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Sabato, 20 Aprile 2024
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Occupazione: tra luglio e settembre previste 2.500 assunzioni nel Lecchese

Cercherà nuovo personale l'11% delle aziende nella nostra provincia. Il 18% dei nuovi ingressi sarà a tempo indeterminato. Il comparto con la quota più alta? I servizi alle imprese

Dopo la conclusione del lockdown e della prima fase dell'emergenza legata alla pandemia da Coronavirus, sono riprese le rilevazioni mensili dell'indagine Excelsior sulle previsioni di assunzione, svolte mensilmente dalle Camere di Commercio (per le imprese oltre 40 addetti) e da Infocamere tramite l'invio di questionari online e interviste telefoniche. L'indagine è coordinata a livello nazionale da Unioncamere, in accordo con l'Agenzia Nazionale per le Politiche Attive del Lavoro (Anpal), il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Nel terzo trimestre 2020 le imprese delle province di Como e di Lecco prevedono di effettuare complessivamente 6.980 nuovi ingressi (di cui 4.570 per Como e 2.410 per Lecco). A cercare nuovo personale sarà l'11% delle aziende comasche e l'11,2% di quelle lecchesi con almeno un dipendente. Nella regione i nuovi posti di lavoro saranno quasi 101.000; a livello nazionale supereranno quota 620.000.

Quasi il 30% delle entrate nel comparto industriale

Nel terzo trimestre 2020, il 29,9% delle entrate si concentrerà nel comparto industriale: si tratta di 2.090 nuovi contratti, di cui 420 riguarderanno il settore delle costruzioni. Gli ingressi nel terziario saranno 4.890 (70,1%); in particolare, le nuove assunzioni previste sono 730 nel commercio, 830 nel turismo e 3.330 negli altri servizi.

Nel mese di luglio 2020, sulle 2.760 assunzioni programmate dalle imprese lariane, la quota con contratto a tempo indeterminato risulta inferiore sia alla media regionale che a quella nazionale: area lariana 15,6%; Lombardia 25%; Italia 18,4%. Lecco si attesta al 18%, mentre Como al 14%; i due territori lariani precedono solo la provincia di Sondrio, dove solamente il 7% dei nuovi contratti di lavoro sarà a tempo indeterminato. I contratti di apprendistato rappresenteranno il 9,4% delle assunzioni lariane (più utilizzati a Lecco, dove oltre un quinto dei nuovi lavoratori avrà questo tipo di contratto), mentre ben il 66,7% del nuovo personale sarà assunto con contratto a tempo determinato (in questo caso la quota di Como è più elevata: 73% contro 54%). Sono le imprese comasche ad utilizzare maggiormente le altre forme contrattuali (12% contro il 2% delle aziende lecchesi).

A Lecco, invece, il comparto con la più altra quota di assunzioni a tempo indeterminato è quello dei servizi alle imprese (45% dei nuovi ingressi previsti); il tempo determinato è maggiormente utilizzato nelle costruzioni (83%), nei servizi alle persone (76%) e nel manifatturiero (66%). Da sottolineare anche un ricorso significativo ai contratti di apprendistato nel commercio e soprattutto nel turismo (rispettivamente 16% e 83%).

In larga parte imprese sotto i 50 dipendenti

Il 60,9% delle entrate programmate a luglio riguarda imprese di Como e Lecco con meno di 50 dipendenti; il 14,9% medie imprese; il 23,9% realtà imprenditoriali con oltre 250 addetti.

Il 15,2% delle assunzioni previste a luglio dalle imprese lariane sarà riservato a figure "high skill" (dirigenti, specialisti e tecnici): valore inferiore alla media regionale (20,5%), ma superiore  a quella nazionale (14,8%). Lecco (con il 17,7%) è in quarta posizione in Lombardia (preceduta da Milano, Varese e Monza Brianza); Como (con il 13,9%) è ottava (precede Brescia, Mantova, Lodi e Sondrio).

Post-covid: metà delle aziende in difficoltà prevede di recuperare entro il 2021

Il 9,1% delle assunzioni previste a luglio dalle aziende lariane riguarderà personale laureato (contro il 14,4% lombardo e il 9,9% nazionale). Como - la cui quota si attesta all’8,1% - si piazza all'ottavo posto nella graduatoria lombarda, dopo Milano, Varese, Monza Brianza, Pavia, Cremona, Lecco (10,7%) e Bergamo. Nell'area lariana gli ingressi di diplomati previsti rappresentano il  54% delle assunzioni totali (il 31,2% con diploma di scuola media superiore e il 22,8% di Istituto professionale), mentre nel 37% dei casi è richiesto il semplice assolvimento dell'obbligo scolastico. Per queste ultime, Como con il 39,2% si colloca in penultima posizione tra le province lombarde (precedendo solo Sondrio), mentre Lecco con il 32,4% è sesta (dietro a Varese, Milano, Bergamo, Monza Brianza e Brescia).

I profili più richiesti

Tra i profili maggiormente richiesti sia dalle imprese comasche che da quelle lecchesi troviamo soprattutto figure a media e bassa specializzazione:

  • per Como "cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici" (380 persone); "professioni scientifiche degli altri servizi alle persone" (200 nuove assunzioni); "personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone" (150 assunzioni);
  • per Lecco, "cuochi, camerieri e altre professioni dei servizi turistici" (180 persone); "operai nelle attività metalmeccaniche ed elettromeccaniche" (110 nuove assunzioni); "personale non qualificato nei servizi di pulizia e in altri servizi alle persone" (100 assunzioni).

Età: il 35% è under 29

A luglio il 37,3% degli ingressi previsti dalle aziende lariane sarà riservato a giovani con meno di 29 anni: percentuale superiore sia alla media lombarda (32,5%) che a quella italiana (32,1%).

Le due province si collocano al primo e al secpmdp posto della graduatoria regionale: Como con il 37,9% e Lecco con il 35,7%. Per alcune famiglie professionali la quota di "under 29" è particolarmente consistente: a Como, "area produzione di beni ed erogazione del servizio" (35,7%, pari a 350 figure), "aree commerciali e della vendita" (51,3%, pari a 180 unità) e "aree tecniche e della progettazione" (33,6%, ovvero 70 persone). Anche a Lecco le aree che riservano le maggiori opportunità ai giovani sono analoghe: "area produzione di beni ed erogazione del servizio" (38,7%, pari a 200 figure), "aree commerciali e della vendita" (38,5%, pari a 60 unità) e "aree tecniche e della progettazione" (31,8%, pari a 40 persone).

Oltre 750mila euro dalla Camera di Commercio di Como-Lecco a favore delle imprese lariane

Altro focus dell'analisi concerne le figure professionali di difficile reperimento. Nell'area lariana la loro quota si conferma consistente: a luglio si è attestata al 31,9%, mantenendosi superiore sia alla media regionale che a quella nazionale (pari, rispettivamente, a 27,7% e 26,8%). Questo fenomeno è particolarmente sentito dalle imprese lecchesi, che segnalano difficoltà ad assumere nel 38% dei nuovi ingressi (a Como la quota si attesta al 29%). A Como le famiglie professionali per cui le aziende trovano maggiori difficoltà sono: "area produzione di beni ed erogazione del servizio" (260 figure, con un’incidenza del 26,4% sul totale settoriale), "aree tecniche e della progettazione" (100 unità, 45,3%) e "aree commerciali e della vendita" (80 figure, 23,7%). Anche Lecco evidenzia le stesse criticità: "aree produzione di beni ed erogazione del servizio" (200 figure, che rappresentano il 37,8% del totale delle assunzioni settoriali), "aree commerciali e della vendita" (60 unità: 38,5%); "aree tecniche e della progettazione" (50 figure: 46,7%).

Ulteriori dati e informazioni sull’indagine Excelsior sono disponibili presso l’Ufficio Studi e Statistica della Camera di Commercio di Como-Lecco (tel. 0341/292233; mail studi@comolecco.camcom.it).

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