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Comune-Paritarie, nuovo scontro dopo la pace: la newsletter del sindaco scatena tutti

Le righe inviate alla cittadinanza dal primo cittadino hanno movimentato parecchio il clima politico e il rapporto con la stessa Associazione

Nemmeno il tempo di comparire davanti ai taccuini. Il caso Comune-Paritarie riscoppia subito a Palazzo Bovara. Ai rappresentanti dell'associazione, che hanno condotto la trattativa con l'amministrazione per il rinnovo della convenzione, non è andatà giù la newslettere settimanale del sindaco Mauro Gattinoni, righe tra le quali vi sarebbero delle cifre “non corrispondenti al vero” secondo Giovanni Caccialanza, Mauro Fumagalli, Giorgio Redalli, Zoran Bora, Michele Bianchi, Matteo De  Melgazzi, Eugendio Landi, Gianni Devizzi, Angela Fortino. Ovviamente, la missiva dell'associazione è stata impugnata da tutte le minoranze consigliari, tornate ad attaccare frontalmente primo cittadino e maggioranza.

La newsletter della discordia

Cari lecchesi,
nelle scorse settimane si è molto discusso sul tema del finanziamento che il Comune di Lecco eroga ogni anno alle scuole dell’infanzia paritarie, in ragione dell’imminente scadenza dell’accordo triennale. Bene, questo pomeriggio insieme all’Assessore Emanuele Torri abbiamo presentato pubblicamente la nuova Convenzione tra il Comune di Lecco e l'Associazione scuole dell'infanzia paritarie di Lecco, il cui finanziamento permetterà di ridurre sensibilmente il costo delle rette degli asili per circa 630 famiglie lecchesi, con un importantissimo risparmio medio a famiglia pari a 2.200 euro l’anno.  

Abbiamo infatti confermato l’impegno di riconoscere alle scuole dell’infanzia paritarie 7 milioni di euro per i prossimi 5 anni, come avevamo annunciato, e questo nonostante il calo generale delle nascite e la conseguente riduzione del numero di bambini frequentanti, ma anche tenuto conto dell’aumento in proporzione dei costi fissi di gestione, del numero crescente di bambini con disabilità e del fatto che le suole pubbliche statali soddisfano solo il 25% della domanda.

L’accordo prevede che il contributo sia riconosciuto per sezione, ossia che di anno in anno potrà variare sulla base del numero degli alunni lecchesi effettivamente iscritti, così come sarà garantito il contributo sulla disabilità, variabile sulle necessità. Infine, si prevede una apertura su progettualità condivise da qui ai prossimi anni.

Per la nostra Amministrazione le scuole dell’infanzia sono realtà importantissime che svolgono un ruolo fondamentale, apprezzate dalle famiglie che le scelgono e punto di riferimento per i rioni. Sostenere queste realtà rientra nel quadro del “Patto per una Comunità Educante”, un progetto che mette al centro l’educazione dei più piccoli e i bisogni delle famiglie. In tal senso è da leggere anche la conferma del servizio di “Post scuola” per le scuole elementari statali e un aumento dei fondi per il diritto allo studio per l’ampliamento di orario, di nuove attività e di laboratori pari a 80 mila euro.  

Siamo convinti che ogni euro speso per l’educazione dei nostri ragazzi sia un euro speso bene!

A presto,
Mauro

Le Paritarie: “Numeri non corretti”

Egr. Sig. Sindaco e sigg.ri Consiglieri Comunali,
dopo un percorso che noi sappiamo essere stato lungo e travagliato perché partivamo da posizioni molto distanti, pensavamo di aver chiuso tutti gli accordi in maniera soddisfacente per entrambe le parti e avevamo concordato una conferenza stampa congiunta molto pacata per raccontarne i contenuti e rasserenare il clima che, negli ultimi giorni di chiusura degli accordi, è stato decisamente molto collaborativo tra di noi e ci ha portato a convergere su temi essenziali.

Grande è stato quindi lo stupore e anche l’incredulità nel leggere, al termine della conferenza stampa di venerdì convocata per le ore 17.30 dove eravamo in perfetta sintonia su temi e contenuti, la newsletter del Sindaco (pubblicata sempre venerdì ore 18.30) che annunciava “la nuova Convenzione tra il Comune di Lecco e l’Associazione scuole dell’infanzia paritarie di Lecco, il cui finanziamento permetterà di ridurre sensibilmente il costo delle rette degli asili per circa 630 famiglie lecchesi, con un importantissimo risparmio medio a famiglia pari a 2.200 l’anno”.

E, ancora, nella stessa newsletter, si parla di un contributo di 7.000.000 di euro in 5 anni quando ben sappiamo che l’accordo prevede cifre superiori: contributo indicizzato con tutti i tetti massimi e minimi concordati, riconoscimento economico per eventuali sezioni in più, una tantum, aumento fondi disabilità e cioè tutto quanto da noi richiesto per scongiurare l’aumento delle rette.

I numeri espressi in questa newsletter non sono corretti e i contenuti non corrispondono né alla realtà né allo spirito degli accordi approvati, interamente fondati sull’esigenza condivisa di poter assicurare il servizio senza aumentare le rette per tutta la durata della Convenzione. 

Precisiamo che dal primo all’ultimo incontro (cioè da novembre 2021 a luglio 2022), il Sindaco ha sempre dichiarato che l’eventuale abbattimento delle rette “non faceva parte delle sue  linee programmatiche di mandato” e che non era disponibile a mettere a bilancio risorse aggiuntive per attuarlo.
In tale contesto il calcolo del contributo comunale sulla base delle cosiddette “sezioni nominali” (concetto apertamente rinnegato dall’Associazione durante tutta la trattativa) ci era stato presentato come una necessità burocratica che però, non avrebbe modificato la sostanza e, solo per questo, è stato condiviso l’accordo.  

E’ quindi incomprensibile, fuorviante e, ci permettiamo di dire, anche scorretto, promettere alle famiglie lecchesi una diminuzione delle rette (dandone persino un conteggio che, di fatto, è superiore al costo della retta media pagata dalle famiglie stesse) ed è poco dignitoso farlo dopo pochi minuti dal termine di una conferenza stampa congiunta nella quale si illustrava tutt’altro e ci si impegnava a mantenere un clima di collaborazione costruttiva.

Ora è necessario che il Sindaco confermi in tutte le sedute pubbliche istituzionali, dove verrà trattato e votato questo documento, lo spirito e la sostanza del testo condiviso e cioè che, grazie ai maggiori fondi stanziati dal Comune e al ruolo di Coordinamento e riparto  solidale dei fondi tra le scuole da parte dell’Associazione, sarà possibile continuare a garantire la capillarità del servizio in tutti i rioni e le rette potranno essere mantenute stabili per tutta la durata della Convenzione a meno di contingenze particolarmente sfavorevoli.

Pensavamo di aver chiuso e chiarito reciprocamente tutto quanto  dopo nove lunghissimi mesi, e aver trovato un equilibrio che poteva garantire un nuovo inizio dentro un clima collaborativo e di rispetto reciproco e  invece evidentemente così non è.

Tra gli accordi presi al termine della trattativa, oltre alla conferenza stampa congiunta, c’era anche l’impegno a una lettera congiunta per le famiglie che declinasse i contenuti della nuova Convenzione.

Ci troviamo invece costretti a vincolare la nostra firma sull’accordo a un  chiarimento pubblico del Sindaco al Consiglio Comunale e alle famiglie lecchesi in merito agli effetti dell’approvazione e agli obblighi reciproci nonché l’aggiunta nel testo della clausola 20/4 che dovrà precisare che il meccanismo di calcolo esclude comunque ogni possibilità di differenziare le rette tra residenti e non, tranne esclusivamente quanto già in essere.

LA COMMSSIONE E IL CDA DELL’ASSOCIAZIONE CHE HA SEGUITO LE TRATTATIVE PER IL RINNOVO
Giovanni Caccialanza, Mauro Fumagalli, Giorgio Redalli, Zoran Bora, Michele Bianchi, Matteo De  Melgazzi, Eugendio Landi, Gianni Devizzi, Angela Fortino

Boscagli: “Increduli”

Siamo stupiti e increduli dell'evoluzione insensata che sta riguardando la Convenzione delle Materne. Dopo l'annuncio di un accordo completo il Sindaco comunica tutt'altri contenuti. Che credibilità può avere chi annuncia in conferenza stampa una cosa e poche ore dopo comunica tutt'altro? 
Come chiede l'associazione si chiarisca subito che quanto previsto e concordato è quanto la città e le famiglie vedranno nei prossimi anni e si chiuda questo capitolo surreale.

Filippo Boscagli
Consigliere Lecco Ideale

Valsecchi: “Giunta che falsifica la realtà”

Ricevo e mi sembra naturale commentare il testo inviato dalla Commissione e il cda dell'associazione Scuole Materne Paritarie. Nemmeno fossi un apprendista stregone. Avevo messo solo venerdì in allerta, con un comunicato stampa, dai pericoli di promuovere una conferenza stampa senza aver fatto i necessari e indispensabili passaggi istituzionali in commissione capigruppo e consiglio comunale luogo deputato a ratificare delibere e intese. Il Comune di Lecco è in mano a dei dilettanti allo sbaraglio che vivono di comunicazione e ignorano le regole della democrazia. Questo viene testificato da questa nuova polemica dell'associazione a meno di 24 ore della conferenza stampa alla quale anche la stessa associazione avrebbe fatto bene a non partecipare. Se si saltano i livelli rappresentativi di garanzia a tutela dei cittadini questo è quello che succede.

Un sindaco che cambia versione pochi minuti dopo la Conferenza e l'associazione rappresentativa delle scuole materne Paritarie che legittimamente si indigna. Non è stata la prima volta e temo che non sarà l'ultima in cui vedremo all'opera questa Giunta nel falsificare la realtà, non avere alcuna consapevolezza del ruolo che gli è stato assegnato dagli elettori, imponendo un modello di comunicazione e relazionale a dir poco imbarazzanti. Aspettiamo, come in una telenovela, la prossima puntata di una vicenda che si sta facendo sempre più grave, ma con dispiacere evidenziamo che non è per niente seria.

Corrado Valsecchi
Capogruppo consiliare di Appello per Lecco

Lega: “Sconfitti anche i consiglieri”

L’accordo tra il Comune di Lecco e l’Associazione delle scuole dell’infanzia paritarie è stato trovato. Il sindaco Gattinoni e l’assessore Torri si sono precipitati a convocare una conferenza stampa per annunciarlo, desiderosi di rimediare ai tanti passi falsi compiuti in nove mesi di trattative maldestre. Il fine è quello di appuntarsi sul petto una medaglia che in realtà punge più che luccicare.

Dietro la facciata del clima di ritrovata sintonia il sindaco ha dovuto cedere quasi su tutto. Sconfitta la linea del confronto a muso duro, ovvero queste sono le condizioni, prendere o lasciare. Sconfitta soprattutto la componente di sinistra dell’amministrazione, quella Sinistra cambia Lecco che dovrà ingoiare il rospo della mancata punizione delle scuole paritarie, viste come enti privati che debbono arrangiarsi mentre in realtà offrono un servizio educativo che il settore pubblico non sarebbe in grado di soddisfare visto che può accogliere solo il 25% delle richieste. 

Le scuole dell’infanzia paritarie garantiscono qualità e continuità educativa e per questo sono un punto di riferimento anche per la Neuropsichiatria infantile dell’ospedale di Lecco e per la Nostra Famiglia, che seguono bambini con problemi di varia natura e gravità. Sconfitta la pretesa di concedere fondi previa approvazione comunale dei progetti educativi e dell’organizzazione delle sezioni.

Sconfitti i consiglieri, soprattutto quelli di maggioranza, ridotti al ruolo di pigiabottone visto che hanno ricevuto il divieto di impicciarsi del tema, di partecipare a riunioni e di aprir bocca sull’argomento. L’intero consiglio del resto si troverà a votare la convenzione senza che sia stata rispettata la procedura che prevede il preventivo passaggio in commissione e non sui giornali. Un modo di agire totalmente scorretto.

Sconfitta la comunicazione: l’Associazione aveva l’obiettivo di non aumentare le rette per non gravare sulle famiglie e invece il Sindaco parla di una netta diminuzione. Com'è possibile che un'informazione così importante non sia data con chiarezza?

Cinzia Bettega
Capogruppo consiliare comune di Lecco - Lega Lombarda per Salvini premier

Lecco Merita di Più: “Meravigliati”

Quando abbiamo ricevuto la “newsletter del Sindaco”, pochi minuti dopo la conferenza stampa congiunta che annunciava l’accordo raggiunto sulla convenzione per le paritarie, siamo rimasti a dir poco meravigliati dal suo contenuto e abbiamo pensato di non aver capito nulla di quanto comunicato alla città appena un’ora prima.

Purtroppo abbiamo dovuto attendere di ricevere il testo della convenzione tramite la convocazione della commissione (perché come al solito il tutto viene prima condiviso mediaticamente che con i consiglieri comunali) per verificare con i nostri occhi quanto fossero false le parole scritte dal Sindaco nel suo “messaggio alla città”.

Dopo aver infatti detto più volte (anche tramite l’assessore della partita Torri) che non ci sarebbero state risorse aggiuntive (richieste per non aggravare il costo già sostenuto dalle famiglie lecchesi) in quanto non necessarie e che di eventuali aumenti delle rette sarebbe stata responsabile l’associazione delle scuole paritarie, improvvisamente il Sindaco scrive di incredibili diminuzioni delle rette, senza sapere nemmeno di cosa stia parlando in quanto il risparmio dichiarato sarebbe praticamente uguale a quanto oggi spende ogni famiglia per l’intero anno.

In ogni caso il “cambio di passo” su questa tematica da parte dell’intera maggioranza (in particolare di quella più a sinistra che in passato era sempre stata contraria alla convenzione) ha quasi del ridicolo: siamo passati dalle dichiarazioni imbarazzanti (per giustificare il mancato aumento di fondi) sul fatto che meno iscritti corrispondono a più risorse per bambino (dimenticandosi che i costi fissi si sostengono in ogni caso), per arrivare a impossibili risparmi che azzererebbero le rette annuali pagate, a meno di stanziare molti più soldi di quanto richiesto dall’associazione stessa.

Riteniamo sia necessaria una rettifica sul tema da parte del Sindaco e dell’assessore per rispetto delle tante famiglie che leggeranno questa newsletter: è il momento di prestare più attenzione alla sostanza e meno alla forma, senza creare false aspettative ai cittadini e trasformare la newsletter in uno strumento di mera propaganda.

Emilio Minuzzo
Simone Brigatti
Gianni Caravia
Lecco Merita di Più

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