Com'è profondo Lucio
Al via la stagione autunnale al cineteatro Cenacolo Francescano di Piazza Cappuccini. La ripresa dell'attività culturale è stata messa in calendario mercoledì 19 ottonre alle 21 con la proiezione del primo film della rassegna "Ciak Cenacolo".
Un inizio con una grande novità: gli organizzatori hanno messo infatti in cartellone per questa ripresa tre concerti-tributo a tre giganti della musica leggera italiana.
Sabato 22 ottobre alle ore 21 si potrà assistere a uno spettacolo-concerto dedicato a Lucio Dalla, di cui quest'anno si ricorda il decimo anniversario della morte.
A esibirsi sul palcoscenico saranno tre musicisti: Carlo Pastori, fisarmonica, piano e voce; Walter Muto, chitarra e voce e Carlo Lorenzoni, violino.
Ingresso 15 euro, vendita online sul sito www.teatro cenacolofrancescano.it e nel pomeriggio di sabato 22 ottobre dalle 15 e fino all'inizio dello spettacolo.
Viaggio tra le canzoni di Dalla
Fra i talenti che Lucio Dalla ha misteriosamente ricevuto in dono, c'era quello di saper scrivere grandi melodie e soprattutto testi al tempo stesso semplici e profondi, tanto popolari quanto leopardiani.
Noi guardiamo un albero, per esempio, e ci sembra - quando pure lo notiamo - semplicemente un albero: ma "Cosa sarà che fa crescere gli alberi e la felicità?". E cosa sarà "che fa morire a vent'anni anche se vivi fino a cento?"
Nel viaggio attraverso le sue canzoni, condite dai "discorsi da osteria", con l'ausilio di testimonianze di persone vicinissime al cantautore bolognese, si rende omaggio alla memoria e alla poetica sempre attualissima, a dieci anni dalla sua scomparsa, di uno dei più grandi autori e artisti del '900. Uno che "parlava un'altra lingua, però sapeva amare".
Gli arrangiamenti di Walter Muto sono scritti in chiave quasi "cameristica", per la sua chitarra, la sua voce, per la voce e la fisarmonica di Carlo Pastori (anche al pianoforte) e per il violino di Carlo Lazzaroni, eclettico concertista di fama internazionale. La tessitura degli arrangiamenti, ispirati alle versioni originali dei brani e con più canzoni raggruppate in "medley", pare rendere al meglio l'idea di un "concerto da osteria", uno dei luoghi più amati e frequentati da Lucio. Un tavolo da osteria, infatti, è l'unico elemento scenografico.
Tutto il resto è musica e poesia. E stelle, naturalmente.