Valmadrera: i festeggiamenti per la Liberazione
Anche a Valmadrera il prossimo 25 aprile si terranno le celebrazioni per la 76^ Festa della Liberazione.
Questo il programma degli eventi:
- Ore 8.45
Alzabaniera a cura del Gruppo Alpini di Valmadrera presso il Monumento agli Alpini - Parco di via Casnedi - Ore 9.30
Ritrovo al Monumento ai caduti e deposizione della corona d'alloro.
Discorso commemorativo - Ore 10.30
S. Messa presso la Chiesa Parrocchiale
Nel rispetto delle norme anti Covid-19 non verrà effettuato il corteo.
La nota del Comune
Il Comune di Valmadrera commemora, con due eventi, il 25 aprile che è la festa civile più importante del nostro Paese e che entrò ufficialmente in vigore nel 1949 con la legge 269.
Il primo evento si svolge al mattino al cippo dei caduti con le associazioni e le autorità. il secondo è un evento frutto della collaborazione tra l’Assessorato alla Cultura e la Scuola secondaria di primo grado “ L. Bruno Vassena” di Valmadrera: alcuni alunni leggeranno una parte delle commoventi lettere scritte da giovanissimi, di diversa estrazione sociale e provenienza, scritte poco prima della loro uccisione
All’evento hanno aderito tutte le classi terze della “ L. Bruno Vassena” i cui insegnanti sono i professori Clivati, Magni e Tomaselli con il benestare della Dirigente Scolastica, dott.ssa Carlino
Le lettere sono tratte dal libro "Lettere di condannati a morte della Resistenza Italiana", edito da Einaudi (edizione del 1955) Il volume raccoglie lettere di condannati a morte della Resistenza, in un periodo compreso tra l’8 settembre 1943 e il 25 aprile 1945.
La Resistenza a lungo è stata considerata solo una "cosa di sinistra": fazzoletto rosso e Bella ciao. Poi, negli ultimi anni, i partigiani sono stati presentati come carnefici sanguinari, che si accanirono su vittime innocenti, i "ragazzi di Salò". Entrambe queste versioni sono parziali e false. La Resistenza non è il patrimonio di una fazione; è un patrimonio della nazione.
Aldo Cazzullo in “Possa il mio sangue servire” scrive chi erano davvero i partigiani. Non erano solo i comunisti dalle bandiere rosse, né, tantomeno, atroci assassini che si scagliarono contro i fascisti a guerra finita. La guerra partigiana coinvolse trasversalmente la società italiana che si oppose con fermezza alle brutture della dittatura e di Mussolini. Chi abbracciò il fucile o semplicemente morì per difendere un ideale, la propria patria, la propria casa o le proprie montagne. Diverse furono le forme di vera e propria Resistenza al nemico, al razzismo, ai rastrellamenti, alle uccisioni degli ebrei o dei propri compagni. Partigiani furono i comunisti, ma anche i cattolici, i preti e le suore, madri e monarchici, autonomi, bersaglieri o carabinieri… I nostri padri e i nostri nonni sacrificarono tutto per noi, per il nostro futuro e per un’Italia migliore. Questo è importante ricordarselo giorno dopo giorno. “
Ed è per questo che si è voluto che giovani ragazzi, futuri cittadini del nostro paese recepiscano, ricordino e trasmettano questo messaggio
L’evento sarà visibile dalle 9 alle 20 sui canali facebook e youtube della Biblioteca e sul sito del Comune.