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Economia

Trenord: al vaglio il rimborso dei biglietti anche per ritardi per "causa di forza maggiore".

Questo è quanto emerso dal Consiglio di regione Lombardia che ha approvato all'unanimità la mozione che chiede a Trenord di garantire i rimborsi anche per ritardi dovuti a "cause di forza maggiore"

Questo obbligo risponde alle indicazioni dalla Corte di Giustizia Europea. Oggi il Consiglio regionale ha dato il via libera all'unanimità ad una mozione presentata da esponenti del Movimento 5 Stelle inerente le inadempienze di Trenord sui rimborsi per i disservizi ferroviari.

Un recente intervento della Corte di Giustizia Europea ha reso obbligatorio il rimborso per il ritardo del treno, anche se dovuto
alle cosiddette cause di forza maggiore, e pertanto ogni impresa ferroviaria non può essere esonerata dall'obbligo di indennizzo del prezzo del biglietto.

L'indennizzo deve corrispondere al 25% del prezzo pagato in caso di ritardo compreso tra i 60 e i 119 minuti, e sale al 50% qualora il ritardo sia superiore alle due ore.

"Ma se Trenitalia e NTV-Italo si sono adeguate alle decisioni della Corte di  Giustizia Europea -ha evidenziato il Consigliere Segretario- Trenord non si è ancora adeguata e allo stato attuale non rimborsa ritardi dovuti a cause di forza maggiore".

Da qui la richiesta del Consiglio regionale alla Giunta di intervenire presso Trenord, di provvedere all'immediato adeguamento delle condizioni generali di contratto di trasporto secondo quanto previsto dalla Corte di Giustizia Europea in materia di rimborsi e indennità per i disservizi dovuti a cause di forza maggiore.

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