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Dai "giorni della merla" al gennaio che sembra primavera: temperature sopra i dieci gradi

Quello che si avvia verso la conclusione è il primo mese dell'anno con le temperature più calde mai registrate

Addio ai "giorni della merla", da tradizione i più freddi dell'anno. Un tempo era così: il 29, 30 e 31 gennaio si attendeva una repentina discesa delle temperature, che arrivavà in prossimità della metà dell'inverno e, quindi, con il finire di gennaio. Il clima sempre più sbarazzino e mite ha velocemente cancellato modo di dire e rimesso i cappotti pesanti nell'armadio: stando ai dati raccolti da 3BMeteo.com e dal Centro Meteorologico Lombardo, una stagione similprimaverile sta colpendo il lecchese. Numeri da record, mai registrati nella nostra Provincia.

In questi giorni il termometro ha toccato e, in tanti casi, superato il limite dei dieci gradi rilevati. Per far capire quanto sia anomalo il fenomeno, sul Grignone (2410 metri sul livello del mare, ndr) domenica la temperatura ha toccato una massima ben superiore allo zero termico (3.2°), mentre a Santa Maria Hoè si è arrivati molto vicini ai tredici gradi (12.7°). A Lecco si è stati con costanza tra i dieci e gli undici gradi di "massima", cifra registrata anche al Rifugio SEC, sul Monte Cornizzolo (10.6°).

Un caldo fuori dal comune, che ha portato Coldiretti Como-Lecco a lanciare l'allarme: stando ai dati da loro raccolti, infatti, la temperatura media rilevata è di circa due gradi e mezzo superiore alla media stagionale. "Il rischio è che improvvisi cali possano creare effetti disastrosi sulla raccolta primaverile ed estiva dei frutti, ma non è un caso isolato: negli ultimi dieci anni l'agricoltura ha subito danni per circa quattordici miliardi di euro a causa dei cambiamenti climatici", si legge in una nota.

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