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Premiati i cittadini benemeriti: sono Annamaria Formigoni, Giuliano Maresi e Mario Romano Negri

Consegnato questa mattina in sala Ticozzi a Lecco il "San Nicolò d'oro 2021"

Annamaria Formigoni, Giuliano Maresi e Mario Romano Negri. Sono loro i cittadini benemeriti di Lecco ai quali è stato consegnato nella mattinata di oggi, domenica 5 dicembre, il riconoscimento civico "San Nicolò d'oro" 2021. La cerimonia di premiazione si è tenuta alle 11 in sala Don Ticozzi. La scelta è stata presa conferenza dei capigruppo, composta dal Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, dal presidente del Consiglio comunale facente funzioni Andrea Corti, dal vicepresidente e dai capigruppo consiliari, riunitasi ieri per discutere le candidature pervenute. Di seguito un breve profilo dei premiati con le motivazioni del premio.

Annamaria Formigoni

Insegnante e dirigente scolastica per oltre 40 anni, oltre che promotrice della cooperativa sociale Nuova Scuola. Co-fondatrice, nel 1983, della scuola Massimiliano Kolbe, oggi istituto paritario di primo grado e, nel 1987, di quella che sarebbe diventata la scuola primaria Pietro Scola, Annamaria Formigoni ha contribuito, con passione, dedizione e un impegno umano e professionale ultradecennale, all'educazione e alla crescita di tanti giovani lecchesi.

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Giuliano Maresi

Alpinista esperto, già presidente dei Ragni di Lecco e direttore della scuola di roccia dell'associazione, oltre che membro della commissione sentieri del Cai, in qualità di esperto conoscitore e manutentore. Giuliano Maresi ha sia promosso il nome di Lecco attraverso le sue numerose spedizioni alpinistiche e il loro racconto, sia dedicato il suo tempo alla cura della rete sentieristica lecchese sino alla riscoperta e al rilancio del Sentiero del Viandante.

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Mario Romano Negri

Presidente della Fondazione della provincia di Lecco (ora Fondazione comunitaria del Lecchese) dalla sua costituzione e per oltre 20 anni, ha improntato con determinazione le attività di sostegno della medesima al supporto dei servizi territoriali di welfare, alla valorizzazione dei beni ambientali e storico-artistici e alla promozione della cultura. Grazie alla sua capacità di analisi e azione Mario Romano Negri ha caratterizzato il ruolo di un'istituzione locale divenuta fondamentale.

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"Dopo il riconoscimento assegnato lo scorso anno all’intera comunità di Lecco, un ringraziamento quantomai attuale, in queste fasi ancora delicate della pandemia - commenta il presidente del Consiglio comunale facente funzioni Andrea Corti - ritorniamo quest'anno a una consuetudine consolidata, nel solco della quale la commissione capigruppo ha deciso di premiare persone che hanno dato lustro alla città di Lecco e hanno lasciato qualcosa alla collettività. Oggi, in occasione delle celebrazioni per il Santo Patrono, i benemeriti 2021 hanno ricevuto come da tradizione i San Nicolò d'oro".

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San Nicolò, svelato il presepe e consegnata la benemerenza alla comunità lecchese

Sul palco per le premiazioni anche il sindaco Gattinoni e altri rappresentanti del Consiglio comunale di Lecco, tra le autorità in sala non è poi voluto mancare il Prefetto di Lecco Castrese De Rosa insieme a diverse autorità civili e religiose. La cerimonia è stata accompagnata dall'intervento musicale a cura dell'ensemble della Scuola civica di musica di Lecco.

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I festeggiamenti per il santo patrono continueranno  con appuntamenti di carattere culturale, aggregativo e religioso anche nel pomeriggio di oggi e nella giornata di domani, lunedì 6 dicembre, ricorrenza di San Nicolò. Da segnalare in particolare l'inaugurazione prevista della grande mostra "Capolavoro per Lecco - Storie Salvate" a Palazzo delle Paura in piazza XX Settembre alle ore 18 di oggi. Di seguito riportiamo gran parte del discorso - con i passaggi più significativi - pronunciato dal sindaco Gattinoni durante la consegna delle benemerenze.

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Gattinoni: "Ambiente, giovani, infrastrutture. Lecco vuole essere un faro per il territorio"

"È bello poter finalmente ritrovarsi di persona per celebrare insieme la Festa di San Nicolò dopo tanti mesi di distanziamento sia fisico che sociale: in quasi due anni di pandemia Lecco ha saputo dimostrare quel volto di responsabilità e di solidarietà concreta, proprio della nostra comunità, lavorando insieme per affrontare le conseguenze del Covid, per non lasciare indietro nessuno sul piano economico e sociale. Questo impegno è stato riconosciuto lo scorso anno dal conferimento a tutta la Comunità lecchese della civica benemerenza. Ora siamo tra le prime province in Italia per numero di vaccinati (superiore al 95%) grazie ad un eccellente polo vaccinale cittadino, potenziatosi in queste ore con nuove linee presso l’ospedale, e a brevissimo con delle ulteriori, speciali linee, dedicate ai bambini. 

Oggi vorrei condividere con voi alcuni pensieri dopo il primo anno da sindaco. Ci siamo posti l’obiettivo strategico per il decennio 2020-2030 di una città più bella, solidale, sostenibile e grande. Bene, se c’è una cosa certa per il prossimo decennio, essa è il cambiamento, un rapido cambiamento, che non solo non deve spaventare, ma non può che essere la norma. Sarà necessario cambiare per accompagnare le repentine evoluzioni sociali ed economiche che si manifestano, e ancor più si manifesteranno, spinte dagli impulsi tecnologici e dalle grandi sfide globali. La velocità con cui sapremo rispondere ai bisogni è un’esigenza concreta di cittadini, famiglie e imprese. In altri termini la velocità è un bene pubblico, la velocità è democratica. Se, dunque il fattore tempo è dirimente, è onesto chiedersi che cosa abbiamo fatto nel primo anno di mandato e che cosa ci apprestiamo a fare. Ciò, come vedrete, non tanto per compilare l’inventario di fine anno, ma per programmare da qui in avanti la nostra agenda, per sincronizzare gli orologi.

Tra i primi risultati mi piace ricordarne alcuni, tra cui del primo gruppo operativo dei Cantonieri di Comunità, dove l’inserimento sociale incontra la cura della città; il nuovo servizio post-scuola gradito da molte mamme lavoratrici che possono meglio conciliare famiglia e professione, o l’accordo con Ast per la presenza di un medico di famiglia in ogni rione garantendo il diritto alla prossimità dei più fragili nei quartieri; la rivoluzione del “Ti porto io”, con quasi 3000 abbonamenti gratuiti per i nostri ragazzi fino a 19 anni per viaggiare sui bus cittadini. Penso al tema del turismo con l’individuazione del gestore dell’ostello cittadino (operativo dalla prossima Pasqua) all’apertura del Sentiero del Viandante; penso alle risorse a sostegno del post covid, ai bandi integrati per le associazioni, il terzo settore, le attività economiche, ma anche al sostegno diretto per le emergenze psicologiche dei nostri ragazzi. E poi accenno all’impegno per la sostenibilità ambientale che ha visto l’adozione del “sacco rosso” (per abbandonare materialmente della logica del “rifiuto”, dello “scarto”, a favore di quella della “risorsa”), e l’imminente avvio dei lavori per il teleriscaldamento (contro lo spreco di energia termica e a favore di una circolarità delle risorse sul territorio).

La sostenibilità economica, sociale ed ambientale maturerà in un contesto in cui le tecnologie offriranno grandi opportunità per chi saprà coglierle. Sostenibilità e tecnologie sono dunque le parole chiave che compiono la cerniera tra presente e futuro, aprendo lo sguardo sul 2022. Il prossimo anno offrirà infatti nuove prospettive per la città: le risorse annunciate dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, affiancate dalle progettualità locali che sapremo mettere in campo, potranno condurre Lecco a una svolta epocale, se saremo capaci di massimizzare degli investimenti strutturali in relazione al beneficio sociale che gli stessi saranno in grado di generare. Il primo banco di prova di questa capacità progettuale sarà la revisione del Piano di Governo del Territorio. Ridisegnando gli spazi di sviluppo urbano e calibrando i servizi di cui le persone hanno bisogno, metteremo le basi per la città di domani, e lo faremo non solo limitandoci al nostro perimetro amministrativo, ma guardando almeno alle esigenze e alle potenzialità espresse anche dai comuni limitrofi secondo il moderno concetto di area urbana. 

Cito alcuni temi su cui saremo presto chiamati a discutere. Parto dalle tre Piattaforme strategiche. -1) La Piccola dove abbiamo appena inaugurato il parcheggio grazie a Linee Lecco e dove in primavera partiranno i lavori per ristrutturare dei due magazzini ferroviari creando in uno un mercato coperto ed un ristorante, nell’altro uno spazio multi funzione per giovani, cultura, attività sociali. Dobbiamo però progettare già il passo successivo, quello cioè che trasformerà la Piccola nel 15° rione della città rivolto a giovani, cultura, famiglie, innovazione; 2) il lungolago: sta procedendo la progettazione definitiva per cui autunno vedremo l’inizio dei cantieri per il primo lotto tra piazza Cermenati e Piazza Stoppani; 3) i Piani d’Erna, sarà la sfida più complessa, per una montagna di prossimità, attrattiva e inclusiva. Alle tre piattaforme voglio aggiungere due interventi a lungo attesi: il restauro del Teatro della Società e il rifacimento del centro sportivo del Bione, che riscosso l’interesse di quattro proponenti per una riqualificazione sostanziale. Si tratta di due luoghi ovviamente diversissimi, ma emblematici per Lecco perchè Teatro e Bione segneranno una rinascita per la città. Ultimo punto, la sfida della rigenerazione urbana, cioè quella trasformazione di aree o edifici dismessi per cui l’intervento economico ed edilizio verrà incentivato se sarà capace di generare valore sociale, storico, culturale, ambientale per la comunità.

Lecco, nel suo essere faro capace di orientare il futuro, sente la maggiore responsabilità nei confronti delle giovani generazioni e di quelle che saranno le giovani famiglie. Dall’infanzia all’università, dobbiamo offrire una scuola di qualità, capace di evolversi, capace di affiancare le famiglie nelle scelte di orientamento scolastico e professionale in questo contesto di grande mutamento. Non basterà solo investire, ma occorrerà sovra-investire in formazione e scommettere sul talento dei giovani: dallo sport all’arte, dal volontariato alla creazione di start up, investire e sovra-investire sui giovani significa offrire loro quegli strumenti nuovi con cui saranno in grado di concretizzare quelle azioni sostenibili senza cui non vi sarà futuro. Sono convinto che questa scommessa sui giovani, da noi proposta nel “Patto per una comunità educante”, vada nella direzione auspicata dai nostri comparti economici e possa trovare un’alleanza ampia presso i soggetti attivi nel campo della formazione e dell’educazione.

Permettetemi di concludere con un augurio esplicito ai giovani, prendendo in prestito le parole che Maria, mamma di Chiara Papini tragicamente scomparsa, ha rivolto ai giovani della nostra città: “Attraversate il vostro tempo con cura, con responsabilità, scoprite la vostra strada e percorretela il meglio possibile, guardate l’orizzonte senza porvi limiti facendo un passo in avanti per avvicinarlo. Vivete il tempo con rispetto perché implacabile, perchè avete imparato che l’esistenza è preziosa. Osate e siate essenziali come i colori per un artista o la preghiera per un credente. Fate della vostra vita un’opera d’arte.” Buona Festa di San Nicolò a tutti! Il Sindaco Mauro Gattinoni".

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