Presentazione "Manifesto per Consonno"
“Consonno non fa parte solamente della storia più o meno recente del nostro territorio, ma ha in sé radicato un passato vitale e pulsante. Il sogno dell’industrializzazione speculativa, con il pensiero che il suolo ed il territorio fossero ancora beni in?niti e da consumare liberamente, ha portato, avvelenando la vita della comunità locale, alla creazione di fantasmi di natura umana, architettonica, sociale e ambientale”.
Recita così il “Manifesto per Consonno”, progetto che sarà presentato nella serata di mercoledì 3 febbraio al circolo Libero Pensiero di Rancio.
A promuovere il progetto, il collettivo Venerdì sera sono -al- Libero e Qui Lecco Libera, che durante la serata illustreranno l’iniziativa assieme ai co-autori Arg (ArchitectureGeneration) e L’associazione Monte di Brianza.
Il Manifesto vuole essere «un'idea di progettazione e rielaborazione di un luogo abbandonato - spiegano gli organizzatori della serata - a partire da un punto di vista teorico/filosofico che, necessariamente, lega lo sviluppo di Consonno tramite l'analisi di quello che l'ex borgo contadino e poi “paese dei balocchi”, ha rappresentato a livello culturale antropico e paesaggistico per il nostro territorio».
Durante la serata verrà proiettato anche il docufilm del 2011 “Unfinished Italy” del regista Bonoit Felici, che racconta il rapporto del popolo siciliano con le grandi opere incompiute dello scorso passato: «Una sorta di connessione forzata - si legge ancora nella nota dei promotori - perché Consonno, pur nella sua incompiutezza odierna, fu un atto compiuto con un concepimento ed una gestazione un po' dissimile da quella solo atta a distribuire fondi pubblici intrapresa dai centri di potere siciliani. Ma un'idea forte ed in controtendenza come quella di narrare le rovine, è la medesima che vorremo mettere al centro durante l'iniziativa in oggetto».