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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Calolzio, in distribuzione altre 600 mascherine preparate dalle sarte volontarie e dal Comune

L'assessore Cristina Valsecchi: «Ci sono stati ritardi nella consegna a causa del Consigliere Colosimo che si era rivolto a Prefettura e Ats chiedendo verifiche. Anche in base al Dpcm è tutto regolare, è questo il modo di collaborare per il bene dei calolziesi?»

«Reclama collaborazione da parte della maggioranza. Poi, in più occasioni, esprime critiche fuori luogo e cerca di ostacolare le attività che l'Amministrazione porta avanti per il bene della cittadinanza. Un esempio su tutti l'invio di un'informativa a Prefetto e Ats nella quale aveva detto che le mascherine da noi consegnate agli over 75 non erano a norma. Ora possiamo dire invece che quelle mascherine erano regolari in base al Dpcm e contenevano tutte le precisazioni del caso. Quindi torneremo a distribuirle».

La dichiarazione porta la firma di Cristina Valsecchi, assessore alla Protezione civile di Calolziocorte che punta il dito contro il Consigliere comunale Diego Colosimo, portavoce del gruppo di opposizione "Cambia Calolzio". «La verità è che Colosimo in quel modo aveva bloccato la distribuzione delle mascherine iniziata alcune settimane fa a domicilio degli anziani. Si trattava dei dispositivi di protezione individuale realizzati da sarte e negozianti volontarie di Calolzio in accordo con il Comune. Ne avevamo consegnate circa 600. Ora potremo darne altre 600  di cui avevamo stoppato la consegna a fini precauzionali».

Mascherine in dono agli over 75 grazie al Comune e alle sarte volontarie

Nel frattempo altre 14.000 mascherine sono state distribuite ai calolziesi, un enorme quantitativo comprato e ricevuto dal Comune, anche tramite Regione Lombardia e Fondazione Lecchese e confezionato dai componenti della Giunta e della maggioranza. Ora "si sbloccano" dunque altre 600 mascherine la cui distribuzione - probabilmente tra municipio e negozi - verrà predisposta nelle prossime ore. 

Un grande quantitativo di mascherine in distribuzione alle famiglie calolziesi

«Quello di Colosimo - precisa inoltre Cristina valsecchi - era stato un gesto grave che, se pur lecito, lasciava intendere una sorta di attacco a questa Amministrazione in un momento delicato per molti dei nostri concittadini. Il gruppo consigliare di minoranza "Cambia Calolzio" aveva pensato bene di inviare un'informativa a Prefetto e Ats dove si informava che le mascherine da noi consegnate in questi giorni agli over 75, grazie a un'iniziativa della sottoscritta e consegnate per mezzo di volontari, non erano a norma. Mascherine realizzate da sarte volontarie che nei loro laboratori avevano messo a disposizione tempo, denaro e orgoglio di aiutare il prossimo. Ora che anche le normative nazionali ci hanno dato ragione, mi è sembrato giusto tornare sul tema con queste precisazioni».

«Colgo l'occasione - incalza l'assessore alla Protezione civile - per ricordare che le mascherine sono state confezionate singolarmente in sacchetti dove all’interno erano specificate le indicazioni: “La mascherina è un prodotto artigianale, non medicale, si consiglia di lavare e sanificare prima dell'uso.” Siamo coscienti e non sottoscriviamo che equivalgono a quelle chirurgiche però consentono una protezione importante in caso di improvvisi colpi di tosse o starnuti. Le mascherine risultavano introvabili fino a qualche settimana fa. Nel frattempo era scattato l’obbligo di coprire bocca e naso con qualsiasi tessuto. Questa Amministrazione coi suoi eccellenti volontari era stata lungimirante. Sicuramente per pochi no. Come i consiglieri di minoranza di "Cambia Calolzio", ai quali auguro di capire che in tempo di “guerra” ogni aiuto è un gesto di rispetto e di amore. Spero che in futuro ci possa essere maggiore collaborazione».

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