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Troppo caldo in Lombardia: Trenord cancella cinquanta treni

Tecnici al lavoro sui convogli per la manutenzione straordinaria. E i Cinque Stelle vanno all'attacco: “Piuri da rimuovere”

Cinquanta treni già cancellati dalle corse di Trenord. Il motivo? Il troppo caldo e non è nemmeno una novità a queste latitudini. Da lunedì scorso, e fino a giovedì 21 luglio, Trenord è già stata costretta a cancellare più di 50 convogli regionali a causa delle temperature infernali registrate in questi giorni a Lecco e nel resto della regione. A subire i maggiori disagi le linee del RegioExpress RE8 Tirano-Sondrio-Lecco-Milano e la linea Regionale R13 Lecco-Colico-Sondrio. 

Ma cosa c'entra la colonnina di mercurio con Trenord? Stando a quanto appreso, le soppressioni sono state necessarie per un piano di manutenzione straordinaria per rispondere agli eccessivi sforzi a cui sono stati sottoposti gli impianti di trazione e di aria condizionata dei convogli. 

Perché i treni vengono fermati per il caldo?

La maggior parte dei treni in circolazione, infatti, ha sistemi di condizionamento che si bloccano in autoprotezione al superamento dei 35 gradi, una temperatura più volte raggiunta nelle ultime settimane. Inoltre, il calore obbliga la motrice a sforzi superiori, altra ragione per cui Trenord è tenuta a ulteriori controlli e interventi di manutenzione. Da qui la decisione - come avvenuto anche in Inghilterra per la stessa ragione - di ridisegnare il servizio cancellando una cinquantina di corse e facendo viaggiare i convogli a composizione ridotta, anche a causa dell'indisponibilità dei vagoni fermi nei depositi. 

E non solo. Perché un ruolo fondamentale è giocato anche dal "tempo": a necessitare di maggiore manutenzione sono i mezzi più vecchi, mentre sembra che sui Caravaggio e i Donizzetti i problemi legati al caldo siano praticamente nulli. Al momento i disagi hanno riguardato solo S2 e S6, ma non è escluso - anzi è molto probabile - che nei prossimi giorni situazioni simili si verifichino su altre direttrici. 

“Intervenga la regione”

Le cancellazioni e le rimodulazioni, inevitabilmente, hanno subito acceso la bagarre politica. Il più critico è stato il capogruppo del Movimento 5 stelle in regione, Nicola Di Marco, che ha chiesto la testa dell'amministratore delegato dell'azienda di piazzale Cadorna. “Trenord ha soppresso oltre 50 treni da lunedì a giovedì 21 luglio. La causa secondo l’azienda? L’ondata di caldo eccezionale che sta colpendo la Lombardia. Trenord si dimentica, però, che ogni anno arriva l’estate, ma per loro sembra essere una sorpresa. È assurdo credere che Trenord abbia dato questa motivazione a tutti i pendolari che ogni giorno sono costretti a sopportare disservizi, ritardi e cancellazioni. Sono state annunciate, inoltre, composizioni ridotte dei convogli. Ma quale servizio sta offrendo la società? Probabilmente, se Trenord deve effettuare oggi delle manutenzioni straordinarie sui treni, questo significa che ha fallito nel lavoro quotidiano", l'accusa del grillino. 

“La manutenzione è, infatti, uno dei punti deboli dell’azienda e oggi più che mai i nodi vengono al pettine. Come Movimento 5 stelle ci chiediamo perché regione non intervenga sulla vicenda. Come sempre l’assessore Terzi si disinteressa, non presentandosi neanche in commissione e non considerando minimamente i disagi che gli utenti vivono quotidianamente - ha proseguoto il grillino -. Sia Trenord che regione sono bravi solamente a fare retorica, senza proporre mai soluzioni. Chiediamo quindi all’assessore una presa di coscienza, tramite la rimozione dell’amministratore delegato di Trenord, Marco Piuri, perché nessuno merita un servizio così scarso e delle spiegazioni così irreali. Se continuerà da parte di regione questo silenzio - ha concluso Di Marco - sarà normale considerare la Terzi complice di questo disastro”.

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