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In Lombardia raggiunto l' accordo sulla proroga della cassa in deroga

Oltre 35.000 lavoratori e più di 7.000 imprese lombarde (dati al 15 giugno) sono colpiti da situazioni di crisi e costretti ad utilizzare forme di sostegno al reddito come l'ammortizzatore della cassa in deroga.

La crisi che sta colpendo l'Italia non risparmia la Lombardia ed in particolare le province di Lecco e Monza. Sul tema è intervenuta la CISL di Lecco e Monza : "Oltre 35.000  lavoratori e più di 7.000  imprese lombarde (dati al 15 giugno) - esordisce Massimo Bertarini della Cisl Monza Brianza Lecco  -  sono colpiti da situazioni di crisi e costretti ad utilizzare forme di sostegno al reddito come l’ammortizzatore della cassa in deroga.

"In queste settimane, e fino a pochi giorni fa, si stava consumando, con molta apprensione, l’ennesimo pasticcio dei “burocrati governativi ”  pare molto affezionati al “metodo “ Monti’; metodo più volte “dichiarato nelle intenzioni”,  anche dal ministro Poletti , della serie:  “Il Governo ascolta tutti  ma poi…”.

Ancora Bertarini sull'uso degli ammortizzatori sociali: "Da tempo stiamo aspettando e sollecitando la riforma degli ammortizzatori sociali attraverso un decreto interministeriale  che il Governo ha promesso e che avrebbe dovuto prendere il via già dall’inizio di quest’anno. Alla luce del disastroso e possibilissimo scenario, in Lombardia la risposta del sindacato non si è fatta attendere. Le segreterie sindacali regionali hanno recapitato al Governo un chiaro messaggio: se ai tanti, forse troppi, proclami su questo tema delicatissimo, fosse  seguito un irresponsabile  immobilismo , il sindacato, non solo sarebbe stato intenzionato a non farsi mettere da parte da chi lo ritiene “scomodo”, ma sarebbe stato pronto a mettere in campo nuove forme di sensibilizzazione e protesta fin qui mai viste".

Quindi il sindacalista della CISL sul recente accordo raggiunto tra tutte le parti interessate: "In extremis il ministero del lavoro, ha inviato alle Regioni una nota che le autorizza a prolungare gli accordi riguardanti la concessione degli ammortizzatori in deroga fino al 31/8; prolungamento che prevede le condizioni e le procedure in essere. Si tratta di una piccola boccata d' ossigeno che, tuttavia, non fa altro che rinviare di qualche settimana le questioni aperte. In particolare la nota conferma l'iter del decreto ministeriale che dovrà regolare in futuro la CIG in deroga".

Bertarini chiude chiedendo dove sono finiti i fondi stanziati: "Se nella  legge di stabilità il Governo ha stanziato 1,6 miliardi di euro e ad oggi ne ha ripartiti solo 400 milioni,  dove sono finiti gli altri… e cosa sta aspettando? Nella nota ministeriale non se ne fa cenno ed il Governo ha più volte dichiarato che l' invio delle risorse è subordinato all'approvazione del decreto citato. Scenari di questo tipo dimostrano ancora una volta l’indispensabile e fondamentale ruolo di rappresentanza che il sindacato può e deve continuare a svolgere per assicurare diritti e forme di tutela a lavoratori e famiglie".

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