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Mercato immobiliare lecchese: timidi segnali di ripresa

Gli agenti immobiliari della provincia di Lecco per affrontare questo momento difficile per la compravendita di case hanno studiato un listino "prezzi" valido per l'intero mercato.

Le criticità che si sono manifestate negli anni precedenti perdurano, anche se il 2013 ha evidenziato dei segnali di attenuazione della contrazione del mercato immobiliare e l’inizio del 2014 pare confermare questa inversione di tendenza.

"Il comparto mostra qualche timido barlume di ripresa - afferma Sergio Colombo presidente degli agenti immobiliari di Lecco  - e la sensazione è che ci possano essere novità positive nel corso di quest’anno. E’ in questo scenario che ci siamo attivati come FIMAA Lecco per la realizzazione della seconda edizione del Listino Mercato Immobiliare. In provincia di Lecco  nel   comparto residenziale  persiste una  domanda molto debole, nonostante il forte calo dei prezzi, condizionata anche dalla difficoltà di accesso al finanziamento bancario;  di segno opposto l’offerta  che è decisamente abbondante anche a causa dell’enorme quantità di invenduto che viene smaltito troppo lentamente".

Nel capoluogo Lecco, nel secondo semestre 2013  e nel primo trimestre 2014, si è registrata una leggera crescita della domanda, motivata dall’utilizzo diretto da parte dell’acquirente ma  soprattutto  dal ridimensionamento dei prezzi.

Il calo dei prezzi interessa  maggiormente  il prodotto residenziale  anche  per gli immobili di nuova costruzione: è evidente che  il prodotto meno qualificato  (immobili  vecchi o da ristrutturare) richiede un significativo  ridimensionamento del prezzo rispetto alle quotazione precedenti.  

Il settore non residenziale  è ancora in difficoltà: dopo un recente passato di domanda quasi inesistente causata dalla crisi economico finanziaria, oggi mostra qualche timido segnale  che   lascia pensare alla fuoriuscita dalla fase più acuta della crisi economica.

La crescita del numero delle compravendite sembra a portata di mano, attendiamo delle scelte politiche che incentivino l’economia del settore immobiliare,  come la riduzione della pressione fiscale sugli immobili  che in questi  ultimi anni è diventata insostenibile.

"Attendiamo - sottolinea il Presidente - anche che le banche tornino a fare il loro mestiere  e ridiano  la fiducia necessaria a chi vuole acquistare  casa rimettendo in moto il settore immobiliare. Riaprire il rubinetto del credito e tornare a rendere accessibile l’accensione di un mutuo per l’acquisto della casa diventa oggi sempre più fondamentale.  Anche perché in questo momento in cui ancora regna l’incertezza sul fronte economico comprare un immobile rappresenta un investimento strategico soprattutto sfruttando i tassi estremamente vantaggiosi offerti da alcuni istituti di credito".

"Questo è indispensabile  in quanto - conclude Sergio Colombo presidente degli agenti immobiliari di Lecco -  la flessione del mercato necessita di un adeguamento dei prezzi di vendita. Consultando il listino, ogni venditore avrebbe un’idea più chiara dei prezzi di mercato e, forse, riuscirebbe a concludere con maggiore facilità la compravendita".

Quindi sono intervenuti Eleonora Perotti, head of Mortgages Development Italia Deutsche Bank, e Massimo Furno, regional manager Lecco Deutsche Bank che hanno affrontato il tema dei mutui. La prima ha ricordato come Deutsche Bank  abbia investito molto sul capitolo mutui in particolare negli ultimi anni “andando anche in controtendenza rispetto al mercato, proprio perché ha ritenuto questo un prodotto strategico”.

Furno, invece, dopo avere elogiato il Listino immobiliare (“E’ uno strumento veramente utile e da far circolare il più possibile, proprio per aiutare le persone a rendersi conto di quale sia oggi il mercato”), ha elencato alcuni numeri significativi dell’istituto tedesco (presente nel territorio con la rete della ex Banca Popolare di Lecco): “Nel 2012, mentre il mercato dei mutui crollava da 300 a 160 milioni di euro di erogato, siamo passati da 17 a 21 milioni di euro, raggiungendo una quota di mercato sul territorio superiore al 13%. E nel 2013 abbiamo aumentato di oltre il 40% salendo a 31 milioni di euro di erogato. Un segnale chiaro di come la banca sia sempre rimasta legata alle richieste che venivano dal territorio”.

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