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Venerdì, 19 Aprile 2024
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La proposta: treni a idrogeno per la ferrovia Como-Lecco

Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" si rivolge alle istituzioni: «Ecologico e con costi minori rispetto all'elettrificazione di una linea che ancora va a gasolio»

L'idea è suggestiva, dopo l'entrata in servizio del primo treno a idrogeno in Germania. Averli anche sulla ferrovia Como-Lecco, sostituendo quelli ormai vetusti, inquinanti e anacronistici funzionanti a gasolio. A lanciare la proposta è il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi".

«Da anni, se non decenni, si parla di elettrificazione della Como-Lecco, purtroppo senza risultati concreti - spiega Roberto Fumagalli, presidente dell'associazione ambientalista - Sempre in tal senso, nelle scorse settimane è stata approvata una delibera in Consiglio Regionale. Sappiamo però che l'elettrificazione avrebbe tempi e costi molto elevati, oltre che prevedere la modifica o il rifacimento completo di alcune infrastrutture, tipo le vecchie gallerie. La nostra proposta è invece più concreta e comporterebbe costi di sicuro minori: infatti basterebbe sostituire i treni, passandoli da gasolio a idrogeno; l'unica "infrastruttura" da realizzare sarebbe il deposito dei serbatoi di idrogeno, scelta da valutare comunque con estrema attenzione, soprattutto in termini di sicurezza. Il deposito potrebbe essere realizzato ad esempio a Lecco o a Molteno, snodo importante non solo per la Como-Lecco, ma anche per la Lecco-Molteno-Monza-Milano, che potrebbe altrettanto essere interessata dal passaggio all'idrogeno».

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A proposito della elettrificazione della linea, Il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" ricorda che già nella Finanziaria dell'anno 2000 vennero stanziati fondi per 2 miliardi di vecchie lire, il cui effettivo utilizzo rimane un mistero. Oggi, diciotto anni dopo, i pendolari sono ancora alle prese con condizioni del servizio in continuo peggioramento, fra ritardi, cancellazioni e materiale rotabile non adeguato, stazionio in progressivo degrado.

Alla luce di queste considerazioni, il Circolo Ambiente "Ilaria Alpi" chiede pertanto ai soggetti interessati, istituzionali e non (Regione, Province, Rfi, compagnie ferroviarie, Trenord) di valutare la proposta del passaggio all'idrogeno, che garantirebbe un servizio più ecologico per la linea Como-Lecco. Il tutto però unito a impegni concreti per la riqualificazione della linea e per il potenziamento del servizio ferroviario, in termini di numero e puntualità delle corse. 

Conclude in tal senso Fumagalli: «I soldi pubblici ci sono: anziché sperperarli per la progettazione e la realizzazione di nuove strade, autostrade o per l'Alta velocità, le istituzioni e le Ferrovie devono dare priorità agli investimenti per i trasporti ferroviari utilizzati dai pendolari».

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