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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Gattinoni: "Chi festeggia il 25 aprile a Lecco rinnova un impegno"

Il discorso del sindaco di Lecco durante le celebrazioni per il 78° anniversario della Liberazione dal nazifascismo. Le immagini delle commemorazioni proposte nel territorio

Tenere viva la memoria per mantenere uno sguardo vigile sul presente. Si sono svolte questa mattina in molti comuni del territorio le celebrazioni per il 25 aprile, giorno in cui si celebra il 78° anniversario della Liberazione dall'occupazione nazifascista, in un anno, il 2023, che fa segnare anche i 75 anni dalla nascita della nostra Costituzione.

A Lecco, medaglia d'argento al valore militare, è stata celebrata la tradizionale manifestazione, aperta dalla messa al Santuario di Nostra Signora della Vittoria con i canti del Coro Alpino lecchese. Il corteo è sfilato da piazza Manzoni per le vie della città fino al monumento ai Caduti della Lotta di Liberazione in Largo Montenero. Sono state deposte le corone d'alloro in memoria delle vittime del nazifascismo, quindi il corteo si è diretto nel cortile di Palazzo Bovara per gli interventi del sindaco Mauro Gattinoni, del prefetto Sergio Pomponio, del vicepresidente della Provincia Mattia Micheli e del presidente dell'Anpi provinciale Enrico Avagnina. 

Celebrazione del 25 aprile 2023 a Lecco

Riportiamo uno stralcio dell'intervento del sindaco Gattinoni (qui il discorso integrale): "Ricordare il 25 aprile, ricordare l'anniversario della Liberazione dal regime nazifascista, significa ancorarci al primo valore fondante per il nostro Paese, per la nostra comunità e per l'Europa intera. Significa, infatti, affermare il primato della democrazia sul totalitarismo, il primato del dialogo sulla guerra, il primato dell'uomo sulla violenza. Lecco celebra la Festa della Liberazione con profonda emozione: siamo città medaglia d'argento al valor militare per l'attività partigiana! Su decreto del presidente della Repubblica, il 19 settembre 1974 quella medaglia ci venne consegnata per mano del presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini: quella medaglia d'argento per la Resistenza risplende da allora con orgoglio sul gonfalone cittadino. Lecco, dunque, è stata in prima linea nella lotta partigiana, come ci ricorda Anpi, nel suo prezioso e infaticabile lavoro d'indagine e di ricerca della verità storica, lavoro per il quale li ringraziamo. A Lecco la Resistenza ha indossato le tute blu negli scioperi della Badoni, della Bonaiti e della File del 7 Marzo 1944, la Resistenza ha beneficiato delle reti di supporto tessute dalle sorelle Villa di Acquate e da don Giovanni Ticozzi del liceo Classico. La Resistenza ha passato il testimone di mano in mano tra decine di cittadini impegnati, che spontaneamente si sono organizzati offrendo le loro migliori capacità per liberarci dall'oppressione: ricordiamo ad esempio Riccardo Cassin e la sua Brigata Rocciatori, ricordiamo la battaglia d'Erna. Sì, perché tutti i luoghi della nostra città raccontano la Resistenza: le nostre strade, le nostre piazze, i nostri parchi, a Lecco, persino le nostre montagne gridano la Resistenza! Quindi sia chiaro: Lecco sa bene da che parte stare, come lo ha scelto il 25 aprile del '45, così lo sceglie, da allora, ogni singolo giorno, fino a oggi 25 aprile 2023. Perciò qui non possono passare indifferenti dei tentennamenti da parte di rappresentanti dello Stato attorno ai temi dell'antifascismo".

Gattinoni ha inoltre sottolineato rivolto il pensiero al conflitto in Ucraina e agli 8mila civili uccisi, ringraziando le famiglie lecchesi che hanno accolto i profughi, e al dramma dei profughi alla deriva sui barconi nel Mediterraneo. "Come possiamo, ancora, da Italiani figli della Resistenza, essere sordi al grido delle giovani ragazze Iraniane, rapite, seviziate, avvelenate perché vanno a scuola? - ha continuato - Come possiamo restare indifferenti davanti all'esodo dall'Afghanistan? Come possiamo non riconoscere l'aiuto che merita a chi fugge da contesti di guerra o dalla repressione dei diritti umani (ultimo solo in odine di tempo il dramma del Sudan)? Chi festeggia il 25 aprile a Lecco non fa solo 'memoria', ma rinnova un 'impegno': un impegno che non possiamo delegare ad altri, un impegno che ha la cifra della nostra responsabilità, un impegno a lavorare per una società più giusta, una società che oggi ha orizzonti globali. Un impegno cha ha come base e come programma la nostra Costituzione".

A Lecco previsti eventi anche nel pomeriggio e in serata.

Le commemorazioni nel territorio

Il 25 aprile 2023 nei comuni del territorio

A Mandello (nelle foto di Alberto Bottani) le celebrazioni sono scattate il 24 aprile con la Fiaccolata degli sportivi tra la Polisportiva e il monumento a Fiumelatte che ricorda i partigiani fucilati dai fascisti l'8 gennaio 1945. Lunedì mattina il corteo ha raggiunto il cimitero, dove è stata celebrata la messa cui è seguito il discorso del sindaco.

"Oggi resistenza è diffondere la cultura del rispetto reciproco, della solidarietà, dell'aiuto - ha concluso il suo discorso Riccardo Fasoli - La guerra la si scongiura smettendo di cercare vincitori e vinti di guerre passate e presenti, ma affermando il giusto e il vero, apprezzando il pensiero diverso e condannando ogni estremismo e gli errori che a esso ne conseguono, per far sì che non vengano commessi di nuovo, da chiunque. La democrazia e la libertà  si costruiscono in ogni casa, in ogni famiglia, in ogni ufficio, in ogni luogo di lavoro, in ogni comunità, tutti i giorni".

Il 25 aprile a Mandello (1)

Cerimonia sentita e partecipata anche a Valmadrera. Riportiamo alcuni stralci del discorso del sindaco Antonio Rusconi (nella foto). "Il pericolo maggiore di ogni celebrazione è la retorica. Ma il rispetto della verità, con approfondimenti che non si devono temere, non significa oblio. E il significato del 25 aprile del 1945 non può essere in alcun modo dimenticato perché esso ha rappresentato per l’Italia, la svolta storica posta a fondamento della Repubblica, di una nuova dignità internazionale, di una Costituzione che resta valida nella sua impostazione di fondo - ha spiegato Rusconi, riprendendo poi così il suo intervento - E oggi ricordare, sottolineare che il 25 aprile non è un ponte lavorativo o scolastico, ma la memoria del sacrificio di soldati, partigiani, donne, carabinieri, sacerdoti, di azionisti, comunisti, cattolici e liberali che accettarono una morte ingiusta perché credevano in un'Italia migliore e alla pace: quella pace che noi invochiamo per il popolo ucraino, per il Sudan, per tutti i territori dove la voce di Caino ha ancora il sopravvento".

25 aprile 2023 a Valmadrera (2)

A Varenna la cerimona si è svolta alla Montagnetta, luogo tristemente noto per la fucilazione di sei partigiani nel gennaio 1945. La cerimonia (nell'immagine sotto) ha visto la partecipazione di diverse persone tra cui il sindaco di Bellano Antonio Rusconi, il comandante dei carabinieri della Stazione di Bellano maresciallo Gennaro Cassano, la rappresentanza degli Alpini di Varenna.

"La Resistenza non è soltanto un fatto storico relegato nel tempo di ieri, ma è anche la volontà di far sempre più accrescere, cominciando dalle nostre relazioni quotidiane più prossime, l’umano sul disumano” - ha affermato il sindaco di Varenna mauro Manzoni - La festa della Liberazione è perciò giorno di gioia per la libertà riconquistata, ma senza dimenticare che è al contempo l’impegno e la responsabilità di ognuno di noi nella società di mantenere e accrescere questa libertà".

25 aprile 2023 a Varenna (2)

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