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La mafia guarda al Pnrr: accordo Prefettura-costruttori per cancellare l'infiltrazione

Castrese De Rosa e Sergio Piazza hanno firmato il protocollo d'intesa valido a livello nazionale

Il Piano nazionale di resistenza e resilienza fa gola. E non solo a chi vuole investire in modo ‘pulito’. Per questo motivo è stata formalizzata l’adesione a livello territoriale al Protocollo sottoscritto dal ministro dell’Interno, Luciana Lamorgese, e il presidente nazionale dell’Ance Gabriele Buia, finalizzato a prevenire i tentativi di infiltrazione mafiosa nei circuiti dell’economia legale. Ad autografare il documento tra il prefetto di Lecco Castrese De Rosa e il presidente di Ance Lecco-Sondrio Sergio Piazza.

L'accordo antimafia Prefettura-Ance Lecco Sondrio

L’accordo sottoscritto prevede una stretta sinergia per promuovere presso le imprese lecchesi la cultura della legalità e potenziare il ricorso allo strumento delle ‘white list’ e costituisce “un aiuto valido e concreto, soprattutto in questo momento di riapertura dei cantieri grazie al Pnrr”. L’obiettivo del patto è assicurare “che le attività svolte dalle aziende, sia nel settore pubblico che in quello privato, non vengano inquinate dalla criminalità”.

“Siamo in un periodo delicato ed incominciamo ad intravedere la luce in fondo al tunnel - ha spiegato il prefetto Castrese De Rosa -. Bisogna fare quadrato tutti insieme per contrastare in modo sempre più efficace il rischio di infiltrazioni della criminalità organizzata nel tessuto produttivo legale. Con questo accordo le imprese si impegnano a rivolgersi esclusivamente a soggetti ‘puliti’ e ad inserire nei contratti la clausola risolutiva espressa con obbligo di recesso in caso di successiva interdittiva”.

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Sergio Piazza, a sinistra, e Castrese De Rosa

“È con grande soddisfazione - ha aggiunto il presidente di Ance Lecco-Sondrio Sergio Piazza - che aderiamo al protocollo sottoscritto a livello nazionale da Ance e dal Ministero dell’Interno.  In una fase economica in cui finalmente il settore dell’edilizia, dopo oltre un decennio di crisi, sta conoscendo un nuovo impulso sia in ambito privato, grazie agli incentivi messi in campo dal governo, sia in ambito pubblico, grazie all’ormai imminente avvio dei cantieri legati ai progetti previsti dal Pnrr, è fondamentale per le nostre imprese potersi muovere in un contesto di grande trasparenza e legalità nella scelta dei propri fornitori e subappaltatori. Poter accedere in tempi brevi attraverso la nostra associazione territoriale alle informazioni presenti nel database unico nazionale in materia di antimafia è una grande opportunità che va nella direzione di rendere chiaro, rapido e certo il processo di selezione dei propri partner, premiando le realtà sane e penalizzando giustamente quelle che non lo sono”.

L'accesso alla banca dati

L’associazione, in virtù dell’adesione al protocollo, sarà abilitata al riscontro dei requisiti antimafia dei partner commerciali delle imprese associate, coinvolti nell’intera filiera edilizia, potendo direttamente accedere alla consultazione della Banca dati nazionale unica per la documentazione antimafia. Nello specifico l’Anche, per conto delle imprese aderenti, acquisirà la documentazione antimafia riferita ai fornitori e ai subappaltatori operanti nei settori maggiormente esposti al rischio di infiltrazioni mafiose, mediante la consultazione delle ‘white list’ o dell’anagrafe antimafia degli esecutori. In tale contesto, le imprese aderenti si impegnano a stipulare contratti o subcontratti, nei settori di attività in questione, esclusivamente con i soggetti di cui sia stata accertata l’insussistenza dei motivi ostativi.

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