La fisica di Star Trek
"Spazio: ultima frontiera. Questi sono i viaggi dell'astronave Enterprise… ".
Era l'8 settembre 1966: le parole pronunciate dall'attore William Shatner entrarono per sempre nell'immaginario popolare. Quella sera fece il suo debutto una saga destinata a cambiare la storia della televisione e a diventare un cult per il pubblico americano e gli appassionati di fantascienza: Star Trek. Era la creazione di un uomo con una visione potente del futuro, Gene Roddenberry.
Le invenzioni tecnologiche della saga sono diventate così familiari da essere entrate nel linguaggio quotidiano: il teletrasporto, per esempio. O il mitico motore a curvatura. Che fondamento hanno queste invenzioni? Quale coscienza e competenza scientifica avevano gli autori? Che cosa distingue Star Trek dal resto della produzione fantascientifica dell'epoca? La saga dura da 57 anni e si è arricchita con prodotti tecnicamente più moderni, senza che la serie originale ne abbia minimamente sofferto per contenuti, idee e valori letterari. Serie Tv, film, reboot, spin-off, universo allargato, serie animate, romanzi, fumetti, gadget, parodie: un intero universo immaginario vive intramontabile da quasi sei decenni.
Per tutti gli appassionati di questo universo il planetario di Lecco offre un'opportunità ghiotta: venerdì 27 gennaio alle ore 21 (prenotazioni www.deepspace.it) ci sarà la conferenza "La fisica di Star Trek", tenuta da Loris Lazzati, uno dei fan di più lunga data in Italia e tra i più "antichi" soci dello Star Trek Italian Club. Toccherà a lui far conoscere la saga a chi non la conosce e farla rivivere a chi già la ama.