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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Sara ed Erika, mamma e figlia dietro il bancone: "Sognavamo questo bar"

Le due hanno aperto il Tropi Cales, in dialetto "troppi calici", in località Rogola a Mandello: "Puntiamo a diventare un riferimento per giovani e non solo nella zona. E pensiamo anche alla gastronomia"

"C'è grande voglia di uscire, divertirsi e stare insieme". Non hanno dubbi Sara Todero ed Erika Poletti, madre e figlia, che dal 1° luglio hanno aperto un bar a Mandello, in via alla Rogola, a metà strada tra le frazioni di Molina e Somana.

Il bar è aperto dalle 6 alle 23: "Stiamo già vedendo parecchio movimento, devi essere bravo a sviluppare un rapporto con i clienti, sono molto diversi fra loro" spiega Erika. "Ovviamente lei è giovane e quindi porta un tipo di clientela over 20 - prosegue la madre - mentre noi, fra impresa e amicizie, alziamo l'età media, quindi abbiamo un target di clientela piuttosto eterogeneo".

Come nasce l'idea di gestire un bar? "Ho frequentato la scuola alberghiera a Casargo - spiega la ragazza, 22 anni - e avevo il desiderio di fare la barista. Ho già lavorato in un locale di Mandello per circa quattro annni e ho accumulato esperienza". Le fa eco la mamma: "Pur avendo un'impresa nell'edilizia con mio marito, ho sempre avuto il pallino di espandere l'attività in un settore diverso. Siamo entrati in questi locali nei quali prima c'era l'alimentari Fratelli Rossetti, e infatti per continuare a essere un riferimento nella zona abbiamo allestito anche un piccolo banco salumi e formaggi. Gli altri due figli, un maschio e una femmina, stanno ultimando gli studi per diventare panificatori: un domani potranno darci una mano e saremo in grado di allargare l'attività, producendo tutto qui".

"La gente ha voglia di uscire"

Come si possono definire i mandellesi in questo periodo estivo e nel post-pandemia? "Dal lunedì al giovedì c'è richiesta a livello di alimentari, per i caffè e gli aperitivi. Il venerdì e il sabato notiamo un bel movimento di giovani e non solo, c'è voglia di uscire e di ritrovarsi rispetto agli ultimi due anni. La gente non vuole più stare in casa, perché lo è stata fin troppo negli ultimi scorsi".

Sara ed Erika sono appena partite, ma già guardano al futuro. "Stiamo tentando di inserire anche la gastronomia con prodotti freschi, abbiamo la cucina nel retro, l'idea è di offrire qualche piatto particolare: pensiamo di creare una tavola calda/fredda per chi vuole fermarsi a mangiare, mentre in inverno vorremmo promuovere serate gastronomiche a tema, oltre che musicali o di cabaret".

Il bar si chiama "Tropi Cales" ma non guarda certo a Paesi lontani. È Sara a raccontare il curioso aneddoto: "Deriva da un'idea di mio marito e strizza l'occhio al dialetto: tropi, troppi, e cales, calici. Troppi calici". Con un nome così brillante, in fondo, la scommessa potrebbe essere già vinta.

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