A Garlate "La Gemma di Dante, senza dimenticare le altre"
«A 700 anni dalla morte di Dante Alighieri, uno dei più grandi scrittori rappresentativi dell’Italia nel mondo, desideriamo celebrare il Sommo Poeta attraverso un particolare e graffiante spettacolo dal vivo». Con queste parole l'assessore alla Cultura di Garlate, Diana Nava, annuncia la rappresentazione che si terrà nel cortile del municipio venerdì 11 giugno alle ore 21. "La Gemma di Dante - senza dimenticare le altre" - questo l'originale titolo dello spettacolo - è diretto e interpretato da Nicola Bizzarri, con musiche dal vivo a cura di Luca Redaelli, violinista.
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Verrà portato in scena un punto di vista insolito e tutto femminile su Dante e la Divina Commedia, a partire dal monologo della moglie Gemma che desidera un poco vendicarsi della rivale in amore Beatrice. Lo spettacolo verrà pertanto affrontato attraverso gli occhi di una donna, ma interpretato da due uomini, un attore (Nicola Bizzarri) e un violinista (Luca Redaelli), che accompagneranno il pubblico nei vari passaggi della piéce teatrale. La produzione è firmata da StendhArt Teatro. Come ricorda sempre l'assessore garlatese Diana Nava, la serata sarà a ingresso gratuito, con prenotazione obbligatoria sul sito internet del Comune o sulla pagina Facebook.
L’originale idea
«È inevitabile pensare a Dante senza pensare alla Divina Commedia, la sua opera più importante, il superbo capolavoro della poesia italiana - spiegano i curatori dello spettacolo (nella foto) - Ci è parso però scontato limitarci ad una lettura del componimento, che rischierebbe di escludere una grossa parte di pubblico non sempre disponibile ad affrontare un lavoro tanto meraviglioso, quanto complesso. Abbiamo pertanto deciso di avvicinarci a Dante con originalità e spirito nuovo, celebrando l’anniversario attraverso la figura della Donna, di una Donna in particolare, senza però trascurare le altre che nell’opera compaiono sempre in prima fila».
Lo spettacolo
“La Gemma di Dante” è uno spettacolo che tratta del ruolo della Donna, raccontata sia come presenza intima nella vita del Poeta, che come figura di significato nella Divina Commedia. Gemma Donati, la protagonista, nata a Firenze nel 1265, madre di 3 figli, forse 4, è la moglie di Dante Alighieri, ma di lei nessuno parla mai…pure suo marito, nella Divina Commedia, la cita solo una volta e indirettamente.
Gemma è una donna nell’ombra e da questo presupposto, l’autore Luigi Lunari, drammaturgo , vuole riscattarla, scrivendo uno spiritoso testo teatrale intitolato “Moglie di Poeta”. Pertanto, lo spettacolo “La Gemma di Dante”, prende spunto dal lavoro di Lunari, presentando al pubblico un monologo ironico e brillante della stessa Gemma che desidera un poco, vendicarsi della rivale in amore Beatrice. Non si può però dimenticare l’Opera più importante del Poeta e quindi, alle satiriche vicende di Gemma, verranno affiancati alcuni passaggi della Divina Commedia che vedono come protagoniste altre Donne, reali e mitologiche. Lo spettacolo viene pertanto affrontato attraverso gli occhi di una Donna, ma interpretato da due uomini, un attore ed un violinista, che accompagnerà il pubblico nei vari passaggi della piéce teatrale. Il tema originale e l’ironia dello spettacolo, hanno la peculiarità di offrire un prodotto fruibile ad un pubblico eterogeneo per età e cultura teatrale.