hanno sicuramente una marcia in più. Hanno grandi progetti e sognano un futuro fatto di sfide e di successi - ha spiegato Antonella Mazzoccato, presidente del Comitato Imprenditoria Femminile Como-Lecco -. L’impegno diventa per noi una sfida per rompere gli schemi e far entrare le stesse nel mercato del lavoro e nel sistema economico, a oggi troppo sbilanciato e privo di garanzie per chi decide di mettersi in proprio. Come Comitato abbiamo stilato un programma di lavoro che va a toccare diversi ambiti, settori di interesse a tutto tondo per le imprenditrici e per l’imprenditoria più in generale. Ci siamo impegnate a occuparci di cultura, di formazione con un forte avvicinamento al mondo della scuola e soprattutto di impresa. Uno dei nostri obiettivi è costruire un percorso di accompagnamento dedicato che, attraverso una molteplicità di strumenti, contribuisca a incentivare e sostenere la nascita e la valorizzazione delle imprese femminili nel nostro territorio”.

“Nel sistema economico di Como e di Lecco - ha concluso Mazzoccato - le donne sono sicuramente molto operative, ma troppo spesso devono fare i conti con opportunità imprenditoriali differenti rispetto agli uomini. Le donne che ricevono finanziamenti sono infatti solo un terzo rispetto agli uomini e comunque sono spesso tagliate fuori dai network seppur, a parer mio, hanno una migliore gestione del rischio e mostrano una maggiore ambizione”.

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