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La situazione / Santo Stefano / Viale Filippo Turati

La denuncia: “In viale Turati la situazione è invivibile. Si rischia la credibilità”

Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco merita di più, riporta quanto raccolto durante la visita effettuata nel rione di Santo Stefano

I problemi del centro città non solo solo i problemi del centro città. Un ritornello che abbiamo ripetuto spesso e, purtroppo, si conferma sin troppo spesso. Quanto accaduto giusto poche ore fa in via Digione non è che l'ultimo atto, in ordine cronologico, di una spirale di violenza che dilaga in praticamente tutti i rioni. La tesi è portata avanti anche da Emilio Minuzzo, capogruppo di Lecco Merita di Più che “a seguito dei fatti incresciosi avvenuti mercoledì notte in più quartieri della nostra città (centro, Via Digione e Vial Turati) e dopo gli innumerevoli fatti di cronaca avvenuti nel corso di tutta l’estate, su sollecitazione da parte dei residenti già incontrati in precedenza mi sono recato nuovamente in viale Turati, accompagnato dal collega consigliere Brigatti”.

La situazione descritta da Minuzzo “è addirittura più grave di quanto descritta ogni giorno sulle cronache locali. Risse, violenze nei confronti dei residenti, bivacchi, aree pubbliche usate come latrine, sospette attività di spaccio stanno rendendo invivibile uno dei cuori pulsanti della città. Appare evidente come la maggioranza silente di persone perbene sia ostaggio di poche decine di facinorosi che assumono il controllo del territorio nelle ore serali e notturne. Durante la visita ci sono stati mostrati diversi filmati che non vengono inviati agli amministratori locali per paura di ritorsioni e a seguito di minacce già ricevute. Pur riconoscendo la disponibilità delle forze dell’ordine che cercano di presidiare la zona, purtroppo questi sforzi non stanno portando dei reali benefici alla vivibilità del Viale”.

“Interventi senza effetto”

“Mi spiace sottolineare come gli interventi promessi da parte dell’amministrazione, come in piazza Diaz, non abbiamo sortito alcun effetto se non quello di spostare la parte più concitata delle risse nelle vie laterali del viale, scoperte dalla video sorveglianza - prosegue Minuzzo -. Le telecamere installate inoltre risultato essere non di ultima generazione e soprattutto rischiano di essere inutili a causa della mancata manutenzione del verde che ha reso la vegetazione simile ad un bosco all’interno della città. Infine, passeggiando nel rione emerge una profonda carenza di manutenzione che può essere anche fonte di pericolo a causa dei tanti sanpietrini liberi sul manto stradale e potenzialmente utilizzabili come armi nelle mani di persone alterate dall’alcool o da altre sostanze”.

L'affondo va verso la Giunta Gattinoni: “Ancora una volta, a fronte di mirabolanti comunicati stampa e promesse strampalate, la verità impietosa bussa alla porta del Comune, non da sola, ma accompagnata dalla maggioranza dei residenti tra i quali gli abitanti dei 12 condomini firmatari di più missive all’attenzione delle autorità. A rischio non c’è solo la sicurezza, ma la credibilità delle istituzioni: la musica è finita, sarebbe il caso di cambiare passo”.

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