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Movieri, sistema da affinare: i camion s'incrociano sulla Lecco-Ballabio

Lunedì 19 ha debuttato il nuovo sistema messo a punto in Prefettura, ma si sono registrati vari problemi

Se non si farà marcia indietro, c'è ancora molto da mettere a punto. Nel corso della mattinata di lunedì 19 dicembre ha debuttato il nuovo sistema che regola la viabilità lungo la vecchia Lecco-Ballabio, unica arteria di collegamento tra i due centri urbani vista la chiusura della Strada Statale 36 rac a causa di una frana almeno fino al 10 gennaio 2023. Un sistema regolato dai movieri che, però, è andato sin da subito in grande sofferenza: vari mezzi pesanti sono stati parcheggiati a lato di corso Monte Santo e via Monte Ortigara, ovvero il tratto di Laorca dove la carreggiata inizia a stringersi pericolosamente. Nella foto che vi proponiamo in apertura è ben visibile la distanza molto ravvicinata tra due "bestioni", che ha reso molto complesso il passaggio dei mezzi più leggeri. Un caso non isolato.

Maxi frana sulla Lecco-Ballabio (©BONACINA/LECCOTODAY e dal web)

Quello adottato dalle istituzioni si sta rivelando, almeno in questo giorno zero, un sistema quantomeno troppo flessibile e c'è già chi rimpiange che hanno regolato la prima settimana di emergenza. Durante la mattinata di lunedì è stato convocata una riunione urgente in Prefettura con i rappresentanti delle forze dell'ordine e c'è da credere che i risultati emersi saranno stati presi in considerazione visto il caos che si è generato in varie zone della città capoluogo e non solo.traffico lecco ballabio 19 dicembre 2022

Nuovi orari per i camion sulla vecchia Lecco-Ballabio

Al termine dei vari faccia a faccia le parti hanno deciso di attuare “un dispositivo più dinamico, che preveda l’istituzione del senso unico alternato nel tratto particolarmente problematico della Strada Provinciale 62 compreso tra San Giovanni e Laorca”: nello specifico, questo avverrà “mediante l’impiego di esperti movieri che assicurino comunque priorità al passaggio dei mezzi di soccorso e del trasporto pubblico locale”. Il dispositivo, fa sapere la Prefettura di Lecco, sarà attivo dalle 7 alle 21 per ciascun giorno della settimana.

Dalle proteste dei camionisti ai nuovi orari

A muovere le acque sono state le proteste dei camionisti, che hanno anche minacciato di bloccare l'unica strada che collega direttamente Lecco a Ballabio e al resto della Valsassina. Il prefetto Sergio Pomponio ha incontrato, nella giornata di giovedì 15 dicembre, i rappresentanti delle aziende del territorio e degli autotrasportatori, che gli hanno manifestato gli ulteriori disagi “alle categorie produttive derivanti dal recente provvedimento assunto dopo l’imponente movimento franoso sulla SS36 rac, che non riuscirebbe ad assicurare del tutto la fluidità della circolazione veicolare da e per la Valsassina”. Nell’occasione, il prefetto ha ribadito “che la circolazione dei mezzi pesanti per fasce orarie predeterminate, oltre a garantire al meglio il trasporto pubblico ed in particolare quello scolastico, ha di fatto impedito che, fin dal lunedì successivo alla frana, si creassero le condizioni per un blocco del traffico non solo nel capoluogo, ma anche in gran parte della provincia, soprattutto quella attraversata dalla Statale 36”.

Frana sulla Lecco-Ballabio: per la riapertura serviranno settimane

“Fermo restando che questo obiettivo, nonostante indubbi disagi soprattutto per le categorie produttive e per gli autotrasportatori, è stato pienamente raggiunto”, Pomponio non ha escluso aprioristicamente “l’opportunità di rivedere, con l’ausilio imprescindibile dei tecnici e delle forze di polizia”, il dispositivo finora adottato, tant’è che venerdì era in programma un’apposita riunione del Comitato Operativo per la Viabilità provinciale, previsto dalle pianificazioni di emergenza.

Nel pomeriggio di venerdì si sono riuniti dapprima il Comitato Operativo per la Viabilità e, quindi, il Centro Coordinamento dei Soccorsi esteso alla partecipazione dei sindaci del capoluogo e della Valsassina. “In attuazione di un metodo di decisione fondato sulla condivisione e sulla sinergia partecipata”, è stato confermato come il dispositivo per fasce orarie sinora sperimentato, “certamente efficace ai fini della tutela della sicurezza stradale, dell’incolumità pubblica e del transito regolare dei veicoli leggeri, possa essere implementato e migliorato con riferimento allo spostamento dei mezzi pesanti e alla tutela delle attività economico produttive delle aziende della zona”. E da qui è nata l'idea spiegata in apertura, che passa da un sistema meno rigido per cercare di ridurre al minimo i disagi che inevitabilmente si vivranno da qui ad almeno la metà di gennaio.

“Nella consapevolezza della gravità dell’evento franoso e delle pregiudizievoli ripercussioni sulla viabilità, tutte le componenti del sistema continueranno a fornire il più valido apporto collaborativo al fine di contenere quanto più possibile, i disagi per gli utenti della strada”, ha spiegato il prefetto a margine delle riunioni odierne.

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