Volantinaggio in stazione contro i disservizi dei treni: «Siamo incazzati, per i pendolari ancora troppi disagi»
Domattina iniziativa del gruppo Cambia Calolzio in sintonia con la manifestazione che si terrà a Porta Garibaldi
Anche a Calolzio una manifestazione con volantinaggio per solidarizzare con i pendolari che domani, giovedì, grideranno tutta la loro rabbia alla stazione di Porta Garibaldi contro i disservizi dei treni. L'iniziativa è promossa dal gruppo civico "Cambia Calolzio". «Tanti di noi, che per motivi di studio e lavoro sono costretti a fare i pendolari, sono molto incazzati per i continui disagi ferroviari sulle tratte Lecco/Milano e Lecco/Bergamo che non conoscono pause - spiegano Diego Colosimo e Giancarlo Bandinelli - Non basta certo l’iniquo bonus del 30% sugli abbonamenti concesso per lo stress e i disagi. Non potendo partecipare fisicamente alla manifestazione che i pendolari terranno alle 18 alla stazione di Porta Garibaldi in quanto non partiamo né arriviamo in tale stazione, abbiamo deciso di manifestare nello stesso giorno, con gli stessi obiettivi, dalle 6.30 alle ore 8 in stazione a Calolziocorte distribuendo ai pendolari un nostro volantino sul tema».
Già mesi fa con una petizione sottoscritta da molti pendolari del territorio, il gruppo civico "Cambia Calolzio" aveva bloccato l’ipotizzata chiusura della biglietteria. «Una buona cosa - aggiungono - ma per il resto la situazione è peggiorata. Avevamo chiesto anche al Comune di tener strettamente sotto controllo il contratto di servizio con Trenord/Trenitalia, per intraprendere adeguate azioni di contestazione quando si verificano violazioni del contratto di servizio, ma permane un silenzio assordante».
Ecco il testo del volantino, molto critico e chiaro, che verrà distribuito domani mattina. «Non viaggiamo gratis, paghiamo abbonamenti e biglietti... Parlano... straparlano... sbraitano... sproloquiano... di cambiamento, ma ogni giorno è sempre peggio! I disagi per i pendolari e i viaggiatori saltuari continuano con un'indecente quotidianità. Un malessere diffuso diventato insopportabile normalità. Alcuni mesi fa con il supporto dei pendolari della nostra zona, che hanno firmato la nostra petizione, abbiamo bloccato il progetto di TreNord che voleva chiudere la biglietteria. Ma questo non basta. Continuiamo ad essere sempre di fronte alla pochezza del nulla e alla nullità del niente. TreNord deve investire in manutenzione, organizzazione, aumento del personale e quan’altro per mettere fine alla soppressione dei treni, ai ritardi, all’inadeguato numero di carrozze, alla sporcizia, eccetera. La Lega e il centrodestra che governano la Lombardia, che possiede il 50% di TreNord, anziché buttare ingentissime risorse in opere infrastrutturali inutili e dannose, come la Pedemontana, investano nei trasporti pubblici. Così pure Trenitalia, che possiede l’altro 50% di TreNord, dove nel consiglio di Amministrazione siede il lecchese Flavio Nogare della Lega, faccia la sua parte a dovere e non sia più assente e silente come è stato fin ora. Non ne possiamo più».