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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Economia

Negozi storici: da Regione Lombardia arriva un milione di euro

Mauro Piazza: “Fondi per valorizzarli e per favorirne la continuità”

Un milione di euro per valorizzare i negozi storici e per favorire la loro continuità è stato stanziato da Regione Lombardia nei giorni scorsi, attraverso il bando “Innovare la tradizione”, su proposta dell’assessore al Commercio Mauro Parolini. Si tratta di un finanziamento importante a disposizione anche dei numerosi negozi storici del Lecchese.

“E’ una misura anti crisi, nata con l’obiettivo preciso di preservare il valore che creano questi esercizi commerciali per i nostri centri urbani, di sostenere la capacità imprenditoriale locale e di favorire continuità e ricambio generazionale alle attività – commenta il consigliere regionale lecchese Mauro Piazza, componente della Commissione Attività produttive al Pirellone - Ma anche un riconoscimento della capacità di durare nel tempo, preservando la tradizione pur adeguandosi ai cambiamenti richiesti da un mercato in rapida evoluzione”.

Potranno beneficiare del dispositivo gli esercizi commerciali iscritti nel Registro regionale dei luoghi storici lombardi, che hanno ottenuto il riconoscimento da Regione Lombardia di ‘insegna storica e di tradizione’ o di ‘negozio-locale storico’ e di ‘storica attività’.

“I negozi storici sono un importate punto di riferimento per le comunità e giocano, al contempo, un ruolo strategico fondamentale per l’attrattività turistica dei centri storici e delle realtà comunali in cui si trovano. Attraverso il bando approvato – spiega Piazza – Regione Lombardia intende valorizzare e consolidare queste funzioni e dare ai protagonisti di questo patrimonio di tradizioni e professionalità un aiuto necessario ad affrontare le sfide che il mercato pone”.
 
Beneficiari della misura sono le Micro, Piccole e Medie Imprese. Sono finanziabili progetti relativi a interventi di innovazione, riconversione e sviluppo d’impresa, ricambio generazionale, trasmissione d’impresa e rilancio occupazionale. Sono ammissibili spese in conto capitale e spese correnti. Queste ultime possono essere riconosciute nel limite massimo del 30% del contributo concedibile.
 
Il contributo concesso, interamente a fondo perduto, non può superare il 70% del costo totale del progetto e non può eccedere il valore massimo di 20.000 euro. L’investimento complessivo minimo non deve essere inferiore 8.000 euro.
 

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