"Il calcio è amicizia" con Patrucco e Favero
"Il calcio come fenomeno sociale, come voce che lega i popoli, che poi ci fa gioire e disperare in un solo battere di ciglia". Emozioni vissute anche in queste settimane e custodite in un Cuore di cuoio, antologia che racconta storie di calcio e passioni attraversando l'Europa.
Curato da Nicola Procaccini con Gian Luca Campagna, il libro raccoglie 24 capitoli firmati da altrettanti autori legati alle Nazioni partecipanti alle recenti competizioni calcistiche che hanno visto l'Italia aggiudicarsi l'ambito trofeo. Il Festival della letteratura di Mandello del Lario ha voluto essere sul pezzo, mettendo in calendario per mercoledì 21 luglio alle ore 18 presso la location del locale Bar Galli&Gufi l'evento "Il calcio è amicizia". Protagonisti Giovanni Favero, imprenditore, editore, giornalista e agente letterario, affiancato dal pezzo da novanta, Alberto Patrucco. Un comico proveniente dalla gavetta del palco, che lo laurea a pieni voti, cabarettista, umorista e cantante. Raffinato nelle battute, capace di catturare la quotidianità e tradurla in un linguaggio che arriva immediato al pubblico, con la forza e la potenza di indurre lo stesso alla riflessione.
Riflettere con il sorriso tanto agognato di questi tempi, "Tempi bastardi" come li etichetterebbe Patrucco, già classificati in un suo libro del 2003 così intitolato. E ripescando dal Patrucco pensiero: "Ridere è arieggiare lo spirito. La comicità, è per me, un po' questo. È una lettura della realtà contromano". In Cuore di cuoio troviamo a pagina 173 il capitolo firmato da Favero, "La guardia Svizzera", che nel racconto pone tutta l'estro e la fantasia di chi non è nuovo a fatiche letterarie. Alle sue spalle i libri Sconcerto globale 2007, No Smoking Company 2008, Raccontando Mogol 2014 e Il tunnel trasparente 2016. Favero si definisce "Amante del calcio degli anni 70 quando i giocatori scendevano in campo numerati da 1 a 11 e le rose erano composte al massimo da quattordici elementi". Quasi a essere sulla stessa lunghezza del pensiero di un Gianni Brera che scriveva "Il gioco del calcio è una sorta di mistero agonistico. Il suo fascino viene forse dalla sfericità della palla, che per essere sempre e ovunque in perfetto equilibrio si trova in certo modo a mimare la prodigiosa armonia dei mondi".
Favero e Patrucco si conoscono, sono amici, e da questo connubio personale e artistico si snoderà la serata di mercoledi 21 luglio. Una cosa è certa. I rigori virtuali calciati da entrambe i protagonisti invitati al Festival della letteratura entreranno in rete e nel cuore del pubblico.
(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)