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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Cgil, sciolte le riserve: firmato l'accordo con Asst per i tempi di vestizione

L'organizzazione sindacale ha risolto positivamente gli ultimi dubbi legati all'accordo da due milioni: “Sembravamo dei marziani”

Si è risolta anche la coda relativa all'accordo sulla vestizione firmato da Asst Lecco e da alcune sigle sindacali lecchesi. Mancava quella della Cgil Lecco, dettasi sin da subito indirizzata sulla medesima strada ma ancora legata ad alcune riserve. Riserve che l'organizzazione sindacale di via Besonda ha risolto nella giornata di giovedì 13 gennaio: “Lo abbiamo atteso e voluto fin dall’esordio della discussione sugli arretrati per i tempi di vestizione; per noi l’unica strada era l’accordo, l’unico percorso utile per riconoscere il diritto a tutti i lavoratori. Un vero e proprio percorso ad ostacoli, ma alla fine siamo riusciti a trovare le risorse per dare una risposta concreta a tutti i dipendenti della Asst di Lecco”, premette Catello Tramparulo, segretario generale della Funzione Pubblica Cgil.

“Finalmente una notizia positiva, in un momento così difficile per i dipendenti della nostra azienda sanitaria alle prese con la durissima lotta per contrastare le ondate pandemiche. La copertura economica è stata trovata anche attraverso l’impegno della direzione aziendale nell’ottenere le risorse da parte di Regione Lombardia”: l'accordo è per una cifra di circa due milioni di euro; il monte ore dovuto sarà retribuito con le competenze del mese di giugno 2022.

“Sembravamo dei marziani”

“Fino a qualche settimana fa, quando la Fp Cgil chiedeva l’accordo in completa solitudine, sembravamo dei marziani, ma adesso è realtà: da oggi è possibile chiudere questa partita senza passare per gli avvocati e le aule di tribunale, questo per noi resta un risultato ascrivibile alle nostre rivendicazioni messe in atto negli ultimi mesi”. Le riserve, spiega Tramparulo, erano relative alla “nostra proposta di arrivare fino a 10 minuti per ogni giornata di effettiva presenza”, che avrebbe portato a “ottenere il massimo”, ma “nessuno delle altre organizzazioni sindacali ci ha sostenuto”. Gli elementi contenuti nell’accordo quadro possono essere cosi riassunti: “libera scelta del lavoratore nell’adesione, il riconoscimento di 5 anni arretrati, 7 minuti per ogni effettiva giornata di presenza. Si tratta di un impianto molto complesso, infatti si dovranno siglare singole conciliazioni per ogni lavoratore, mentre per gli altri resterà immutata la possibilità di proseguire i percorsi vertenziali”. Articolato “sarà anche il lavoro per stabile quante risorse dovranno essere riconosciute ad ogni lavatore, infatti l’importo sarà determinato in base al calcolo delle giornate di presenze e dai tempi di prescrizione”.

“Accordo aziendale il punto più basso”

Tramparulo giudica l'accordo “un elemento positivo in un contesto molto difficile nelle dinamiche interne agli equilibri tra le organizzazioni sindacali”, ma non mancano le stoccate: “Il nostro giudizio politico rispetto alla firma dell’accordo aziendale che ha visto la non sottoscrizione dalla nostra sigla e della Rsu resta immutato. Segna la pagina più buia delle relazioni tra le Oo.Ss. e la Rsu nel comparto della sanità pubblica provinciale. Con la firma all’accordo quadro diamo una risposta concreta ai lavoratori, davanti a noi una montagna da scalare: ricomporre il quadro unitario tra le organizzazioni sindacali confederali, noi ci siamo, speriamo non da soli”.

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