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Economia

Regione Lombardia, approvato il "Piano Marshall": «Al Lecchese due milioni in due anni»

Il consigliere Piazza: «Vogliamo creare le condizioni per lo sviluppo d'infrastrutture e adeguamenti che permettano allo stesso tempo di sostenere il settore dell’edilizia»

«Lo avevamo annunciato e lo abbiamo fatto. Per la ripresa economica della Lombardia e il rilancio del sistema produttivo era necessario un intervento extra-ordinario che potesse supportare immediatamente il mondo dell'economia e quindi abbiamo finanziato i nostri Comuni e Province per dare avvio in temi brevissimi, in particolare entro il 31 ottobre, a numerose opere pubbliche. Oltre 1.500 cantieri in più che cambieranno volto alla nostra Regione e daranno lavoro a imprese e famiglie».

Lo fanno sapere il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana, e l'assessore agli Enti locali, Massimo Sertori, commentando l'approvazione della delibera che definisce tempi e modalità di erogazione dei contributi destinati agli Enti locali dopo l'emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Per Fontana e Sertori «l'obiettivo è quello di finanziare le Province e i Comuni attraverso investimenti pari a 400 milioni di euro lasciando a sindaci e presidenti di Provincia libera scelta degli interventi ritenuti prioritari, indirizzati principalmente ai seguenti settori: sviluppo territoriale, mobilità sostenibile, edifici pubblici e patrimonio culturale, efficientamento e risparmio energetico, dissesto idrogeologico, digitalizzazione e illuminazione pubblica».

«Diamo una mano concreta - chiarisce Sertori - alle comunità locali, con un impulso alle economie del territorio dopo due mesi di difficoltà e sacrifici». L'attuazione pratica sarà supportata dagli uffici della Direzione Enti locali della Regione Lombardia, per ovviare a potenziali difficoltà in fase di applicazione. Il piano Marshall, diventato legge ieri con l'approvazione da parte del Consiglio regionale, prevede un investimento complessivo di oltre 3 miliardi di euro, spalmati dal 2020 al 2022 e così ripartiti: 51,35 milioni per le Province; 348,65 milioni ai Comuni; 2,47 miliardi di euro per interventi per la ripresa economica; 130 milioni di euro per investimenti strategici che riguardano la mobilità, l'edilizia scolastica e lo sviluppo territoriale; 10 milioni di euro serviranno per la produzione di dispositivi medici e di protezione individuale e 82 milioni saranno destinati al personale sanitario.

Lecco: due milioni nel biennio 2020-2021

Comuni, Province e Città Metropolitana di Milano sono tenuti ad iniziare l'esecuzione dei lavori entro il 31 ottobre 2020, anche nel caso di più opere. I contributi sono erogati agli enti beneficiari: per il 20% previa verifica dell'avvenuto inizio dell'esecuzione dei lavori; qualora il Comune attesti che il collaudo dell'opera avviene entro novembre 2020; per il 50% entro il mese di febbraio 2021; per il residuo 30% previa trasmissione del certificato di collaudo. Nel caso in cui i lavori iniziati entro il 31 ottobre 2020, fossero collaudati entro il novembre 2020, sarà erogata l'intera somma. Il contributo è assegnato a tutti i comuni lombardi in base al numero degli abitanti e utilizzando lo stesso schema assunto dall'attuale governo nell'ambito della legge di bilancio 2020: per i comuni da 0 a 3.000 abitanti 100.000 euro ciascuno; per i comuni da 3.001 a 5.000 abitanti 200.000 euro ciascuno; per i comuni da 5.001 a 10.000 abitanti 350.000 euro ciascuno; per i comuni da 10.001 a 20.000 abitanti 500.000 euro ciascuno; per i comuni da 20.001 a 50.000 abitanti 700.000 euro ciascuno; per i comuni da 50.001 a 100.000 abitanti 1 milione di euro ciascuno; per i comuni da 100.001 a 250.000 abitanti 2 milioni ciascuno; per i comuni oltre i 250.000 abitanti 4 milioni ciascuno.

La ripartizione delle risorse per singolo ente provinciale beneficiario e per Città Metropolitana, sulla base della proposta di Unione delle Province Lombarde (Upl), è la seguente: Bergamo: 1.518.246 euro nel 2020 e 4.233.242 euro nel 2021; Brescia: 1.832.158 euro nel 2020 e 5.108.505 euro nel 2021; Como: 742.544 euro nel 2020 e 2.070.393 euro nel 2021; Cremona: 746.290 euro nel 2020 e 2.080.840 euro nel 2021; Lecco: 468.013 euro nel 2020 e 1.554.935 euro nel 2021; Lodi: 437.922 euro nel 2020 e 1.501.034 euro nel 2021; Mantova: 885.033 euro nel 2020 e 2.467.688 euro nel 2021; Città Metropolitana di Milano: 3.024.400 euro nel 2020 e 8.432.761 euro nel 2021; Monza e Brianza: 852.628 euro nel 2020 e 2.377.336 euro nel 2021; Pavia: 1.313.595 euro nel 2020 e 3.662.625 euro nel 2021; Sondrio: 324.757 euro nel 2020 e 1.455.500 euro nel 2021; Varese: 1.124.414 euro nel 2020 e 3.135.141 euro nel 2021.

Piazza: «Vogliamo creare condizioni di sviluppo»

«Quest’anno verranno messi a disposizione di Comuni e Province Lombarde 400 milioni di euro - ha spiegato il Consigliere regionale Mauro Piazza- fondi che verranno utilizzati per lo sviluppo territoriale, la mobilità sostenibile, l’adeguamento di edifici pubblici e patrimonio culturale, l’efficientamento e il risparmio energetico, la prevenzione al dissesto idrogeologico e il potenziamento dell’lluminazione pubblica».

«Di questi fondi - ha rimarcato Piazza – ai comuni sono destinati 348.650.000,00 € per opere pubbliche da iniziare entro il 31 ottobre 2020, interventi che riguarderanno l’abbattimento delle barriere architettoniche, il rafforzamento delle infrastrutture indispensabili alla connessione internet (in particolare la fibra ottica, la realizzazione e ampliamento di aree “free WiFi”), il risparmio energetico degli edifici di proprietà pubblica e di edilizia residenziale pubblica e l’installazione di impianti per la produzione di energia da fonti rinnovabili».

«L’obiettivo di questo provvedimento è far partire cantieri in tutti i comuni lombardi affinché si creino le condizioni per lo sviluppo di infrastrutture e adeguamenti che permettano allo stesso tempo di sostenere il settore dell’edilizia», prosegue il Presidente della commissione Autonomia del Consiglio regionale lombardo. «Regione Lombardia dando queste risorse direttamente ai Comuni permette che le singole comunità locali decidano in autonomia quali siano le infrastrutture necessarie al proprio territorio: un’applicazione concreta dei principi di sussidiarietà e autonomia», continua il Consigliere regionale.

«Il provvedimento di legge approvato è un passo concreto per un nuovo inizio, in un momento di difficoltà generale, un metodo che auspichiamo possa essere utilizzato anche dal Governo centrale che a ora non ha dato agli enti locali nessuna nuova risorsa per affrontare le sfide che attenderanno le comunità locali in questa nuova normalità», conclude Mauro Piazza.

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