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La cerimonia / Bonacina / Viale Tonale, 30

Emozioni forti a Lecco: conferite le Civiche Benemerenze di San Nicolò

Sul palco dell'auditorium della Casa dell'Economia sono stati consegnati i riconoscimenti per il 2022, attribuiti a Pablo Atchugarry, Angelo Borghi, Vittorio Martinelli, Alizé Piana e Sandro Morganti. Nel discorso del sindaco "fragilità, limite ed equilibrio"

Sono state conferite questa mattina, domenica 4 dicembre, le Civiche benemerenze San Nicolò d'Oro. Presenti il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il prefetto Antonio Pomponio e numerose autorità.

Sul palco dell'auditorium della Casa dell'Economia si sono avvicendati i benemeriti del 2022, con la partecipazione dei consiglieri comunali alle singole cerimonie di conferimento. L'ambito riconoscimento è andato a Pablo Atchugarry (hanno ritirato il premio Valeria Campagna e don Marino Colombo), scultore arrivato a Lecco sul finire degli Anni Settanta dall'Uruguay; ad Angelo Borghi, saggista locale; alla memoria di Vittorio Martinelli (presente la moglie Luigia Del Nistro), pittore di Olate; alla 19enne Alizé Piana (impegnata in Francia, ha ritirato la Benemerenza la nonna Lucia Cagliani), campionessa mondiale Juniores di wakeboard con la Sambuca Effect Wakeboard di Abbadia Lariana a poca distanza da un incidente che le aveva procurato gravi ustioni su arti e volto; a Sandro Morganti, imprenditore e anima della Kapriol nonché figlio del fondatore Alessandro.

Durante la cerimonia c'è stato spazio per l'intervento musicale a cura dell'Orchestra della Scuola civica di Musica Lecco diretta da Marcello Corti. Marco Gennuso, chef e insegnante all'Enaip di Lecco, ha consegnato le medaglie di cioccolato alle autorità presenti.

Il discorso del sindaco

Mauro Gattinoni ha impostato il proprio discorso su tre parole cardine: fragilità, limite ed equilibrio. Riportiamo alcuni stralci. "Fragilità: quella del nostro tempo, con cui fanno i conti soprattutto i nostri ragazzi e adolescenti che fortemente hanno sofferto la frattura dei legami sociali spontanei imposta dalla pandemia, e che ora faticano a trovare la necessaria sicurezza di sé e una serena fiducia negli altri; per questo sono indotti quasi per inerzia a chiudersi in uno spazio virtuale individuale e narcisistico dal cui confronto, ingiustamente, risulterebbero sempre inadeguati. Si è rotto un equilibrio, e di questo noi adulti dobbiamo prenderne estrema consapevolezza, invertendo una narrazione che vede nel raggiungimento di un obiettivo a ogni costo e nel successo proiettato su ogni social, l'unica fonte di soddisfazione. Come Comune, oltre alla necessaria assistenza individuale, abbiamo voluto da subito dialogare con le scuole, le società sportive, il mondo delle associazioni, per ridare vita ai nostri ragazzi, alle loro qualità e al loro talento!

Limite, spaesamento, incertezza circa il futuro, precarietà. Ci sono limiti che è importante conoscere e riconoscere, limiti che costituiscono la sfida per fare di meglio, ma anche limiti civili ed etici che, invece, non possono essere superati. Vi sono dei limiti a un certo modo di fare economia o a un certo modo di gestire e consumare risorse e territorio; pensiamo ad esempio all'emergenza ambientale e climatica, il cui superamento del punto di non ritorno comporterebbe la dirompente rottura di quella fragilità territoriale, e di vulnerabilità idro-geologica di cui ormai siamo ben consapevoli. Esiste un limite all'espansione economica senza regole, esiste un limite alla bolla speculativa che si è gonfiata negli scorsi mesi. E si tratta di limiti assoluti, non opinabili. Un limite assoluto, per fare un solo esempio, è il limite oggettivo di sussistenza economica dei cosiddetti lavoratori-poveri, cioè quanto può essere pagato come minimo chi un lavoro ce l'ha, perché possa garantirsi almeno la sussistenza.

Equilibrio: bene, più approfondiamo i temi della fragilità e più siamo consapevoli dei limiti, più ci pare difficile parlare, oggi, di crescita. Se, infatti, una crescita meramente competitiva, basata sull'abbattimento del limite, genera fragilità, allora il modello cui dobbiamo tendere è quello di una crescita equilibrata, cioè sostenibile. Un equilibrio dinamico che si crea e si ricompone in continuazione, che va continuamente manutenuto e indirizzato con pazienza e visione, senza arrestarsi, perché non si atrofizzi nella conservazione. La modernità ci sta ponendo di fronte a sfide epocali che possono minare le condizioni base di equilibrio: la denatalità e l'invecchiamento della popolazione, i Neet e il difficile inserimento nel mondo del lavoro, il cambiamento climatico e gli effetti concreti sul nostro stile di vita, la pervasività delle nuove tecnologie e il potere che esse possono a vari livelli esercitare. Per cercare un equilibrio dinamico, occorre evitare di provocare strappi difficili da ricucire, ma coltivare evoluzioni capaci d'inserirsi in questo contesto, generando un miglioramento continuo".

Le celebrazioni proseguono martedì

Le celebrazioni per la Festa patronale, iniziate venerdì a Palazzo delle Paure con l'inaugurazione della mostra "Capolavoro per Lecco - Opere Sante" e continuata sabato a Villa Manzoni con il via alla Mostra di presepi e diorami, proseguirà martedì 6 dicembre alle 18:30 nella Basilica di San Nicolò si terrà la Santa Messa solenne con la distribuzione delle mele e alle 21 al Teatro Cenacolo Francescano il Concerto di chiusura delle celebrazioni.

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