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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Il Comitato parenti della Casa di riposo di Mandello si affida agli Angeli custodi

Dal 1° maggio l'incarico di tutelare i congiunti passerà all'associazione nazionale. "Referente autorevole per direzione, Ats e organismi di vigilanza"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di LeccoToday

Sono stati due anni molto stancanti per i membri del Comitato parenti che si sono impegnati in una serie di iniziative importanti. L'attiva partecipazione dei membri del comitato a iniziative volte al mantenimento e alla ripresa dei contatti con i propri congiunti ha fatto in modo che la Rsa di Mandello sia stata una delle pochissime strutture lombarde ad aprire alle visite ai parenti già dallo scorso maggio, potendo godere della compagnia dei propri congiunti accompagnandoli all'esterno della struttura e addirittura festeggiando con loro il Natale. Per la quasi totalità delle strutture tutto questo è avvenuto con la fine dell emergenza sanitaria il 31 di marzo.

Purtroppo sì è patita la totale inerzia dei parenti lamentosi che per la paura di ritorsioni del tutto inesistenti non hanno mai capito che una più attiva partecipazione alle iniziative promosse avrebbe sortito risultati più immediati e indubbiamente più significativi. 

Il ritorno alla normalità non è comunque ancora definitivo e le associazioni si stanno occupando di questo. Dal primo maggio il Comitato Parenti passerà l'incarico di tutelare i propri congiunti all'associazione nazionale Angeli custodi attiva sul territorio da 10 anni. 

La direzione dovrà suo malgrado interloquire con un referente autorevole che non potrà disconoscere. Ovviamente l'associazione si occuperà esclusivamente delle istanze degli associati dando loro assistenza anche legale, interloquendo con le istituzioni con le Ats e gli organismi di vigilanza vari.

Alcuni di noi continueranno a portare avanti i progetti nati prima e durante il Covid affinché le Rsa non siano parcheggi per malati che attendono di morire ma luoghi di cura, rispetto e dignità della persona anziana e fragile. Il Covid ha semplicemente manifestato quali siano le criticità di queste strutture il cui sistema obsoleto non può continuare a essere gestito come prima della pandemia. 

Dal canto nostro possiamo ritenerci soddisfatti perché l'amore per i nostri congiunti ci ha dato la forza di portare avanti iniziative, impedendoci di stare fermi a guardare lamentandoci senza muovere un dito.

Angeli  Custodi

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