Gioppino al castello del terrore
"Il Gioppino al castello del terrore" è il titolo della commedia brillante in calendario il 1° ottobre a Mandello con al centro il burattino maschera bergamasca che impersona un contadino sempliciotto, dal cuore buono e sempre pronto a scendere in difesa dei deboli.
Una scelta intelligente quella della rassegna "Borghi e burattini 2022", ben calata nel contesto della Festa dei nonni votata a questo tipo di teatro. Tutto ciò a segnare il ritorno a Mandello di un passato che negli anni Cinquanta al Circolo Promessi Sposi di Molina calamitava l'attenzione di piccoli e grandi. L'idea di questa rivisitazione è del Gruppo Alpini, con il patrocinio del Comune.
Ventenne sulle orme del nonno
A tale proposito citare Gabriele Codognola, bergamasco, non è fuori luogo. Questo giovane, oggi ventenne, dall'età di sedici anni ha seguito le orme del nonno Pietro Roncelli e raccolto il testimone di un'arte, i burattini, che va proseguita, conservata e tutelata come patrimonio della collettività. Le maschere sono mosse con le mani e dotate di voce prestata dagli animatori delle pièce teatrali.
"Gioppino al castello del terrore" narra della ricerca da parte di Arlecchino, servo del conte Tartaglia, di un uomo forte e coraggioso in grado di liberare il castello dai fantasmi. La scelta cade sul Giopi, che armato del suo bastone libera il maniero dagli indesiderati ospiti. Location della rappresentazione teatrale, alle ore 15.30 di sabato 1 ottobre, la sede degli Alpini in piazza Stazione a Mandello. In caso di maltempo il teatro dei burattini si trasferirà alla sala civica di via Dante. Per un pomeriggio gli smartphone cederanno il passo allo spettacolo dal vivo, con l'auspicio di trovare sotto lo stesso tetto nonni e nipoti uniti da comuni interessi ludici.
(Si ringrazia Alberto Bottani)