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Calendario Fiocchi con le operaie, sui social scoppia la polemica

Fa discutere l'annuario 2019 che ritrae le lavoratrici alle prese con le munizioni come oggetti quotidiani. «Sessismo», «messaggio intollerabile». Stefano Fiocchi: «Sorpreso dal clamore»

«È normale che un calendario promuova i nostri prodotti, e scegliere donne avvenenti non è certo una novità. Le polemiche mi sorprendono».

Così Stefano Fiocchi, presidente di Fiocchi Munizioni, ha commentato alla collega Barbara Gerosa dalle colonne del Corriere della Sera il polverone sollevatosi sui social network dopo la presentazione del calendario 2019 in cui protagoniste sono dodici splendide lavoratrici dell'azienda di Via Santa Barbara, ritratte a utilizzare le cartucce come normali oggetti quotidiani, dal rossetto allo specchietto per il trucco, dal bicchiere alla scacchiera.

Venerdì, a seguito dell'articolo pubblicato da Lecco Today, erano arrivate le prime critiche all'iniziativa, nel corso del weekend trasformatesi in un vero e proprio polverone. «Corpo femminile come merce», «sessismo», «pessimo gusto», «messaggio intollerabile». Sui social se ne sono lette di ogni genere. Ad amplificare il clamore la volontà di Stefano Fiocchi di dedicare l'annuario a Elsa Lanzilli, operaia recentemente scomparsa a seguito di un incidente avvenuto all'ingresso dell'azienda.

«Alcune donne ritratte lavoravano in linea con lei - ha spiegato Fiocchi al Corriere - Mi è sembrato normale ricordarla in questo modo. La sua memoria è sempre con noi».

Rifondazione Comunista: «Non rappresentano le lavoratrici»

Le polemiche proseguono in queste ore. Dura l'accusa di Rifondazione Comunista Lecco. «Non vogliamo soffermarci troppo sull'aspetto per così dire bellico e macabro di questa iniziativa, ma sulla centralità della donna come individuo e lavoratrice ormai relegata a semplice mascotte aziendale - si legge in un comunicato - Sono volti femminili curatissimi, perfettamente truccati, giovani, sorridenti con accessori e abiti eleganti. Ma chi rappresentano? Non certo le operaie che tutti i giorni varcano i cancelli della fabbrica lavorando su turni e ritmi pesanti in un paese, il nostro, dove vi è ancora un forte divario di salario tra uomo e donna e dove di recente con l'ultima manovra del governo le future mamme potranno lavorare fino al nono mese di gravidanza. Negli ultimi mesi abbiamo criticato fortemente la famiglia Fiocchi anche rispetto al caso Aerosol di Valmadrera, azienda dove hanno capitalizzato fino a che era in loro possesso per poi essere venduta ad un'anonima società sita in Lussemburgo che ha reso così impossibile capire la reale situazione della gestione, lasciando quasi un centinaio di lavoratori per strada, tra cui molte donne che probabilmente non erano più utili nemmeno per scandire i mesi con qualche foto patinata. Ma il punto più basso lo ha toccato il presidente Stefano Fiocchi dedicando il calendario 2019 a Elsa Lanzilli,la dipendente tragicamente scomparsa lo scorso 25 novembre a seguito di un tragico incidente all'ingresso dello stabilimento. A lui diciamo che a volte è meglio un più sobrio silenzio e dedicare più tempo alla sicurezza dei dipendenti visto che in Italia, a dicembre 2018, le morti sui luoghi di lavoro toccano una cifra record di 690 decessi».

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