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Sabato, 20 Aprile 2024
Formazione

Nonostante la Dad, quest'anno si torna a bocciare

Il ministro Bianchi, nel varare le nuove regole per la maturità, ha previsto che quest’anno resti valido anche il giudizio di ammissione, che l’anno scorso era stato invece eliminato

La pandemia ha influito tanto e confuso i ragazzi e le rispettive famiglie per quanto riguarda aperture e chiusure delle scuole. Abbiamo passato un anno in Dad, frequentando i corsi online attraverso piattaforme come zoom, teams, webex, skype, utili per sopperire alla mancanza di lezioni in presenza tramite la possibilità interattiva, così da procedere con il programma scolastico.

Dopo aver pubblicato le ordinanze con le direttive per gli esami di terza media e di maturità, quello che molti ragazzi si chiedono è se anche con la didattica a distanza si potrà essere bocciati o meno. Come riporta il Corriere della Sera, i presidi attendono un'ordinanza del Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi che indichi le modalità operative degli scrutini di fine anno. 

Esami di maturità

Il ministro Bianchi, nel varare le nuove regole per la maturità, ha previsto che quest’anno resti valido anche il giudizio di ammissione, che l’anno scorso era stato invece eliminato. Ciò significa che il Consiglio di classe può anche non ammettere un alunno all'esame. Unica deroga prevista per il requisito della frequenza: significa che quegli studenti che non sono riusciti a frequentare in Dad per problemi legati alla connessione o altre difficoltà possono essere comunque ammessi all'esame.

Il ministro si è espresso invece contrario alla possibilità di promuovere tutti con il 6 politico: "Sono i consigli di classe a decidere le valutazioni", ha affermato in più occasioni, basandosi sul fatto che i professori conoscono bene le singole situazioni degli studenti e che un provvedimento nazionale in merito non sia necessario.

Con le scuole superiori che rischiano di rimanere chiuse in molte regioni fino alla fine dell'anno scolastico, valutare le singole situazioni può non essere facile: è quanto affrma al Corriere Antonello Giannelli, a capo dell’Associazione nazionale dei presidi: "Non credo che sia utile la promozione automatica, ma non ci potrà neppure essere troppo rigore, bisognerà tenere conto del disagio di un anno così travagliato distinguendo almeno tra chi si è impegnato anche se non ha raggiunto gli obiettivi e chi no. Nei casi dubbi si potrebbe promuovere con l’obbligo di recupero".

Secondo gli studenti, in una simile situazione sarebbe da eliminare la bocciatura. Così afferma al Corriere Luca Redolfi del Forum delle associazioni studentesche: "Servirebbe una riflessione sulla valutazione, ci sono state troppe difficoltà di connessione e stress psicologico. Ma il ministro finora non ci ha incontrati". Quello che temono professori e presidi sono i ricorsi al Tar contro le loro decisioni. In ogni caso si attendono nuove decisioni sulla questione da parte del Ministro dell'Istruzione Bianchi. Grazie ad una norma approvata a dicembre non serve più una legge per cambiare gli esami di Stato ma basta una sua ordinanza.

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