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Lecco celebra l'Unità nazionale e le Forze Armate: “Garantiamo la libertà”

Vari i momenti previsti in città nel corso della giornata, tra cui quello più sentito di fronte al Monumento ai Caduti

Anche Lecco celebra la Giornata dell'Unità nazionale e delle Forze Armate. Fu istituita nel 1919 per commemorare la vittoria italiana nella prima guerra mondiale e dal 1977 si festeggia la domenica successiva. Vari gli appuntamenti in programma nel territorio lecchese, con epicentro chiaramente rappresentato dalla città capoluogo, dove alle 9.30 si è tenuta la commemorazione e alle 11 è andato in scena il momento ufficiale di fronte al Monumento ai Caduti della città.

“La guerra è sempre ingiusta, dolorosa, disumana ed evitabile. Operiamo insieme garantire i valori di libertà, un futuro migliore dipende anche da voi”, ha aperto i discorsi delle autorità Filippo Di Lelio, presidente di Assoarma Lecco. “Le nostre forze armate si mettono a disposizione con coraggio, servendo le nostre comunità prodigandosi per il bene comune. La vittoria del 1918 ci porto il concetto di unità nazionale, le libertà vanno difese giorno dopo giorno: celebrare il 4 Novembre combatte la scarsa unità nazionale, invitando a trovare le ragioni profonde di una memoria che ci aiuti a pensare al futuro. Ai ragazzi dico di vivere ogni giorno il loro Paese amando la Costituzione”, ha quindi ricordato Alessandra Hofmann, presidente della Provincia di Lecco.

A Lecco si celebra il 4 Novembre ©BONACINA/LECCOTODAY

“Mai avremmo potuto immaginare che, oggi, ci saremmo ritrovati a commemorare il 4 novembre dopo essere stati testimoni del ritorno della guerra nel nostro continente, aver assistito ai bombardamenti sui civili, essere immersi in un clima di angoscia e paura guardando al futuro. All’invasione russa in terra ucraina la nostra Città, come tutto il nostro Paese, ha saputo rispondere con tempestiva generosità, accogliendo quanti in fuga e inviando beni di prima necessità a quanti rimasti in Ucraina: desidero cogliere l’occasione per ringraziare la solidarietà della comunità lecchese e di tutta la rete di ospitalità”, ha attualizzato il sindaco Mauro Gattinoni.

“I cumuli ricordano battaglie e morti, vittorie ma anche sconfitte per l’umanità. Dopo aver cercato di distruggere sè stessa e aver mandato a morire i figli migliori, l’Europa decise di creare una società volta a conservare la pace. Dopo Versailles si creò la Memoria e l’Italia fu tra gli antesignani di questo recupero attraverso la realizzazione di monumenti come questo, si alla vittoria ma anche volti a esorcizzare una colpa collettiva verso le tante vite spezzate. Monumenti che si sono arricchiti di altre testimonianze per via delle guerre in Etiopia, Albania e soprattutto della Seconda Guerra Mondiale. La ricerca della pace è stata passiva, quasi come raggiungimento di un obiettivo, ma il sistema dell’Onu è andato in crisi fino alla realizzazione delle Forze Armate, intervenute decisivamente anche in Medio Oriente. La pace non è un regalo, ma una conquista individuale e, messe insieme, formano una conquista collettiva”, ha concluso Sergio Pomponio, prefetto di Lecco.

Al termine degli interventi due giovani studentesse del "Bertacchi" hanno letto alcune lettere scritte al fronte.

4 Novembre a Lecco: il programma

Il programma di venerdì 4 novembre a Lecco città.

ore 9.30 Santuario di Nostra Signora della Vittoria
Commemorazione dei Caduti in Guerra e in Servizio
- Celebrazione della S. Messa officiata da Monsignor Davide Milani con l’accompagnamento del Coro Grigna dell’A.N.A. di Lecco diretto dal Maestro Riccardo Invernizzi
- Deposizione di un cuscino di fiori nella cripta del Sacrario sottostante il Santuario

ore 11 Piazzale antistante il Monumento ai Caduti della città
Alzabandiera
- Deposizione di corone di alloro
- Lettura del Bollettino della Vittoria e del messaggio del Presidente della Repubblica
- Interventi delle Autorità
- Intervento degli studenti del Progetto Unicef “Scuola Amica”

ore 17 Ammaina bandiera

ore 21 Santuario di Nostra Signora della Vittoria
XXIV Concerto della Vittoria e della Pace
con il Coro Alpino Lecchese e il Coro Monte Orsaro A.N.A. Sezione di Parma

Alla Giornata partecipano le sezioni di Lecco delle seguenti Associazioni e Amministrazioni di Stato:

Mutilati e Invalidi di Guerra - Istituto Nastro Azzurro - Combattenti e Reduci - A.N.P.I. - Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra - U.N.I.R.R. - Consiglio Nazionale Permanente delle Associazioni d’Arma - Assoarma - U.N.U.C.I. - Marinai - Carabinieri - Finanzieri - Bersaglieri - Alpini - Paracadutisti - ANAC - Artiglieri - Autieri - Polizia di Stato - Mutilati per Servizio - Mutilati ed Invalidi Civili - Vigili del Fuoco - Crocerossine Volontarie.

Il discorso di Mauro Gattinoni

“Buongiorno a tutti.

Rivolgo i miei saluti a tutti i presenti, alle Associazioni e Amministrazioni di Stato qui rappresentate e alle Autorità intervenute: il Presidente di Assoarma Filippo di Lelio, la Presidente della Provincia di Lecco Alessandra Hofmann, il Prefetto di Lecco Sergio Pomponio.

La Giornata dell'Unità Nazionale e delle Forze Armate è l’unica festa nazionale che sia stata celebrata dall’Italia prima, durante e dopo il fascismo: oggi si ricorda la fine della Prima guerra mondiale, si commemorano i soldati caduti, si esprime gratitudine ai componenti militari della Repubblica Italiana per il servizio reso ogni giorno.

Un anno fa, in occasione di quest’importante ricorrenza, abbiamo celebrato i 100 anni dalla deposizione del “Milite Ignoto” presso l’Altare della Patria e il 95° anniversario del Monumento ai Caduti della Grande Guerra, davanti al quale oggi ci troviamo riuniti. In quell’occasione abbiamo ricordato l’immane tragedia della guerra, le terribili conseguenze del conflitto armato, il dramma vissuto dalle vittime e dai reduci.

Mai avremmo potuto immaginare che un anno dopo ci saremmo ritrovati a commemorare il 4 novembre dopo essere stati testimoni del ritorno della guerra nel nostro continente, aver assistito ai bombardamenti sui civili, essere immersi in un clima di angoscia e paura guardando al futuro. All’invasione russa in terra ucraina la nostra Città, come tutto il nostro Paese, ha saputo rispondere con tempestiva generosità, accogliendo quanti in fuga e inviando beni di prima necessità a quanti rimasti in Ucraina: desidero cogliere l’occasione per ringraziare la solidarietà della comunità lecchese e di tutta la rete di ospitalità.

Voglio, oggi, lasciarvi con due citazioni.

La prima è tratta da una poesia di David Maria Turoldo: “La pace è l'uomo e quest'uomo è mio fratello il più povero di tutti i fratelli. La libertà è l'uomo e quest'uomo è mio fratello il più schiavo di tutti i fratelli. La giustizia è l'uomo e quest'uomo è mio fratello: per un'idea non posso uccidere! […] E se la chiesa non è per l'uomo non è degna di fede non può essere chiesa. E se le politiche non sono per l'uomo vadano alla malora tutte queste politiche […]”.

La seconda è del Presidente della Repubblica Sandro Pertini, le cui parole espresse in questa giornata di 40 anni fa rivolgendosi alle Forze Armate Italiane mai come oggi risultano attuali: “Nessuno più di noi anziani, che quegli eventi vivemmo e soffrimmo di persona, è in grado di testimoniare l'enorme e tragica inutilità della guerra, le mostruose ingiustizie che essa scatena, i solchi incolmabili che essa spalanca tra i popoli. […] Noi tutti crediamo e vogliamo che non più alla guerra, bensì agli strumenti del diritto e del consenso, sia affidato d'ora innanzi il comune destino del nostro popolo. Nella difesa della pace così come nella tutela dell'unità, della sicurezza e dell'indipendenza nazionale consiste dunque il fine ultimo delle forze armate, garanti e depositarie dei più alti valori spirituali e morali consegnatici dalla lotta di Liberazione.”

Con questo messaggio denso di significato, rinnovo un sentimento di ringraziamento a quanti quotidianamente impegnati nel servizio della Nazione e un saluto a tutti i presenti, con l’augurio di coltivare un crescente sentimento per un comune avvenire di giustizia e pace.

Grazie.

Mauro Gattinoni
Sindaco di Lecco”

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