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Paritarie-Comune, convenzione approvata: “C'è soddisfazione”

Il sindaco Mauro Gattinoni torna sulla querelle della newsletter: “Leggerezza mia”. Fortino (presidente Paritarie): “Istanze accolte”

Tra annunci, controannunci, conferenze, equivoci abbastanza clamorosi e via dicendo, la convenzione tra Comune di Lecco e Scuole Paritarie vede la luce. L'approvazione è arrivata durante la serata di martedì 26 luglio nel corso della seduta del Consiglio comunale: ora il documento dovrà necessariamente tornare sul tavolo dei presidenti per la firma. Ma, intanto, durante l'assise la temperatura è tornata ad alzarsi, non soltanto per quelle alte del periodo.

Convenzione Paritarie-Lecco, durerà cinque anni

Andiamo prima di tutto al post, alle dichiarazioni rilasciate a LeccoToday da Angela Fortino, presidente dell'associazione, nel corso della mattinata di mercoledì: “L'approzione rappresenta una grande soddisfazione, perchè è stato riconosciuto il valore di tutto il nostro sistema, ma sono state accolte anche tutte le istanze che avevamo presentate. Si partiva da posizioni lontane, non neghiamo che ci sono stati momenti di criticità anche importanti, ma le nostre richieste erano buone e sono state avallate da tutta l’amministrazione comunale”.

I punti principali inseriti nel documento sono “quelli di avere un contratto lungo cinque anni per lavorare tranquilli per un po’ di tempo. Inoltre è stata riconosciuta la nostra indipendenza sulle scelte educative, che va incontro alle famiglie. Importante l’indicizzazione del contributo, ancor più se ragionata sui cinque anni. In merito alla disabilità abbiamo raggiunto l'accordo sui 450mila euro richiesti. Infine, non da meno il riconoscimento dei contributi straordinari sulle necessità che scatterà dal secondo anno”.

“Siamo decisamente soddisfatti, il lavoro è stato lungo nove mesi ma n’è valsa la pena - ha quindi analizzato Fortino -. La newsletter? Ha creato scompiglio al nostro interno per i suoi contenuti, vi era riportato l’abbattimento quantificato delle rette e i presidenti si sono chiaramente allarmati. Abbiamo inviato una richiesta di chiarimenti nelle sedi istituzionali, in Commissione consigliare la questione non era stata purtroppo chiarita e quindi abbiamo mandato un richiamo: era essenziale parlarne prima di arrivare alla firma. Il sindaco ha ammesso la leggerezza (“Leggerezza mia, forse impropria”) e di aver scritto male il testo. I consiglieri di minoranza ci avevano chiesto un incontro e ieri hanno chiesto la sospensione di 5’ della seduta: durante questo tempo hanno incontrato i nostri rappresentanti, io ho partecipato telefonicamente e la questione si è chiusa lì”.

Paritarie: nuovo scontro in Consiglio

I toni, dicevamo, fino a quel momento erano stati abbastanza alti. Dopo la presentazione effettuata dall'assessore Emanuele Torri, il capogruppo Corrado Valsecchi (Appello per Lecco) è tornato ad attaccare: “L'accordo è frutto dalla brutta politica e dalla brutta amministrazione, non si possono paragonare Scuola Statale e Scuola Paritaria, la newsletter ha creato vari equivoci e ci siamo anche dovuti rivolgere al prefetto per ricordare quelli che sono i passaggi istituzionali da rispettare. Non si può fare ciò che è stato fatto a livello istituzionale. Le rette non diminuiscono: nelle Paritarie non c'erano prima e non ci saranno ora, non si possono dare sensazioni sbagliate alle famiglie. Siete vittime delle vostre elucubrazioni, l'accordo si poteva trovare in un secondo senza tutte le polemiche che hanno portato a mortificare il ruolo di alcuni consiglieri di maggioranza che non hanno potuto partecipare alla riunione con l'associazione”.

“La convenzione sarà firmata dall'associazione?”, si è chiesto Giacomo Zamperini (Fratelli d'Italia), punzecchiando il consigliere Anghileri (Con la sinistra cambia Lecco) prima di chiedere il rinvio del punto all'ordine del giorno, bocciata. Sostegno alla bozza del documento è stata data dallo stesso Alberto Anghileri: “Indicizziamo la cifra, calcoliamo le sezioni di soli lecchesi e il numero dei bambini. Il problema è stato affrontato nche al nostro interno ed è stato fatto uno sforzo grosso per mettere insieme tutte le opinioni”. Chiara Frigerio (Fattore Lecco) ha espresso “soddisfazione” per il “un lavoro lungo” che ha portato a un risultato importante, precisando che “alcune terminologie usate in sede istituzionale sono state francamente eccessive. Su alcune scelte è stato necessario anche fare dei passi indietro rispetto a quanto preventivato, senza forzature”.

“Sarà la sesta volta che approvo la convenzione, non avevo mai visto tanta fatica per qualcosa visto come positivo. Abbiamo ascoltato un monologo spacciato per dialogo”, ha pungolato Filippo Boscagli di Lecco Ideale. Ora il documento torna sul tavolo dell'associazione, che avrà l'ultima parola di un capitolo infinito.

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