Incontri con gli scrittori: tocca a Vitali e Santalucia
Secondo appuntamento dell'iniziativa promossa dall'assessorato Cultura e Istruzione di Mandello per valorizzare scrittori locali e non, più o meno giovani.
Mercoledì 22 febbraio sarà infatti il turno di Roberto Santalucia e Pier Giuseppe Vitali, co-autori del libro I giorni in Commedia. L'incontro si terrà presso la Biblioteca Comunale E. Carcano in via Manzoni 44/3 a Mandello alle ore 18.30.
Il professor Roberto Santalucia è nato ad Angri in provincia di Salerno nel 1951 e ha al suo attivo tanti "ex": ex preside, ex sindaco del Comune di Bellano, ex assessore sempre del Comune di Bellano. Ora è in pensione. Da sempre ha avuto la passione per il teatro e infatti oltre che regista è anche autore di commedie.
Pierluigi Vitali, detto Peppi come lui tiene a sottolineare, è nato a Bellano e ha 78 anni. È stato garzone muratore, operaio al Cotonificio Cantoni, infermiere e successivamente centralinista-portinaio presso l'Ospedale di Bellano. Ora è in pensione e fa il contadino no profit, così dice, coltiva viti, olivi e alleva qualche pecora.
Appassionato di teatro sin da piccolo, da quando è stata ripristinata la "Filodrammatica Bellanese - Amici del teatro" vi è entrato a far parte come attore, ma anche come autore curando l'adattamento di testi classici.
Nuove idee dal loro incontro
Con l'incontro del professor Santalucia ha iniziato a scrivere insieme a lui testi ex-novo. I testi pubblicati nel libro sono quelli che sono stati messi in scena dalla Filodrammatica Bellanese - Amici del Teatro nelle province di Lecco, Como e Sondrio negli ultimi anni.
Si tratta di commedie scaturite dall'esigenza di trattare nel teatro dialettale temi assolutamente nuovi quali: la globalizzazione, l'occupazione giovanile, la terza età, la guerra, le ludopatie.
Le commedie sono scritt in dialetto, per alcuni personaggi, però, in base al ruolo e/o all'età, il copione è in lingua italiana. Il libro è nato dall'esigenza di poter conservare il testo delle commedie evitando il rischio di perderne le tracce.
Gli autori considerano la messa in stampa del libro come debito di riconoscenza verso il pubblico che è sempre stato vicino alla Filodrammatica Bellanese Amici del teatro.
(Nella foto, da sinistra: Peppi Vitali e Roberto Santalucia)