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Cerimonia nella sede degli alpini di Mandello in memoria di Giovanni Gaddi

Consegnata una targa alla moglie Margherita, visibilmente commossa

Una cerimonia semplice ma sentita quella che si è tenuta sabato 1° maggio presso la sede del Gruppo Alpini di Mandello. Il tutto è iniziato con l’alzabandiera e il canto dell’Inno degli Italiani, al quale è seguito un breve discorso del capogruppo Claudio Bianchi.

«Oggi siamo qui per ritrovarci insieme, come il mercoledì sera, ma anche per ricordare la figura di un nostro amico, Giovanni Gaddi, prematuramente andato avanti poco più di un mese fa. Abbiamo il piacere di avere qui con noi la moglie e i figli, che ringraziamo per la loro presenza. Abbiamo pensato di omaggiarli con una targa che delinea l’impegno che Giovanni ha sempre avuto nei confronti di questo Gruppo e lo vogliamo davvero ringraziare per quanto ha fatto per noi».

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Dopo la consegna della targa alla moglie Margherita Balatti (alla quale è stata donata pure una pianta, segno di rinascita e di vita), la stessa signora - visibilmente commossa - ha voluto consegnare al Gruppo una busta con un’offerta, assai apprezzata dai membri del Gruppo. A farle da ali protettive i figli Rosangela ed Emanuele, con le rispettive famiglie.

Mandello piange l'alpino Giovanni Gaddi, storica e stimata colonna del gruppo

Gradita, infine, la presenza della madrina del Gruppo Rina Compagnoni, al quale è andato il saluto del capogruppo eletto solo due mesi fa: «Spero di essere all’altezza - ha dichiarato Claudio Bianchi - di quello che tuo marito, il nostro indimenticato Gildo Molteni, ha fatto per il nostro Gruppo».

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Bianchi ha, poi, annunciato alcune novità circa la sede sociale del Gruppo: «Proprio pochi giorni fa, l’Amministrazione comunale ci ha comunicato ufficialmente che resterà nostra, in comodato d’uso, almeno fino al 2027, con possibilità di proroga fino al 2029». In arrivo, poi, la nuova cucina elettrica e un nuovo contratto per la fornitura di energia elettrica, dato la risoluzione definitiva del problema legato all’uso del metano, vietato categoricamente da Ferrovie dello Stato alle strutture immediatamente adiacenti alle rotaie».

Conclusa la formalità, si è tenuto nel giardino della sede delle penne nere mandellesi - una ventina i partecipanti, muniti dell’immancabile cappello alpino - un piccolo momento di rinfresco, con alcune prelibate delizie al palato cucinate dal socio e chef Egidio Biffi.

(Si ringrazia Alberto Bottani per la collaborazione)

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