73° anniversario degli scioperi del 7 marzo 1944
Il 7 marzo ricorre il 73° anniversario degli scioperi che - nel 1944 - si conclusero con la deportazione di 26 lavoratori lecchesi nei campi di sterminio nazisti: Angelo Aldeghi, Regina Aondio, Carmine Berera, Emma Casati, Antonio Cedro, Isaia Cesana, Giacomo Antonio Conti, Lino Funes, Giuseppe "Pino" Galbani, Ernesto Ghisleni, Filippo Goretti, Luigi Carlo Invernizzi, Giuseppe Mazzucotelli, Pietro Milani, Annibale Molinari, Elisa Missaglia, Antonietta Monti, Giuseppe Piazza, Angelo Riva, Antonio Rusconi, Policarpo Sangiorgio, Agnese Spandri della Rocco Bonaiti; Pietro Ciceri della Badoni, Alessandro Dell'Oro del Caleotto; Angelo Scardigli e Gino Shiacon della File. 19 di loro non fecero mai ritorno a casa.
In memoria dei deportati CGIL-CISL-UIL Lecco, ANPI provinciale Lecco, Comune di Lecco e Provincia di Lecco organizzano una cerimonia, cui tutta la cittadinanza è invitata, per ricordare il sacrificio dei lavoratori lecchesi per la libertà e il riscatto dell'Italia dalla dittatura.
Il programma:
- ore 8.30: Santa Messa nella chiesa dei "SS. Martiti Gervaso e Protaso" di Castello (Lecco); celebra don Egidio Casalone
- ore 9.15: ritrovo di istituzioni, associazioni, partiti e cittadini sul piazzale della chiesa; partenza del corteo per Corso Matteotti e via Castagnera
- ore 9.30: momento di raccoglimento al Parco 7 Marzo di Corso Matteotti, con una ricostruzione dei fatti del '44 a cura di ANPI Lecco
- ore 9.45: omaggio floreale alla lapide dei caduti in via Castagnera; saranno ricordati i lavoratori lecchesi deportati nei campi di sterminio nazisti
- ore 10: la carimonia prosegue presso Aula Magna ex Bovara (via XI Febbraio), con gli studenti degli Istituti lecchesi che partiranno per il "Viaggio per la Memoria 2017" da Lecco ad Auschwitz
«Quest'anno, in modo particolare, come già avvenuto nella Giornata della Memoria, un pensiero speciale va a Pino Galbani, recentemente scomparso, tra coloro i quali fecero ritorno a casa. È anche grazie a lui e ai suoi racconti che centinaia e centinaia di studenti, come quelli che incontreremo martedì, si sono fatti un'idea più precisa di quanto vissuto dai nostri concittadini nel campi di sterminio. E, come in un cerchio che si chiude, mi piace pensare che sia la lapide in memoria delle vittime degli scioperi del '44 in via Castagnera, sia il monumento nel parchetto di corso Matteotti siano al centro della vita degli studenti che ogni giorno varcano la soglia dei vicini Istituti scolastici per dissetare la propria sete di conoscenza, unica vera arma contro la discriminazione e la violenza, di qualunque genere sia», commenta il sindaco Brivio.