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I costumi dei Promessi Sposi esposti a Villa Manzoni

Esposti tutti i costumi di scena realizzati dalla Sartoria Tirelli per lo sceneggiato Rai del 1989

Pezzi di storia in mostra a Villa Manzoni. Letteralmente. In questo periodo, in occasione delle attività didattiche che si stanno svolgendo nel Museo Manzoniano, a tutti i visitatori “viene offerta a tutti i visitatori”, spiega il Comune di Lecco. All’interno del percorso permanente sono stati esposti tutti i costumi di scena realizzati dalla Sartoria Tirelli per lo sceneggiato Rai del 1989 e donati al Museo. In aggiunta ai già presenti costumi di Renzo e Lucia, che si trovano in sala 10, l’allestimento è infatti stato arricchito con la Conversa, Gertrude, Don Rodrigo e la Principessa Madre. Si tratta anche di un’occasione per conoscere i lavori dello stilista Maurizio Monteverde (Roma 1933 - 2007), che disegnò i costumi di molti importanti spettacoli teatrali e televisivi, spesso per la Sartoria che, dai film di Luchino Visconti a quelli attuali, è la più importante produttrice di costumi per il cinema italiano e hollywoodiano.

Gli alunni delle scuole primarie di Lecco sono tra i primi ad avere la possibilità d'incontrare i personaggi del romanzo attraverso il nuovo allestimento, grazie al laboratorio didattico “Immagina/ Scopri/Esplora I Passaporti dei Promessi Sposi” partito lo scorso giovedì 29 aprile e attualmente in programma fino a giugno, a cura di Manuela Sormani. Negli incontri già avuti luogo, gli studenti hanno realizzato la descrizione di uno dei dodici personaggi del romanzo utilizzando il format creato da Paolo Vallara nella mostra “I Passaporti dei Promessi Sposi”, ora esposti in una teca all’interno delle scuderie della Villa, per un’attività che permetterà loro di conoscere un po’ di più il capolavoro manzoniano e il luogo speciale che li ospita.

Per iscriversi ai laboratorio è necessario contattare i servizi educativi del Si.M.U.L. ai numeri 0341 481 247 - 0341 249 105 oppure scrivere a educazione.musei@comune.lecco.it.

I promessi sposi (1989)

I promessi sposi è una miniserie televisiva italiana del 1989, diretta da Salvatore Nocita. Prodotta dalla Rai, la storia è tratta dall'omonimo romanzo storico del XIX secolo scritto da Alessandro Manzoni. La produzione, interna Rai con tecnica cinematografica, è stata realizzata dal CPTV di Milano. È stato realizzato 22 anni dopo lo sceneggiato televisivo I promessi sposi diretto da Sandro Bolchi. Nella sua prima messa in onda (novembre-dicembre 1989) lo sceneggiato è stato visto da una media di 14 milioni di spettatori. Il film vinse il Telegatto 1990 come migliore trasmissione della stagione. Alcune immagini dello sceneggiato vennero incluse in un'edizione de I promessi sposi edita da Rai Eri e distribuita in esclusiva dai supermercati GS.

La trama. Ambientato nella Lombardia sotto il dominio spagnolo tra il 1629 e il 1631, l'adattamento narra la celeberrima storia di Renzo Tramaglino e Lucia Mondella, due popolani lombardi. La scena iniziale riprende l'incipit manzoniano sui luoghi in cui è situata la storia. Un pomeriggio di novembre, su una stradetta di campagna il parroco del paese, Don Abbondio, prega leggendo il breviario tenuto tra le mani, quando scorge a un bivio che biforca la strada due bravi; timoroso alla loro vista, il prete intuisce il pericolo, ma al crocicchio i due gli si parano davanti: con poche, sprezzanti frasi gli intimano minacciosamente, per conto di Don Rodrigo, di non celebrare il giorno dopo il matrimonio tra i due giovani fidanzati. Spaventato, Don Abbondio corre a casa: temendo di perdere la vita, quando Renzo arriva da lui, vigliaccamente fa finta di stare ammalato, accampando altre scuse per non sposare la coppia. Ma Renzo subodora qualcusa di strano nella messinscena del meschino parroco e quando scorge la perpetua nell'orto davanti alla casa, le si avvicina.

Questa gli fa intuire qualcosa dietro alla strana condotta assunta dal prete, e lui rientra a casa di lui per esigere altre spiegazioni. Il querulo parroco, nel frattempo nascostosi a letto, alla fine confessa: la persona che impedisce il matrimonio è Don Rodrigo, un prepotente signorotto della zona. Inveendo, Renzo si dirige in tutta fretta alla casa di Lucia, che si sta preparando alle nozze. Quando chiede di vedere la fidanzata, Lucia rivela che Don Rodrigo la importunava anche durante il suo lavoro, ma aveva taciuto con tutti sperando che egli perdesse interesse nei suoi confronti. Interviene la madre di Lucia, che consiglia di interpellare Fra' Cristoforo, un monaco amico. È Lucia a dire di averlo già fatto. Costretti a separarsi e a sopportare mille peripezie a causa delle prepotenze del signorotto Don Rodrigo deciso a impedire il loro matrimoni. Tuttavia durante il loro viaggio troveranno varie persone disposte ad aiutarli, da fra Cristoforo all'Innominato (prima crudele e poi convertitosi), da Federigo Borromeo a donna Prassede.

Il cast. Anche per l'edizione del 1989 ci fu, come nel 1967, un cast di prim'ordine. Accanto ai due protagonisti, i giovani Danny Quinn e Delphine Forest, furono chiamati nelle parti di contorno attori di fama come Alberto Sordi (don Abbondio), Burt Lancaster (il cardinale Federico Borromeo), Franco Nero (fra Cristoforo), Fernando Rey (il conte zio), Helmut Berger (Egidio), Murray Abraham (L'Innominato), Dario Fo (Azzeccagarbugli), Valentina Cortese (donna Prassede) e Walter Chiari (Tonio).

Tra gli altri interpreti, Giampiero Albertini (Nibbio), Gary Cady (Don Rodrigo), Mathieu Carrière (conte Attilio), Pierluigi Misasi (Griso), Gordon Mitchell (Don Gonzalo), Renzo Montagnani (Don Ferrante), Rosalina Neri (Perpetua), Jenny Seagrove (Gertrude, la Monaca di Monza), Gisela Stein (Agnese), Elisabetta Coraini, Mareike Carrière. Non mancarono degli interpreti d'eccezione come l'ex calciatore Roberto Boninsegna nel ruolo di un monatto, il giornalista Oliviero Beha in quello di un commissario di sanità durante l'epidemia di peste, e la cantante Wilma De Angelis come governante dell'Azzeccagarbugli.

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