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Martedì, 19 Marzo 2024
I fondi

Il Pnrr s'ingrossa, il nord esulta: altri 900 milioni per la rigenerazione

La misura permetterà di finanziare i progetti non finanziati in prima battuta

Sono 11 i milioni destinati al nostro territorio dal Piano nazionale di resilienza e resistenza (Pnrr). Questo quanto deciso a Roma per quanto riguarda il primo stanziamento delle risorse, che ha però scontentato vari comuni lecchesi. Dopo qualche settimana di confronto, il Governo stanzierà 905 milioni tramite un nuovo bando, misura che consentirà di erogare risorse ai progetti degli enti locali che erano stati ammessi ma non finanziati in precedenza. “Si tratta di una vittoria del territorio - il presidente della Commissione Speciale Autonomie di Regione Lombardia, Mauro Piazza, e il vicepresidente Alessandro Corbetta -, frutto di una azione decisa e bipartisan. Per una volta è possibile dire che rappresentanti politici e degli enti locali della Lombardia hanno saputo muoversi in maniera compatta per evitare quella che sarebbe stata una profonda ingiustizia a danno di tutti i cittadini”.

“Per l’immediato futuro l’obiettivo è quello di non dover più arrivare a una simile mobilitazione e quindi di poter contare su bandi che non escludano i nostri Comuni con criteri assolutamente sfavorevoli. Per questo - hanno concluso i consiglieri regionali leghisti - porteremo al voto del Consiglio Regionale la mozione presentata nei giorni scorsi in cui si chiede una effettiva rimodulazione degli indici di valutazione al fine di evitare nuove penalizzazioni degli enti locali lombardi”.

“Equilibrio territoriale”

La notizia ha destato una certa soddisfazione tra le file del Partito Democratico: “Lo stanziamento è un risultato a cui il partito, con i suoi parlamentari e i suoi rappresentanti istituzionali, ha lavorato intensamente - ha spiegato il segretario regionale del Pd lombardo Vinicio Peluffo -. La dotazione ulteriore può ora essere utilizzata per finanziare i tanti progetti validi presentati dai comuni lombardi, ristabilendo un equilibrio territoriale che è mancato nell’assegnazione della prima parte, a causa di meccanismi che, sommati, hanno escluso la stragrande maggioranza degli enti locali del nord. La realizzazione dei progetti di rigenerazione urbana permetterà ai nostri comuni di combattere il degrado e di recuperare importanti aree dei nostri centri abitati”.

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