Contro lo scempio di Varenna i cittadini scrivono al Presidente Napolitano
Non cedono i tignosi abitanti di Varenna che ora scrivono anche al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano per sensibilizzarlo contro i progetti costruttivi pensati per la "Perla del Lago di Lecco"
"Varenna la perla del Lago di Lecco corre pericoli" è il grido di protesta del comitato di 1208 varennesi contro uno uno dei più gravi interventi edilizi previsti,nella località lacuale.
"Fra pochi giorni - spiegano i rappresentanti del comitato che si formato spontaneamente contrario a questi nuovi insediamenti - il Consiglio Comunale di Varenna, dopo aver adottato in data 08/08/2013 il P.G.T (Piano di Governo del Territorio) sarà chiamato ad approvare definitivamente, con l'esame delle osservazioni ricevute, il proprio documento
urbanistico.
Uno dei più gravi interventi previsti, tralasciando per ora altri, riguarda il POLO TURISTICO OLIVEDO (chiamato ATU 1 Ambito di Trasformazione Urbanistica) che interessa una superficie di circa 18.600 mq nei pressi dell'attuale porto, dove è previsto l'insediamento di:
-un centro ricettivo di eccellenza (resort con 120 camere, parcheggio di 120 posti auto su due piani interrati subacquei e negozi di alta gamma) di complessivi mq 2.550;
una marina con 80/100 posti barca di complessivi mq 10.540;
un'area pubblica con percorso pedonale e passeggiata lungolago, di complessivi mq 5.520;
il ridisegno dei due scali traghetto auto e battello e dell'intera area pubblica.
Come Legambiente e FAI abbiamo presentato a suo tempo le osservazioni, chiedendo fra l'altro lo stralcio del sopracitato ATU 1, perchè l'intervento provocherebbe, se realizzato, evidenti gravi stravolgimenti paesistico-ambientale, caratterizzati
dalla cementificazione di una vasta superficie di lago nel golfo di Olivedo. Un intervento devastante che ci priverebbe di uno degli angoli di sublime bellezza che connotano il nostro lago, una operazione pesantissima che si vuole contrabbandare come incentivo allo sviluppo turistico mentre altro non è se non una intollerabile speculazione edilizia che cancellerebbe per sempre la poesia e l’incanto di Varenna.
