La raccolta fondi tocca i 300mila euro: fissate le prime due operazioni di Achille
L'annuncio è stato dato nel fine settimana: il 7 e 21 settembre il piccolo, colpito dalla Malattia di Norrie, verrà operato
Il moto di solidarietà lecchese ha raggiunto il proprio scopo. Il 7 e 21 settembre il piccolo Achille si sottoporrà alle prime due operazioni agli occhi. L'annuncio è stato dato da Simone Losa e Sara Rusconi, papà e mamma del piccolo, attraverso la piattaforma usata per la raccolta fondi: “Siamo veramente colpiti dall'infinita generosità e dal grande affetto che stiamo continuando a ricevere ogni giorno, veramente grazie dal profondo del nostro cuore. Grazie a chi ha donato, a chi ha condiviso e a chi si è impegnato per organizzare eventi che supportano la nostra raccolta. Finalmente il primo passo è stato fatto, sono state fissate le date per le prime due operazioni agli occhi di Achille - colpito dalla Malattia di Norrie -, saranno il 7 e il 21 settembre. Grazie ancora a tutti, un abbraccio da Achille, Sara e Simone”.
Raccolti 300mila euro
Lanciata a fine luglio, la raccolta ha sfiorato quota 300mila euro, rendendo possibile la materializzazione della speranza. Oltre alla raccolta fondi online ne sono state organizzate varie sul territorio, tra la loro Calolziocorte, Bellano, paese di origine della mamma, Brivio e via dicendo: tra un mese la famiglia potrà volare a Detroit, in Michigan, dal dottor Antonio Capone per iniziare il proprio percorso.
La raccolta fondi per Achille
La voglia di non mollare per dare al proprio piccolo una vita non tenuta sotto scacco dalla malattia. Con questo scopo è nata la raccolta fondi aperta a luglio da due giovani genitori “per il nostro piccolo Achille, nato con una malattia ultra rara chiamata Malattia di Norrie”. “Achille - raccontano Sara Rusconi e Simone Losa di Calolziocorte - è nato il 1° marzo 2022, in quello che resterà per sempre il giorno più bello della nostra vita, sommerso dall’amore infinito dei suoi genitori. Era nato da pochi secondi ed era già affamato, cercava di arrampicarsi lungo il corpo della sua mamma alla ricerca di qualcosa da mangiare”.
La raccolta fondi per Achille
“Aspettavamo quel momento da tanto tempo, per noi era un sogno che si realizzava. Il nostro bambino era assolutamente perfetto. Per mesi prima della sua nascita abbiamo immaginato per lui una vita piena di bei momenti, di felicità e di conquiste. L’abbiamo immaginato crescere gioioso, imparare a camminare, parlare, divertirsi con gli altri bambini. Abbiamo immaginato le infinite possibilità in serbo per lui quando sarebbe cresciuto”.
“Il 7 marzo 2022 - prosegue il racconto - torniamo in ospedale per un controllo di routine, perché nei primi giorni dopo la nascita non era stato visto il tipico “riflesso rosso” nelle pupille del nostro bambino. Questa volta al controllo partecipa anche un oculista, che durante la visita ci comunica che probabilmente il nostro bambino ha una patologia oculare che va approfondita. Il giorno seguente ci rechiamo con urgenza in un ospedale specializzato di Milano dove eseguono un’ecografia agli occhi di Achille. Il referto è devastante: Achille ha una malformazione alla retina in entrambi gli occhi e per questo motivo è completamente cieco. Ci spiegano che questa malformazione è una condizione molto rara che può avere tre possibili cause (dalla meno grave alla più grave):
- Persistenza vascolare bilaterale, una malformazione “casuale” che avviene durante la formazione del feto.
- FEVR in stadio molto avanzato, una malattia genetica ultra rara che colpisce entrambi gli occhi.
- Malattia di Norrie, una malattia genetica ultra rara che colpisce inizialmente solo gli occhi, ma spesso porta ulteriori complicanze, le principali sono: perdita dell’udito nel corso dell’infanzia (a partire dai 5 anni di età), fino a completa sordità; importanti difficoltà nello sviluppo cognitivo; autismo.
Veniamo dirottati presso il reparto di oculistica dell’ospedale di Negrar, uno dei centri oftalmologici di eccellenza a livello italiano ed europeo. Qui dopo alcune settimane di visite preliminari, viene eseguita una visita approfondita in sedazione per valutare la possibilità di operare Achille e recuperare parte della vista (percezione della luce). Purtroppo, durante questa visita i Dottori ci comunicano che la situazione della retina è complicata e dovuta sicuramente ad una anomalia genetica, quasi certamente Malattia di Norrie e non hanno possibilità di intervenire chirurgicamente”.
“La sensazione è quella di vivere un incubo ad occhi aperti. Malattia di Norrie. Come può avere una malattia così rara da manifestarsi in qualcosa come uno su 5 milioni di bambini nati? Il nostro bambino è cieco, ci hanno detto che non si può fare nulla per la sua vista, ma la cosa che più ci spaventa è che dopo gli infiniti sforzi ed ostacoli che nella sua infanzia dovrà superare, un giorno si svegli e ci venga a dire “Mamma, papà, non riesco a sentirvi tanto bene”. Abbiamo paura che il suo udito si possa spegnere piano piano ed inesorabilmente, lasciandolo senza il più prezioso collegamento che gli rimane sul mondo esterno”.