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Martedì, 21 Marzo 2023
Scuola

"Vaccinato o non vaccinato siamo comunque amici": ecco la campagna contro le discriminazioni nei confronti di ragazzi non vaccinati

La Family Coach Nan Coosemans, lancia un appello ai ragazzi, agli insegnanti e ai genitori. L'obiettivo è quello di diffondere un messaggio di rispetto e accettazione delle diverse opinioni rispetto a una tematica così delicata come quella dei vaccini

Il rientro a scuola in presenza, ha portato con sé inevitabili dubbi e domande legate alla gestione dei possibili contagi. L'Istituto Superiore di Sanità ha quindi stilato alcune regole che dovranno essere seguite negli istituti per limitare al massimo il rischio di focolai: è previsto l'obbligo di certificato verde per tutto il personale scolastico e per gli studenti delle Università; gli ingressi in classe negli istituti primari e secondari saranno scaglionati, a seconda dell'orario stabilito da ogni scuola; viene raccomandato il distanziamento di almeno un metro fra i banchi, ove possibile, mentre l'utilizzo delle mascherine è obbligatorio per tutti gli alunni dai 6 anni in su, con possibilità di esenzione in caso di classi con ragazzi tutti immunizzati; le finestre dovranno restare aperte tutto l'anno, anche con il maltempo, a patto ovviamente che non piova in classe (sono ancora poche le scuole che hanno acquistato e installato impianti e filtri speciali per garantire l’areazione dei locali).

Di fronte ad alcune di queste regole crescono la perplessità e la preoccupazione sia dei genitori che degli insegnanti. Anche la stessa Anp (Associazione Nazionale dei Presidi) ha espresso il proprio scetticismo in merito.

Bullismo e discriminazione nei confronti di ragazzi non vaccinati

Sono già stati riscontrati gravi episodi di bullismo discriminazione nei confronti di ragazzi non vaccinati e la situazione è probabilmente destinata a peggiorare nel momento in cui scoppiassero nuovi focolai nelle classi che vedono la presenza di ragazzi a cui non è stato somministrato alcun vaccino. 

"In questo momento storico crediamo sia necessario più che mai esercitarsi nella difficile arte della comprensione altrui e spostare il focus sulla necessità di rispetto da parte di tutti, verso tutti", interviene decisa Nan Coosemans, Family Coach che da oltre vent’anni lavora nel mondo dello sviluppo personale a contatto con bambini e adolescenti, aiutandoli nel percorso di crescita personale, e fondatrice di Younite, azienda di formazione per le famiglie e adolescenti, oltre che di Yada, una scuola di formazione per chi desidera diventare Youth Trainer o Family Coach.

Coosemans, ha dato vita a un’iniziativa che si pone come obiettivo quello di diffondere un messaggio di rispetto e accettazione delle diverse opinioni di ognuno rispetto a una tematica così delicata come quella dei vaccini.

"Vaccinato o non vaccinato, siamo comunque amici". È questo il nome della campagna social a cui i ragazzi e i loro genitori sono invitati ad aderire, semplicemente scaricando o stampando immagini e sticker - da diffondere tramite i propri account TikTok e Instagram, o da appendere sui muri in classe - che, assieme al logo dell’amicizia, quello delle due mani che si stringono, riportano lo slogan ideato dalla Family Coach.

"Si tratta di un messaggio semplice e all’apparenza banale, ma dal forte impatto visivo. Ci piacerebbe che il concetto si diffondesse il più possibile fra i ragazzi, gli insegnanti e i genitori, soprattutto in un momento così complicato come quello del rientro a scuola completamente in presenza, durante il quale si potrà riprendere il contatto con i compagni e tornare a condividere gioie, preoccupazioni, progetti per il futuro ecc. Questo è il momento di aprirsi nuovamente al mondo, seppur con la dovuta cautela, non di chiudersi o di discriminare. Tutti paghiamo le conseguenze di questa pandemia, ma i ragazzi ora hanno più che mai necessità di messaggi positivi e di esempi coerenti", aggiunge la Family Coach.

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