Don Matteo: «Tempi ristretti e problemi organizzativi, il Corteo storico della Valle San Martino non si farà»
Salta l'edizione 2019 dell'evento simbolo dell'Epifania a Calolzio. Il coadiutore della parrocchia spiega le motivazioni e annuncia: «Tornerà più avanti, ma serve un team»
Ora è ufficiale. Il Corteo storico della Valle San Martino, da oltre vent’anni evento simbolo dell’Epifania a Calolziocorte, il 6 gennaio prossimo non si farà. Lo conferma don Matteo Bartoli, coadiutore della parrocchia del centro città. Tempi ristretti, problemi organizzativi, la decisione del regista Armando Angeli (il cui lavoro è sempre stato molto apprezzato) di non impegnarsi più in prima persona in un evento molto complesso hanno portato alla decisione di rinunciare all’edizione 2019. Ma potrebbe non essere un addio, bensì una sospensione, un “anno sabbatico” in vista di nuove manifestazioni da riproporre più avanti con una simile ricetta riallestendo una nuova macchina organizzativa.
Ricordiamo che ogni anno sono quasi 300 i volontari impegnati nel corteo e nella rievocazione storica, con tanti personaggi della storia della Cristianità e della devozione calolziese. Poche ore fa è stato lo stesso don Matteo a diramare un comunicato per spiegare le motivazioni questa scelta che lui stesso ha voluto prendere. Ecco i passaggi più importanti.
La "rinuncia" del regista e i tentativi di salvare l'edizione 2019
«Sta per iniziare il periodo dell’Avvento che con le sue molteplici proposte ci condurrà fino al periodo delle festività natalizie e dell’Epifania - spiega don Matteo Bartoli - Spendo due parole a riguardo di questa ricorrenza nella quale ogni anno la nostra parrocchia organizza il fatidico Corteo storico della Valle San Martino ormai da decenni come l’evento, forse, più frequentato e partecipato nel Calolziese. Alcune dovute precisazioni. La manifestazione, saltata solo in pochissime occasioni, si ripete da più di 20 anni ed è sempre stata organizzata dalla parrocchia di San Martino Vescovo. Il coordinamento dell’intera macchina organizzativa è sempre stato seguito da Armando Angeli. Diverse associazioni contribuivano con il loro aiuto alla buona riuscita dell’evento stesso, in particolare la Pro loco, e molti sono sempre stati gli sponsor impegnati a garantire un buon “spettacolo”. Innanzitutto vorrei ringraziare Armando Angeli per il suo instancabile lavoro di questi anni, supportato da Angeli Tuttosposi e da molte altre persone che in tanti modi hanno fatto la storia di questo partecipatissimo evento. A loro va un ringraziamento da parte della comunità parrocchiale. Avendo appreso ad autunno inoltrato la comprensibile presa di posizione di Angeli di non sobbarcarsi l’onere dell’organizzazione del Corteo storico 2019 ho valutato la fattibilità o meno di dare continuità alla proposta, avendo avuto il parere favorevole di tutti nel dare un significativo apporto in merito alla quasi totalità degli aspetti logistici e organizzativi. Ognuno si sarebbe fatto carico di un aspetto specifico e organizzativo del Corteo. I soggetti in questione sono stati: il Comune, nella persona dell’assessore Cristina Valsecchi e del vicesindaco Aldo Valsecchi; la Pro loco nella persona del suo presidente; i volontari dell’oratorio; altri volontari impegnati nell’evento».
Perché è stato deciso di non organizzare la prossima edizione?
«Perché allora non si fa???» pone a chiare lettere la domanda che in tanti si sono fatti in questi giorni, lo stesso don Matteo. «La decisione di non procedere a organizzare l’evento 2019 è stata presa da me - sottolinea il responsabile dell’oratorio - in quanto, oltre a un tempo risicato per l’organizzazione, avremmo comunque avuto un deficit di coordinamento, che è uno degli aspetti chiave in merito alla buona riuscita di ogni evento, e in particolare di quello in oggetto. Sono convinto che con il passare del tempo e con le mutate condizioni della vita anche nelle nostre comunità parrocchiali, momenti così significativi non possano più essere gestiti da una sola persona, ma debbano essere “condivisi”. Deve esserci una sorta di gruppo di referenti per ogni attività così che, in mancanza di una persona, per qualsiasi motivo, il gruppo possa portare ancora avanti l’evento desiderato. L’anima di una manifestazione non può essere una sola persona, ma un gruppetto di persone. Per questo ho pensato di soprassedere all’organizzazione dell’edizione del 6 gennaio 2019 del Corteo Storico per evitare di essere soltanto io l’unico coordinatore, procrastinando la soluzione del problema».
Le scelte per il futuro
Don Matteo Bartoli conclude con un auspicio il suo dettagliato intervento. «Il mio desiderio - conclude il sacerdote della parrocchia di San Martino Vescovo - è di fare il possibile per creare questo gruppo di coordinamento in questo anno e di lavorare al massimo per proporre una manifestazione sempre di livello per il 6 gennaio 2020. Avanti tutta allora… segnatevi già questa data sul calendario!»